Dal 2006 il tuo sito imparziale su Lavoro, Fisco, Investimenti, Pensioni, Aziende ed Auto

Abuso di contratti a termine per docenti, risarcimenti da tribunali. Chi ne ha diritto e come fare ad ottenerlo

di Marianna Quatraro pubblicato il
contratti termine docenti

Quali docenti della scuola possono ottenere i risarcimenti e come fare per averli: i motivi, i chiarimenti e la procedura da seguire

Quali docenti possono ottenere i rimborsi per l’abuso dei contratti a termine e come? L’Italia continua ad essere al centro delle discussioni per le condizioni di lavoro dei docenti, decisamente poco valorizzati, non solo da un punto di vista retributivo.

Si continua, infatti, a non applicare la direttiva UE 1999/70/CE, che prevede la stabilizzazione automatica del personale scolastico dopo aver accumulato almeno 36 mesi di servizio, anche non continuativi. E si continuano a fare contratti a termine da supplenti. 

Una situazione inaccettabile per moltissimi, tanto che sono piovuti ricorsi e stanno partendo i primi risarcimenti decisi dai tribunali.

  • Quali docenti hanno diritto ai risarcimenti per l’abuso dei contratti a termine
  • Come ottenerli
  • I risarcimenti dopo il deferimento della Commissione Ue

Quali docenti hanno diritto ai risarcimenti per l’abuso dei contratti a termine

I docenti a cui vengono applicati da anni i contratti a tempo determinato possono ottenere i risarcimenti. Bisogna aver superato almeno 3 anni da precari nella scuola. 

Dopo l’approvazione della norma che ha portato da 12 a 24 mesi il massimo di risarcimento che l’amministrazione pubblica può riconoscere ai precari che decidono di ricorrere al giudice del lavoro per la mancata stabilizzazione, coinvolgendo circa 400mila precari, i primi effettivi risarcimenti sono già stati decisi dai tribunali.

Una importante sentenza, che è stata considerata record per il riconoscimento di risarcimenti ai docenti, è stata quella del Tribunale di Perugia, che ha condannato il Ministero dell’Istruzione a risarcire un docente precario con ben 51mila euro. 

Il ricorso è stato presentato dai legali del sindacato Anief, che hanno dimostrato l’illegittima reiterazione di contratti a termine nel settore scolastico.

L'Anief ha sottolineato come tale sentenza conferma l’effettivo abuso dei contratti a tempo determinato nella scuola, che coinvolge migliaia di docenti e personale Ata costretti a lavorare da precari nonostante abbiano superato la soglia dei 36 mesi di servizio.

Come ottenerli

I risarcimenti ai docenti precari nella scuola oltre i tre anni di servizio non sono automatici. 

Per ottenerli è necessario presentarne richiesta con apposita azione legale, presentando un ricorso o direttamente, o tramite il proprio sindacato, o rivolgendosi all’Anief, con tutta la documentazione necessaria. 

L’importo esatto da riconoscere viene calcolato in ogni singolo caso dal giudice di competenza dopo la valutazione di elementi come la gravità dell’abuso dei contratti a termine; la durata complessiva dei contratti e il loro numero in successione ed eventuali danni ulteriori dimostrati dal lavoratore.

Possono richiedere i risarcimenti tutti i lavoratori della pubblica amministrazione con almeno 36 mesi di servizio a termine, inclusi i docenti e il personale Ata delle scuole.

I risarcimenti dopo il deferimento della Commissione Ue

I risarcimenti per i docenti decisi dai Tribunali derivano, in realtà, dal deferimento già deciso lo scorso ottobre dalla Commissione europea alla Corte di giustizia Ue per non aver arginato il fenomeno dei contratti nella scuola a tempo determinato,

Secondo la Commissione, il BelPaese non ha mai adottato misure efficaci per impedire l'uso eccessivo di contratti di lavoro a tempo determinato nelle scuole statali. E si tratta di una violazione del diritto dell’Ue sul lavoro a tempo determinato.

In risposta al deferimento dell’Ue, il ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara, aveva spiegato di esser a lavoro per la revisione del sistema di reclutamento dei docenti italiani e per evitare discriminazioni a danno dei docenti precari.

Leggi anche