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Bene Borse asiatiche stanotte, previsioni e attese per Borse italiane, Europa e Usa, Bitcoin, oro oggi luned 24 novembre 2025

di Marcello Tansini pubblicato il
agenda finanziaria oggi luned 24 novemr

Borse asiatiche positive guidano l'avvio della settimana, con probabil riflessi, almeno iniziali, su mercati europei, italiani e USA. Analisi di dividendi, dati macro, performance di Wall Street e trend di valute, oro e Bitcoin di oggi luned 25 novembre 2025.

Il quadro dell’economia mondiale mostra segnali di dinamicità e incertezza nella giornata odierna, con i mercati che affrontano una fase di transizione cruciale tra attese delle politiche monetarie e i risultati delle principali piazze borsistiche. Da un lato, le Borse asiatiche, nonostante la chiusura delle contrattazioni in Giappone per festività, hanno fornito importanti indicazioni attraverso le tendenze delle ultime sessioni. Dall’altro, in Europa e in Italia l’attenzione si concentra sugli aggiornamenti macroeconomici, tra cui l’indice IFO tedesco e l’agenda finanziaria di Piazza Affari. Negli Stati Uniti, la lettura degli investitori è influenzata dalle possibili decisioni in materia di tassi di interesse e dai dati manifatturieri in uscita. In tale panorama, asset strategici come oro, valute, materie prime e criptovalute continuano a riflettere la mutevolezza dello scenario globale. 

Panoramica delle Borse asiatiche e impatto sulle piazze internazionali

Le Borse asiatiche si sono distinte nella settimana per una performance in linea con le aspettative, seppure con volumi ridotti causa la chiusura dei mercati giapponesi odierna dovuta a festività nazionale. Ciò ha comportato una minor liquidità sugli scambi regionali, riflettendosi in dinamiche contenute anche sulle altre piazze continentali. Tuttavia, Hong Kong e Shanghai hanno mostrato una tenuta degli indici, sostenuti dalle aspettative sulla crescita cinese e dall’attesa per gli appuntamenti macro di fine mese, come i profitti industriali di Pechino. L’attenzione degli operatori è rivolta soprattutto ai segnali che potranno giungere dall’area Asia-Pacifico mercoledì, con la pubblicazione dei dati inflazionistici australiani e, successivamente, con gli aggiornamenti macro giapponesi previsti per venerdì.

La chiusura dei mercati in Giappone ha contribuito a una minore volatilità sulle principali valute asiatiche, mentre il movimento laterale degli indici asiatici si traduce in un effetto domino dalle Borse emergenti a quelle occidentali. Inoltre, gli investitori internazionali interpretano i dati asiatici come barometro di una potenziale ripresa o di nuove turbolenze, specialmente in relazione agli esportatori tecnologici globali e alle materie prime. In generale, la giornata sottolinea l’interconnessione tra le Borse orientali e le scelte degli operatori sui mercati di Europa e Stati Uniti.

Borse europee e italiane: andamento, previsioni e agenda macro del giorno

Sulle piazze finanziarie europee campeggiano segnali contrastanti, dove i listini principali — tra cui Parigi, Francoforte, Madrid, Amsterdam e Londra — archiviano un periodo di rimbalzo dopo i cali delle recenti sedute, sostenuti in particolare dai risultati positivi del comparto tecnologico statunitense e da attese di dati macro favorevoli.

I mercati guardano oggi:

  • All’indice IFO in Germania (novembre), interpretato come termometro del clima imprenditoriale del paese, con valori attesi in linea con le previsioni degli analisti.
  • Alla conferenza della presidente della BCE, Christine Lagarde, a Bratislava, decisiva per decifrare le prossime mosse di politica monetaria europea.
  • Alla tenuta dello spread BTp/Bund, che ha mostrato una lieve tendenza all’allargamento, mantenendo comunque livelli di relativa stabilità rispetto ai minimi recenti.
In Italia, l’interesse si concentra su Piazza Affari, dove si segnalano rimbalzi significativi nell’indice FTSEMIB. Il comparto bancario mostra un buon recupero, con rialzi per titoli come Banco BPM e Banca Mediolanum, insieme alle utility e alcuni player industriali. Da segnalare inoltre le operazioni straordinarie e la prosecuzione della pubblicazione dei risultati trimestrali e semestrali, con focus sulle società protagoniste anche di manovre straordinarie come gli aumenti di capitale.

Gli operatori valutano attentamente le dinamiche del mercato obbligazionario, in particolare l’emissione di nuovi titoli di stato con scadenza semestrale prevista per il 27 novembre e l’impatto sulle strategie di asset allocation degli istituzionali. Infine, nell’agenda finanziaria odierna rientrano anche eventi istituzionali di rilievo e conferenze stampa coinvolgenti aziende di primo piano e realtà istituzionali.

Oggi alla Borsa Italiana: stacco dei dividendi e novità rilevanti

Nella giornata odierna il listino milanese vede svolgersi una tornata di stacco dei dividendi che coinvolge numerose blue chip e società quotate nei diversi segmenti di Borsa Italiana. In particolare, diversi istituti di credito come Banca Mediolanum, Banco BPM, BPER Banca, Intesa Sanpaolo e Mediobanca procedono con l’acconto sui dividendi dell’esercizio in corso.

  • Banca Mediolanum: 0,60 euro per azione
  • Banco BPM: 0,46 euro
  • BPER Banca: 0,10 euro
  • Intesa Sanpaolo: 0,186 euro
  • Mediobanca: 0,59 euro (saldo esercizio 2024/2025)
  • Altri titoli coinvolti: ENI, Inwit, Poste Italiane, Recordati, Tenaris, Terna, UniCredit
Nel segmento STAR sono previsti lo stacco di Banca Ifis e Mondadori, mentre sull’Euronext Growth Milan si segnala eVISO. Gli operatori guardano a questi appuntamenti come occasione per ridefinire portafogli e strategie di breve termine, considerando anche la pressione degli stacchi sui corsi azionari nella seduta.

Accanto allo stacco dei dividendi, prosegue l’aumento di capitale di Smart Capital in scadenza a dicembre e quello di Zest, mentre sono in corso numerosi appuntamenti finanziari tra cui la pubblicazione dei dati trimestrali di alcuni grandi gruppi.

Non passa in secondo piano la comunicazione del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) sull’emissione dei nuovi titoli di stato a medio-lungo termine, con ammontare e scadenze definite a breve, elemento che può avere riflessi importanti sulla domanda di titoli governativi e sulla sostenibilità dello spread.

Principali dati macroeconomici europei e impatti su mercati e spread

Nel contesto continentale gli operatori monitorano con attenzione le letture dei principali dati macro della giornata, tra cui si segnala l’indice IFO della Germania:

  • Valore generale IFO (consensus: 88,4, precedente: 88,5)
  • Situazione corrente (consensus: 85,3, precedente: 85,5)
  • Attese (consensus: 91,6, precedente: 91,0)
Questi indicatori svolgono un ruolo chiave per percepire il sentiment delle imprese tedesche e, indirettamente, l’orientamento dell’Eurozona verso una crescita più sostenuta. L’esito dei dati odierni influenzerà le decisioni di portafoglio soprattutto a fronte delle attese per ulteriori discorsi delle istituzioni monetarie europee, in primis la BCE.

Sul fronte dello spread fra BTp e Bund, la chiusura recente a 75 punti con rendimento del 3,47% riflette un mercato prudente; nonostante margini di rialzo, gli investitori continuano a considerare l’Italia tra i Paesi più monitorati per evoluzioni di scenario.

Mercati USA: andamento di Wall Street, attese economiche e principali dati della settimana

Sulla scena americana, Wall Street ha manifestato di recente segnali di volatilità, con una fase di rimbalzo condizionata dalle dichiarazioni della Federal Reserve riguardo le possibili modifiche alla politica dei tassi già nel mese a venire. L’apertura positiva dei principali indici è stata favorita dalle affermazioni di John Williams, presidente della Fed di New York, che non ha escluso un taglio dei tassi in dicembre. Nonostante ciò, la seduta più recente è stata segnata da una perdita di slancio, con i tre principali indici che hanno chiuso in rosso (Dow Jones -0,81%, Nasdaq -2,11%, S&P 500 -1,52%), a conferma di un quadro dominato dall’incertezza circa la direzione futura della banca centrale.

L’agenda macroamericana segnala per oggi la pubblicazione dell’indice manifatturiero della Fed Dallas e il Chicago Fed National Activity Index, entrambi indicatori utili a misurare la salute dell’industria statunitense e il clima generale dell’economia a stelle e strisce. Nel corso della settimana, altri appuntamenti saranno particolarmente seguiti dagli operatori:

  • Dati occupazionali ADP
  • PIL del terzo trimestre
  • Indice PCE per i prezzi al consumo
  • Sussidi di disoccupazione
  • Dati su vendite immobiliari e produzione industriale
Queste informazioni saranno essenziali per le strategie degli operatori e per comprendere se si rafforzino le aspettative su un IP possibile taglio dei tassi nella prossima riunione della Federal Reserve. Gli occhi restano puntati anche sulle trimestrali ancora in pubblicazione, come quelle dei big del tech e dei principali conglomerati manifatturieri. Gli investitori, in questo scenario, valutano con crescente attenzione l’impatto delle notizie macro sulle performance delle azioni e sulle previsioni di crescita dei settori più sensibili alle dinamiche cicliche.

Valute, oro, petrolio e Bitcoin: quotazioni e tendenze del giorno

Il panorama delle valute internazionali resta all’insegna della stabilità, con il cambio euro/dollaro a quota 1,1538 e il cross euro/yen attorno a 181,63. Il dollaro si conferma relativamente forte anche rispetto allo yen giapponese. Il comparto delle materie prime, invece, mostra segnali di volatilità contenuta. L’oro registra una flessione dello 0,5% e si attesta a 4.074 dollari l’oncia, mentre il petrolio WTI segna 59,49 dollari al barile (+0,08%) e il Brent 63,76 dollari (+0,39%). Il prezzo del gas naturale ad Amsterdam sale leggermente a 31,22 euro/MWh.

Sul fronte delle criptovalute, il Bitcoin prosegue la sua fase discendente, scivolando sotto la soglia dei 90mila dollari, attestandosi a 88.673 dollari (-2%). Questa tendenza ribassista riflette le incertezze regolatorie e la cautela generale dei mercati riguardo alle monete digitali, specie in concomitanza con eventi macro rilevanti. In sintesi, la giornata vede una prevalenza di cautela negli scambi sia sui mercati valutari che sulle commodity e le crypto.



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