Cosa prevede il nuovo Testo unico sullimposta di registro e gli altri tributi indiretti, le modifiche e i tempi definitivi di attuazione della riforma
Cosa prevede il nuovo Testo unico sull’imposta di registro e gli altri tributi indiretti? Il Consiglio dei Ministri ha approvato il nuovo Testo Unico sull’imposta di registro e altri tributi indiretti, che rientra nell’ambito dei decreti attuativi della riforma fiscale e che ha abrogato alcune vecchie norme. Vediamo nel dettaglio quali sono le modifiche approvate.
In particolare, le disposizioni oggetto del nuovo Testo unico riguardano:
Con questo nuovo sistema, il contribuente può calcolare in piena autonomia l'importo da pagare per la dichiarazione di successione ed effettuare il versamento entro 90 giorni dalla scadenza del termine di presentazione.
La cifra dovuta può essere rateizzata in otto rate trimestrali o, per cifre superiori a 20.000 euro, in un massimo dodici rate.
Il nuovo Testo prevede anche l’abrogazione di numerosi provvedimenti precedenti.
Il provvedimento sarà soggetto ad ulteriori passaggi legislativi prima della sua definitiva entrata in vigore.
Stando alle previsioni del governo, la riforma fiscale dovrebbe completarsi entro il 31 dicembre 2025.
L’obiettivo è rendere il sistema tributario italiano più moderno ed equo nonché accessibile per cittadini e operatori economici.
Tra gli altri principali punti della riforma fiscale, insieme anche alla revisione dell’attività di accertamento e del sistema nazionale di riscossione, vi sono anche una ulteriore revisione dell'Irpef, con l'obiettivo di ridurre ancora la seconda aliquota dal 35% al 33% per la relativa fascia di reddito, insieme alla revisione delle altre imposte indirette sulla produzione e sui consumi, al riordino delle disposizioni vigenti in tema di giochi pubblici.