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Al via riforma sui conti correnti e relativi prezzi decisa dall'Abi. Ecco cosa prevede l'iter e i motivi

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Riforma sui conti correnti

La riforma promossa dall'Abi risponde alla necessità di allineare il sistema bancario italiano alle direttive europee e alle esigenze dei consumatori.

L’Associazione Bancaria Italiana ha avviato una riforma per cambiare il settore dei conti correnti, con l’introduzione di novità per migliorare l’accessibilità e la trasparenza dei costi bancari. Tra i cambiamenti più rilevanti spiccano l’adeguamento delle commissioni per i bonifici istantanei e la revisione dell’Indicatore dei costi complessivi, strumenti per i consumatori. Questo intervento è un passo importante verso una maggiore modernizzazione del sistema bancario italiano. Ecco cosa c'è da sapere:

  • Bonifici istantanei, costi ridotti e maggiore accessibilità
  • Revisione dell’Indicatore dei costi complessivi
  • Trasparenza e adeguamento alle normative europee

Bonifici istantanei, costi ridotti e maggiore accessibilità

Una delle novità della riforma sui conti correnti e relativi prezzi decisa dall'Abi riguarda i bonifici istantanei, che stanno diventando un servizio sempre più richiesto dai consumatori per la loro rapidità. Dal 9 gennaio 2025, le banche italiane dovranno garantire che tutti i conti di pagamento Abilitati a ricevere bonifici ordinari possano anche accettare bonifici istantanei senza costi aggiuntivi. Questo cambiamento sarà seguito da un ulteriore passo avanti a ottobre 2025, quando sarà possibile effettuare bonifici istantanei attraverso tutti i canali bancari, tra cui home banking, mobile banking e sportelli automatici.

Le commissioni per i bonifici istantanei non possono essere superiori a quelle dei bonifici ordinari effettuati attraverso lo stesso canale. Si tratta di una facilitazione per i consumatori, poiché elimina una delle barriere principali che ne limitava l’adozione. La misura aumenta l’accessibilità e spinge all’uso di strumenti di pagamento più innovativi e sicuri.

Revisione dell’Indicatore dei costi complessivi

Un altro elemento centrale della riforma è la richiesta dell’Abi di aggiornare l’Indicatore dei costi complessivi. Questo strumento, creato per confrontare le spese legate ai conti correnti, è oggi considerato obsoleto. Con l’evoluzione tecnologica e l’introduzione di nuovi servizi, l’ICC non rispecchia più le effettive spese sostenute dai clienti.

Secondo l’Abi, un aggiornamento dell’ICC rende più chiara e trasparente la comparazione tra le offerte bancarie, facilitando ai consumatori la scelta del conto corrente più adatto alle loro esigenze. La revisione favorisce una maggiore concorrenza tra gli istituti bancari e li incentiva a proporre soluzioni più competitive e a ridurre i costi.

Trasparenza e adeguamento alle normative europee

La riforma nasce dall’esigenza di allineare il sistema bancario italiano alle direttive europee, che promuovono una maggiore digitalizzazione e un miglioramento dell’efficienza nei servizi finanziari. L’obiettivo è rendere i costi bancari più trasparenti e comprensibili per i consumatori, che spesso si trovano a fronteggiare spese non sempre chiare o prevedibili.

L’introduzione di tariffe agevolate per i bonifici istantanei e la revisione dell’ICC rispondono anche alla necessità di modernizzare un sistema bancario che deve essere sempre più competitivo. La riforma incentiva l’uso di strumenti di pagamento digitali e riduce la dipendenza dai contanti e promuovendo soluzioni più rapide, sicure e sostenibili.

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