Il ciclo di rinnovi contrattuali che ha interessato numerosi settori pubblici e privati nel corso del 2025 porta importanti novità per gli stipendi dei lavoratori italiani. Mentre cresce l’attenzione sugli importi dei nuovi aumenti e sulla tempistica degli accrediti, sono diversi i comparti che potranno beneficiare di incrementi salariali o arretrati già nelle prossime buste paga.
Panoramica sui principali CCNL rinnovati nel 2025 e destinatari degli aumenti
L’anno 2025 ha visto la firma e il rinnovo di numerosi CCNL, segnando una svolta nell’adeguamento dei salari sulla base dell’inflazione e delle nuove esigenze dei lavoratori. I principali contratti coinvolti sono stati quelli relativi a:
- Funzioni Locali dell’area dirigenza, con un’intesa per il triennio 2022-2024
- Comparto Difesa, Sicurezza e Forze Armate, riferito anch’esso al triennio 2022-2024
- Settore Metalmeccanico, attraverso diversi accordi distinti tra Unionmeccanica-Confapi e Confimi Industria Meccanica
- Scuola e personale ATA, docenti e dirigenti scolastici, grazie all’ipotesi di accordo per il triennio 2022-2024
In particolare, il rinnovo dei CCNL avvenuto nel corso dell’anno prevede
incrementi medi e arretrati a beneficio dei dipendenti pubblici e privati interessati. Gli
importi e le tempistiche di pagamento variano da comparto a comparto:
- Nel settore pubblico, enti locali e forze armate risultano tra i primi a beneficiare di aumenti strutturali
- Nell’ambito degli industriali, i metalmeccanici vedono un calendario distribuito in più tranche
- Il comparto scuola riceve arretrati rilevanti e una nuova base stipendiale a partire dal 2026.
Relativamente all’accredito già a dicembre 2025, solo alcuni lavoratori dei settori privati potranno vedere in busta paga aumenti derivanti dai rinnovi avvenuti quest’anno, ma per la gran parte dei lavoratori, sia privati che pubblici,
gli aumenti retributivi inizieranno ad essere riconosciuti solo a partire dal 2026.
Aumenti e arretrati per il personale degli enti locali: importi, tempi e modalità di pagamento
Una delle novità più attese riguarda il rinnovo del Ccnl Enti Locali (Comuni, Province, Regioni, Città metropolitane e relativi segretari comunali e provinciali). L’ipotesi di CCNL firmata l’11 novembre 2025 presso ARAN ha stabilito nuovi parametri retributivi per il triennio 2022-2024, destinando oltre due terzi delle risorse alla retribuzione fissa mensile su 13 mensilità, prevedendo:
- L’aumento medio riconosciuto ai circa 13.000 dirigenti interessati è pari a 444 euro mensili, risultando una delle più alte variazioni retributive recenti per la PA
- Decorrenza dell’incremento: la misura è strutturale e, secondo le ultime previsioni, sarà effettiva dal 1° gennaio 2026, a condizione che la sottoscrizione definitiva avvenga entro il 31 dicembre 2025
- In caso di slittamento della firma oltre tale data, l’erogazione degli aumenti sarà rinviata al 1° gennaio 2027
| Destinatari |
Importo Medi Mensili |
Decorrenza Prevista |
| Enti territoriali – dirigenti |
444 € |
01/01/2026 (conferma firma a tempo) |
| Segretari comunali/provinciali |
444 € |
01/01/2026 (oppure 2027, in caso di posticipo) |
L’aspetto centrale dell’intesa riguarda il potenziamento delle
componenti fisse dello stipendio, riducendo la volatilità delle componenti accessorie. L’accordo introduce inoltre:
- Più tutele sindacali e relazioni industriali rafforzate
- Rispetto preferenziale alle tempistiche di accredito, qualora la firma definitiva rispetti la scadenza di fine anno
Nel mese di dicembre 2025, quindi,
non saranno ancora corrisposti gli importi aggiornati né arretrati, ma gli enti locali si stanno predisponendo ad adeguare buste paga e piattaforme stipendiali (come NoiPA) per l’applicazione delle nuove regole a partire dal gennaio successivo.
Forze Armate e Forze di Polizia: arretrati e nuovi stipendi post rinnovo
Il rinnovo del CCNL 2022-2024 Difesa e Sicurezza ha introdotto miglioramenti rilevanti sia in termini di importi sia dal punto di vista della copertura degli arretrati. Il decreto attuativo, pubblicato in Gazzetta Ufficiale ad aprile, prevede:
- Aumenti medi in busta paga pari al 6,5% per quasi 430.000 personale tra Forze Armate, Forze di Polizia e corpi affini
- Incremento mensile minimo di 100 euro netti a regime
- Arretrati pagati a maggio 2025 (per il periodo non ancora riconosciuto con le mensilità precedenti)
- Rivalutazione del punto parametrale da 183,7 a 195,5 euro, parametro su cui si basa buona parte della retribuzione accessoria
- Nuove indennità di settore, incluse maggiorazioni per straordinarie, turni e funzioni particolari
Per il comparto sicurezza:
- L’adeguamento delle buste paga, comprensivo di arretrati, ha già iniziato a essere erogato a partire da maggio/giugno 2025, secondo le previsioni diffuse dal Dipartimento della Funzione Pubblica e da NoiPA
- Il saldo degli arretrati per i lavoratori della Polizia potrebbe essere oggetto di ulteriori rateizzazioni, ma la generalità degli aumenti viene riconosciuta entro la prima metà del 2026
Rispetto alle tempistiche,
la quasi totalità degli interessati ha già ricevuto gli incrementi o li riceverà entro le prossime buste paga.
Metalmeccanici: quando arrivano gli aumenti previsti dal nuovo CCNL nel 2025
Il contratto metalmeccanico ha visto la sottoscrizione di nuove intese che adeguano i minimi retributivi e introducono clausole di salvaguardia inflattiva. Gli incrementi salariali risultano articolati nel biennio 2025-2026, ma non ci saranno aumenti nel mese di dicembre 2025:
- Per i lavoratori del V livello:
- 27,90 euro già erogati a giugno 2025
- 22,10 euro aggiuntivi a settembre 2025
- Un’ulteriore rata da 50 euro fissata a giugno 2026
- L’aumento complessivo sul periodo raggiunge quota 100 euro lordi, con revisione automatica in caso di scostamento dell’inflazione oltre le stime Ipca.
- Contratto Socrate: aumento di 80 euro lordi complessivi, anch’essi spalmati in tre tranche.
| Mese |
Incremento V livello |
| Giugno 2025 |
27,90 € |
| Settembre 2025 |
22,10 € |
| Giugno 2026 |
50,00 € |
Scuola: novità, tempistiche e importi degli aumenti salariali dopo il rinnovo
Per
il personale scolastico (docenti, ATA e dirigenti) il 2025 è stato segnato dalla ratifica delle intese per il triennio 2022-2024, in attesa del nuovo contratto 2025-2027. Solo, però,
tra gennaio e febbraio 2026 è previsto l’accredito di aumenti salariali medi di circa 70 euro lordi mensili, a cui si aggiungono le spettanze erogate in precedenza sotto forma di indennità di vacanza contrattuale e:
- Arretrati previsti tra 900 e 1.800 euro lordi, in base al profilo professionale e all’anzianità; questi saranno riconosciuti al momento dell’avvio dell’applicazione dello stipendio aggiornato
- L’erogazione di aumenti e arretrati, essendo calendarizzata per inizio 2026, gode di una tassazione più favorevole, comportando fino a 100 euro netti in più per ogni destinatario
- Dal gennaio 2027, si prevede un ulteriore incremento salariale di circa 150 euro medi lordi, frutto del rinnovo triennale successivo
In sintesi,
nel dicembre 2025 il personale scolastico non riceverà ancora i nuovi aumenti ma continuerà a percepire le indennità di vacanza contrattuale come anticipo.
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