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Aziende metalmeccaniche licenziano, bloccano premi e straordinari. Scontro sempre più duro per rinnovo CCNL

di Marianna Quatraro pubblicato il
Aziende metalmeccaniche licenziano

Non proseguono bene le trattative per il rinnovo del Contratto dei Metalmeccanici e i licenziamenti e il blocco premi dalle aziende non aiutano

Come stanno andando le trattative per il rinnovo del Contratto dei Metalmeccanici e cosa sta succedendo? Non vanno bene le discussioni per il rinnovo del Ccnl dei Metalmeccanici che sembra in una fase di stallo. Non c’è accordo tra le parti datoriali e i sindacati. Si continua a discutere ma continuano anche gli scioperi e le proteste ed ora le aziende reagiscono con forza.

  • Licenziamenti al via in diverse aziende e bloccati i premi
  • Bloccati anche gli straordinari
  • Le discussioni continuano e non solo a livello nazionale

Licenziamenti al via in diverse aziende e bloccati anche i premi

Dopo i 247 licenziamenti riaperti alla Berco e 60 alla Fert nel bolognese, anche alla Parker, azienda situata a Sant’Angelo di Piove di Sacco (Padova), tre impiegati dell’Ufficio Acquisti sono stati licenziati dopo 36, 26 e 19 anni di servizio. E non sono casi isolati, anche in altre aziende di Italia si procede con ulteriori licenziamenti.

In altre ancora, invece, si bloccano i premi. La Carel Industries, per esempio, azienda padovana, leader nella fornitura di soluzioni per il controllo dei sistemi di condizionamento, umidificazione e refrigerazione, ha interrotto i negoziati e, di conseguenza, anche le discussioni sulle richieste dei lavoratori di aumentare il valore nominale del premio di risultato e di introdurre un nuovo premio legato all’anzianità di servizio in azienda a partire dai 15 anni di anzianità.

Intanto l’Unione Industriali di Prato e delle aziende del territorio che operano nel settore del meccano-tessile ha cancellato dal primo gennaio 2025 il riconoscimento del premio.

Si tratta di una erogazione di soldi, come una sorta di 14a mensilità pagata generalmente a luglio, che non viene più riconosciuta ai neo assunti dall’inizio di quest’anno ma resta solo per i lavoratori già impiegati come elemento economico individuale.

E’ chiaro come la situazione stia degenerando tanto che anche le aziende e i datori di lavoro stanno iniziando a fare il pugno duro al fine di arrivare alla chiusura della trattativa una volta per tutte.

Bloccati anche gli straordinari

Ma i sindacati non ci stanno e i lavoratori continuano, imperterriti, nella loro protesta e la porteranno avanti probabilmente fino a quando davvero non si arriverà ad una degna conclusione di rinnovo contrattuale.

Per febbraio sono già state annunciate otto ore di sciopero, con il blocco degli straordinari e della flessibilità. 

Le iniziative territoriali sono in corso in diverse province come Treviso, Padova e Fermo, ma non solo. 

Le discussioni continuano

Mentre le discussioni continuano soprattutto tra i sindacati per capire le strade migliori da percorrere per riuscire ad ottenere gli aumenti e i miglioramenti richiesti per i lavoratori, la partita per il rinnovo contrattuale per i metalmeccanici si gioca anche sul campo europeo.

Lo scorso 5 febbraio migliaia di lavoratori sono arrivati a Bruxelles da tutta Europa per partecipare alla manifestazione organizzata da IndustriAll Europe per chiedere un vero piano industriale europeo, per salvaguardare l’occupazione, per rimettere al centro l'industria e per garantire una transizione ecologica e tecnologica giusta.

Al termine della manifestazione, una delegazione ha incontrato una rappresentanza della Commissione europea. I sindacati chiedono il blocco dei licenziamenti, investimenti pubblici con condizionalità sociali e una politica industriale pianificata e comune. 

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