Aumentano ufficialmente gli stipendi dei dipendenti Metalmeccanici dopo il rinnovo contrattuale a partire da giugno 2026: ecco di quanto
Il rinnovo contrattuale dei metalmeccanici rappresenta un momento chiave per oltre 1,6 milioni di lavoratori in Italia. Dopo mesi di intense negoziazioni tra organizzazioni sindacali e datoriali, con mobilitazioni e scioperi, è stato siglato un nuovo accordo valido fino al 2028. Questo aggiornamento non solo ridefinisce i minimi tabellari e le condizioni retributive, ma introduce anche importanti innovazioni in termini di welfare, diritti, permessi e sicurezza.
L’ultima intesa siglata da Federmeccanica, Assistal con FIM CISL, FIOM CGIL e UILM UIL aggiorna gli standard economici e normativi del settore. Gli aumenti dei minimi contrattuali per i diversi livelli saranno distribuiti in tre tranche: 53 euro da giugno 2026, 59 euro da giugno 2027, 65 euro da giugno 2028, per un totale di 177 euro lordi.
Novità sostanziali riguardano il periodo richiesto per il passaggio di livello nell’esecuzione di mansioni superiori, raddoppiato per i livelli più bassi e rimodulato per i livelli più alti. Rilevanti i miglioramenti sui flexible benefits: il valore del welfare aziendale obbligatorio sale a 250 euro a lavoratore dal 2026, da erogare entro il 1° giugno e utilizzabile entro il 31 maggio dell’anno successivo. L’annualità 2026 prevede l’accredito entro febbraio.
L’orario plurisettimanale passa da 80 a 96 ore/anno, con un tetto massimo complessivo di 128 ore includendo lo straordinario. Vengono introdotti permessi aggiuntivi per i turnisti su 18 o più turni settimanali, esclusi i siderurgici: 4 ore extra annuali dal 2027, ulteriori 4 ore per chi supera i 21 turni dal 2028. Si amplia inoltre la possibilità di utilizzare permessi annui retribuiti (PAR) in blocchi di 2 ore, con una quota annuale di fruizione collettiva salita a 7 giornate e preavviso ridotto per la fruizione individuale.
Tra gli altri interventi figurano la stabilizzazione dei lavoratori somministrati oltre 48 mesi e la disciplina aggiornata per i contratti a termine. Sempre maggiore attenzione è posta sul welfare integrato, inclusione, salute e conciliazione dei tempi di vita-lavoro: ad esempio, la tutela previdenziale e sanitaria integrativa viene rafforzata, insieme a un aumento della soglia elementare perequativa e a nuove modalità di congedo e permessi, in particolare per migranti e genitori di bambini piccoli.
L’aggiornamento delle tabelle retributive rappresenta uno degli aspetti più rilevanti dell’accordo 2025-2028. I valori minimi sono stati ridefiniti in base all’andamento dell’indice IPCA al netto dei beni energetici importati, garantendo un incremento differenziato in funzione del livello. Questo adeguamento, in linea con la Sezione Quarta, Titolo IV del CCNL, include anche la clausola di assorbimento degli importi fissi riconosciuti a livello aziendale dopo il 2017.
Nel dettaglio, gli aumenti lordi complessivi previsti per il comparto industria sono:
| Anno | Aumento minimo tabellare (5° livello) |
| Giugno 2026 | 53 € |
| Giugno 2027 | 59 € |
| Giugno 2028 | 65 € |
Da segnalare anche l’adeguamento automatico delle indennità di trasferta, reperibilità e benefit in funzione degli scatti retributivi annuali. In caso di scostamento tra inflazione effettiva e aumenti contrattuali, sarà liquidata la differenza a conguaglio.
L’applicazione degli aumenti retributivi decorrerà dalle mensilità di giugno 2026, 2027 e 2028, secondo le tre finestre annuali. Il meccanismo di erogazione prevede che gli incrementi siano corrisposti con esplicitazione in busta paga delle singole voci aggiornate secondo le nuove tabelle per livello, a partire dalle date fissate dall’accordo sulle parti economiche.
Le categorie interessate sono tutte le figure inquadrate nei diversi livelli del CCNL Metalmeccanici industria e cooperative, senza distinzioni tra operai, impiegati e quadri. Gli scatti verranno riconosciuti proporzionalmente anche su indennità e maggiorazioni (ad esempio, lavoro straordinario, notturno e festivo).
Il rinnovo stabilisce inoltre la decorrenza dei benefit di welfare, con accredito obbligatorio entro i primi mesi dell’anno di riferimento. Le regole sull’assorbimento degli aumenti riguardano tutti gli elementi fissi riconosciuti dopo il 1° gennaio 2017, mentre restano fuori le indennità di funzione e le maggiorazioni legate alla modalità di svolgimento della prestazione.
Per chiarire l’impatto degli aumenti sulle reali buste paga, si propongono alcune simulazioni numeriche in base agli inquadramenti più diffusi. Al 5° livello industria (uno tra i più rappresentativi), gli incrementi si articolano come segue:
| Livello | Incremento 2026 | Incremento 2027 | Incremento 2028 |
| 3° Livello | 45 € | 51 € | 58 € |
| 5° Livello | 53 € | 59 € | 65 € |
Un impiegato di livello C3 nelle cooperative vedrà riconosciuto un incremento minimo di 200 euro mensili a fine quadriennio, distribuito in quote annuali (es. +50 € nel 2025, +50 € nel 2026, +50 € nel 2027, +50 € nel 2028 per semplicità espositiva), anche se effettivamente l’indice IPCA dovesse essere inferiore. L’eventuale differenza sarà recuperata nel conguaglio di giugno 2028.
Il nuovo CCNL aggiorna in modo rilevante anche l’assetto delle indennità accessorie (trasferta, reperibilità), benefit aziendali e strumenti di flessibilità. Gli importi sono stati incrementati in linea con gli scatti retributivi e con i benchmark legislativi.
Tra le principali novità si segnalano: