Quando e a chi conviene uscire prima nel 2023 con le vecchie forme pensionistiche 2023: cosa prevedono e casi in cui valgono ancora
Chi può andare in pensione nel 2024 ancora con i vecchi sistemi del 2023 più convenienti e vantaggiosi? Ancora nel 2024 la tanto attesa riforma delle pensioni Fornero non è arrivata: continuano a mancare i soldi necessari per la revisione delle leggi pensionistiche in vigore e si continuano a prorogare misure tampone per permettere a determinate categorie di persone di anticipare il momento dell’uscita rispetto ai requisiti richiesti per la pensione di vecchiaia, che sono di 67 anni di età per tutti (uomini e donne) e almeno 20 anni di contributi. E ci sono persone che nel 2024 possono continuare ad andare in pensione con i vecchi sistemai del 2023.
La cristallizzazione del diritto alla pensione è un meccanismo che permette ad ogni lavoratore che acquisisce il diritto al pensionamento con una determinata forma pensionistica in vigore, per esempio quota 103 2023, opzione donna 2023, ape social 2023, di decidere di andare in pensione con gli stessi requisiti e alle stesse condizioni maturate anche in un momento successivo, cioè nel 2024, o anche oltre, perché il suo diritto alla pensione 2023 è stato bloccato e resta per sempre.
Chi matura, dunque, i requisiti per il conseguimento della pensione prima con ape social 2023, opzione donna 2023, quota 103 2023, può presentare domanda di accesso a tali forme pensionistiche anche successivamente alla scadenza del periodo della misura, cioè anche dopo il 31 dicembre 2023.
I vecchi sistemi 2023 per andare più convenienti per andare in pensione nel 2023 sono vantaggiosi perché prevedono in ogni caso un minore requisito anagrafico da raggiungere.
Partendo dall’ape social, per andare in pensione con questo sistema nel 2024 l’età è salita, passando da 63 anni richiesti per l’uscita con l’ape sociale 2023 a 63 anni e 5 mesi di età per andare in pensione con l’ape social 2024. Servono, dunque, cinque mesi in più per andare in pensione prima con l’ape social 2024 rispetto a quanto richiesto dall’ape sociale 2023.
Non cambiano, però, le modalità di presentazione della domanda, gli importi previsti (fino a 1.500 euro al mese) e le categorie di persone che possono accedervi. Possono andare in pensione anticipata nel 2024 con l’ape social 2023 sempre le persone considerate svantaggiate, come:
Anche opzione donna 2023 è più conveniente di opzione donna 2024 per il più basso requisito anagrafico richiesto per l’uscita.
Le differenze tra opzione donna 2024 e opzione donna 2024 per permettere alle donne lavoratrici di andare in pensione prima sono relative al requisito anagrafico richiesto per l'uscita.
Per l'opzione donna 2023, il requisito anagrafico per andare in pensione è di 60 anni, sia per le dipendenti che per le lavoratrici autonome, con anticipo sul requisito anagrafico di un anno per ogni figlio, entro un massimo di due anni, per cui con opzione donna 2023 si può andare in pensione a 59 anni se si ha un figlio e a 58 anni se si hanno due o più figli.
Per l’opzione donna 2024 l’età sale a 61 anni di età, sia per le dipendenti che per le autonome, con anticipo sul requisito anagrafico di un anno per ogni figlio, entro un massimo di due anni, per cui si può andare in pensione a 60 anni se si ha un figlio e a 59 anni se si hanno due o più figli.
Anche in questo caso, non cambiano le altre condizioni richieste per l’uscita, tra categorie di donne che possono uscire prima con ape social (lavoratrici licenziate e lavoratrici dipendenti in aziende con tavolo di crisi aperto presso il Ministero, lavoratrici con disabilità riconosciuta superiore al 74%, lavoratrici che assistono persone disabili conviventi, con handicap grave e legge 104 da almeno 6 mesi dal momento della domanda di pensione con opzione donna), e finestre mobili previste (di 12 mesi per le lavoratrici dipendenti (sia pubbliche che private) e di 18 mesi per le lavoratrici autonome).
E’ c’è poi la quota 103 ancora proroga anch’essa per il 2024 ma con un aumento delle finestre mobili per l’uscita: la quota 103 permette di andare ancora in pensione nel 2024 per effetto della cristallizzazione al diritto alla pensione con quota 103 a 62 anni di età e 41 anni di contributi considerando ancora le finestre mobili di tre mesi per lavoratori dipendenti privati e di sei mesi per lavoratori dipendenti pubblici.
Per uscire prima con quota 103 nel 2024 le finestre mobili passano da tre mesi previsti nel 2023 a sette mesi per i lavoratori dipendenti privati e da sei mesi del 2023 a nove mesi per i lavoratori dipendenti pubblici.