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Aumento valore catastale case e appartamenti condomini con bonus edilizi, c' grande confusione. Cosa occorre fare?

di Marianna Quatraro pubblicato il
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Chi, quando e come deve procedere allaggiornamento del valore catastale di casa propria dopo lavori fatti con i bonus edilizi: i chiarimenti

Cosa devono fare coloro che hanno effettuato lavori in casa che hanno determinato aumenti del valore catastale? Con la Manovra Finanziaria 2024 è stato stabilito che, una volta conclusi i lavori che davano e danno diritto ai bonus edilizi, nei casi modifiche catastali, scatta l'obbligo di informare l'Agenzia delle Entrate delle variazioni catastali con l'aggiornamento della relativa rendita. 

Chi non lo ha fatto e non lo fa ricevere lettere di compliance dalle Entrate che invitano i contribuenti a verificare la correttezza della loro posizione catastale e, in caso contrario, a procedere con l’aggiornamento dei dati.

  • Quali lavori effettuati con i bonus edilizi aumentano il valore catastale di casa
  • Quando e come si deve effettuare l’aggiornamento del calore catastale 
  • Il problema delle lettere dall'Agenzia delle Entrate, i chiarimenti 

Quali lavori effettuati con i bonus edilizi aumentano il valore catastale di casa

I lavori edilizi effettuati con i bonus che determinano un aumento del valore catastale di una casa, con un contestuale incremento delle imposte, sono quelli che modificano i vani, gli interventi di manutenzione straordinaria, o di ristrutturazione dell'immobile, o di cambio della destinazione d'uso.

La rendita catastale aumenta quando si effettuano interventi per cui la volumetria cresce o il valore dell'immobile sale di almeno il 15%.

Tale situazione può verificarsi anche solo con l'installazione di un cappotto termico, grazie all’uso del superbonus.

La sua installazione potrebbe, infatti, ridurre la superficie di balconi o cortili o modificare i prospetti esterni dell’edificio, così come la sostituzione di impianti di riscaldamento o climatizzazione potrebbe comportare una variazione della rendita catastale.

In questi casi, spetta a un tecnico specializzato eseguire una valutazione accurata esaminando attentamente le modifiche apportate all’immobile per stabilire se è necessario aggiornare la rendita catastale.


Aumentano il valore catastale di una casa, per esempio, la realizzazione di un secondo bagno, o di una cabina armadio, o di una veranda, o il frazionamento o la fusione di unità immobiliari, la creazione di soppalchi e solai, o il recupero del sottotetto e la trasformazione in mansarda, o anche l’installazione di impianti fotovoltaici.

In quest’ultimo caso, la rendita catastale aumenta se la potenza dell’impianto è superiore a 3 kWp e maggiore di 3 volte il numero delle unità immobiliari le cui parti comuni sono servite dall’impianto, indipendentemente dal fatto che sia installato sulla copertura dell’edificio o al suolo.

Quando e come si deve effettuare l’aggiornamento del calore catastale 

Coloro che hanno effettuato i lavori sopra riportati, che hanno a loro volta determinato un aumento del valore catastale della propria casa, devono obbligatoriamente dichiarare le variazioni al catasto entro il termine di 30 giorni dalla fine dei lavori.

Precisiamo che per effettuare tale procedura sono previsti costi. La spesa media per una variazione catastale è di circa 50 euro, a cui aggiungere il compenso del tecnico abilitato, che potrebbe arrivare anche a 200-350. Diciamo, quindi, che il costo medio per l’aggiornamento di una rendita catastale si aggira sui 250 euro.

Nei casi di ritardato dell’aggiornamento, si devono pagare anche le sanzioni pecuniarie il cui importo è compreso tra 103,20 euro e 172 euro.

Il problema delle lettere dall'Agenzia delle Entrate

Chi non aggiorna il valore catastale di casa dopo aver effettuato lavori edilizi usufruendo del superbonus e degli altri bonus edilizi rischia di ricevere lettere dall’Agenzia delle Entrate, ma è emerso un problema.

Nonostante, secondo la legge vigente, tutti gli interventi agevolati dal Superbonus prevedono un aggiornamento catastale, le lettere di compliance saranno inviate solo a chi ha usato la cessione del credito, creando pertanto una disparità di trattamento tra chi ha usufruito dello sconto in fattura e chi per la cessione.

A fornire ulteriori chiarimenti è stato il Ministero dell'Economia e delle Finanze che ha precisato che solo nella prima fase le comunicazioni arrivano a chi ha eseguito i lavori legati al superbonus e che, rispetto ai costi sostenuti, hanno una casa priva di rendita catastale o con una rendita modesta.

Ciò significa che in uno stesso condominio alcune unità possono ricevere la comunicazione, mentre altre no.

Per evitare problemi, i condòmini possono affrontare la questione dell’aggiornamento catastale, convocando un’assemblea con all’ordine del giorno la questione in modo da incaricare, con una decisione comune, un tecnico per valutare la situazione di tutte le unità immobiliari del condominio e non ricevere così contestazioni dal Fisco. 
 

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