Cosa prevede la nuova proposta di recupero dei mancati pagamenti di cartelle e tasse attraverso i privati: i vantaggi per il Fisco e i rischi per i cittadini
Cosa prevede il nuovo piano di recupero dei crediti tramite i privati? La capacità di recuperare i debiti da parte dei contribuenti italiani non in regola con i pagamenti, di qualsiasi genere siano, da imposte e tasse a multe non pagate, rappresenta sempre una grande opportunità per la sostenibilità dei bilanci pubblici, certo se effettivamente i soldi dovuti venissero pagati.
Nonostante le diverse iniziative di questo governo, come di altri precedenti, volti al recupero delle somme dovute tramite pagamenti agevolati per i cittadini, l’evasione fiscale resta ancora molto alta e tantissimi sono coloro che continuano a non pagare, per volontà o per insostenibilità economica.
E proprio per questo motivo è stata avanzata una nuova proposta di recupero dei crediti. Vediamo di seguito cosa prevede nel dettaglio.
Il recupero crediti da privati è, infatti, generalmente sempre più ‘duro’ rispetto a quello del Fisco.
La proposta è stata presentata dall’amministratore delegato di Intrum Italy, Enrico Risso, in audizione alla Commissione Finanze del Senato, secondo cui per il risolvere il problema del recupero dei crediti la rottamazione non è uno strumento sufficiente ma servirebbe una stretta collaborazione tra pubblico e privato.
Come spiegato da Risso, a fronte di circa 60-70 miliardi di euro di nuovi crediti annui, i recuperi effettivi si fermano sugli appena 20 miliardi euro, una percentuale decisamente bassa e, proprio per migliorare il sistema di riscossione, secondo l’ad si dovrebbe lavorare su un piano di recupero attraverso collaborazioni tra Agenzia delle Entrate Riscossione e i servicer specializzati privati.
Questi ultimi agiscono in maniera più determinata e diretta e stabiliscono piani di pagamenti specifici, dettagliati e non prorogabili entro i quali i cittadini devono pagare, altrimenti scattano subito, senza possibilità di proroghe, le procedure di esecuzione forzata, dai pignoramenti alle ipoteche.
D’altro canto, con il recupero dei crediti tramite i privati ci sarebbe il grande beneficio per il Fisco di ricevere in breve tempo di dovuti pagamenti dai debitori.
Nell’attesa che si possa discutere effettivamente di questa nuova proposta di recupero crediti attraverso i privati, i contribuenti italiani che hanno debiti con il Fisco hanno la possibilità di aderire alla nuova rateizzazione 2025, che permette di pagare in dieci anni e con un massimo di 120 rate mensili di pari importo e senza applicazione di interessi e sanzioni.
Questo nuovo piano di pagamento agevolato garantisce oltre alla flessibilità di pagamento, considerando che il ritardo di una singola rata non comporta la decadenza immediata dal beneficio, ma si può arrivare fino a otto rate non saldate prima di perdere l’agevolazione, la possibilità di pianificare il pagamento del debito in tempo lungo, in modo da permette ai contribuenti di pagare più serenamente.