Quali sono i casi in cui secondo l’Agenzia delle Entrate un dipendente statale può lavorare con Partita Iva forfettaria agevolata: i chiarimenti
Quali dipendenti statali possono avere una partita Iva forfettaria con regime agevolato al 15%? Anche i dipendenti pubblici possono lavorare aprendo una Partita Iva forfettaria con tassazione unica agevolata al 15% se il rapporto di lavoro risulta di natura autonoma.
A stabilirlo è stata l'Agenzia delle Entrate che, con diverse circolari, ha chiaramente spiegato la situazione. Vediamola nel dettaglio.
Ma ci sono anche casi di statali che, pur vincitori di concorso, aprono una partita Iva e, nella quasi totalità dei casi, in regime agevolato forfettario. Si è sempre pensato che non si potesse fare ma. In realtà, così non è.
L’Agenzia delle Entrate ha chiarito, con la risposta n. 163/2019, come chi vince un concorso pubblico può accedere al regime forfettario, confermando che in caso di conferimento dell’incarico tramite procedura concorsuale, non è detto che il professionista non possa aprire una partita Iva.
Ciò significa che i dipendenti pubblici possono avere la partita Iva forfettaria ma solo se rispettano criteri rigorosi di autonomia.
Ci sono, infatti, incarichi statali che vengono conferiti con contratto di prestazione professionale autonoma, senza subordinazione, per cui è necessario essere in possesso di partita Iva o aprirla al momento dell’affidamento.
Secondo le Entrate, la vittoria di un concorso pubblico non significa automaticamente divieto di accesso al regime agevolato di cui si può comunque beneficiare solo se si ha un reddito annuo entro gli 85.000 euro.
Non possono avere, per legge, una partita Iva forfettaria chi, oltre alla partita Iva individuale, partecipa a società di persone, associazioni o s.r.l. collegate alla propria attività forfettaria, e chi presta prevalentemente attività verso datori di lavoro attuali o passati.
Con la risposta n. 170/2019, l’Agenzia ha, inoltre, chiarito che non si può accedere al regime forfettario se vi sono modifiche sostanziali al rapporto tali da trasferire quote di reddito da lavoro subordinato ad autonomo, allo scopo di fruire della tassazione forfettaria.
La stessa Agenzia delle Entrate ha però precisato che deve sussistere una condizione vincolante per essere dipendenti statali con Partita Iva forfettaria, vale a dire che la natura del rapporto lavorativo deve essere autonoma.
Se l’attività svolta, pur in forma autonoma, presenta le caratteristiche fiscali di un rapporto di lavoro subordinato, la tassazione agevolata non si può applicata.
L’obiettivo in questo caso è contrastare il fenomeno delle trasformazioni simulate di contratti di lavoro dipendente in forme autonome, sfruttando il regime forfettario per ridurre l’imposizione fiscale.