Dal 2006 il tuo sito imparziale su Lavoro, Fisco, Investimenti, Pensioni, Aziende ed Auto

Come funziona la truffa dei Qr Code nei parcheggi, come riconoscerla ed evitarla

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Truffa Qr Code parcheggi

Una nuova subdola truffa che sfrutta il Qr Code dei parchimetri dei parcheggi si sta diffondendo in Italia e in Europa rubando sia soldi che dati personali. Come rinoscerla e come difendersi. O cosa fare se, purtroppo, ci si è cascati e si è vittima

Negli ultimi mesi, una nuova tecnica di frode digitale sta prendendo di mira gli automobilisti italiani. Si tratta dello schema di phishing con QR code nei parcheggi, un fenomeno segnalato da diverse forze dell’ordine e che ha colpito diverse città sia in Italia sia all’estero.

Il meccanismo è insidioso: sfrutta la fretta, l’abitudine e la fiducia che molti ripongono nei sistemi digitali di pagamento dei parcheggi.

L’obiettivo è rubare dati bancari e personali, svuotando conti correnti e causando danni economici significativi.

Cosa sono i QR code e come e perché sono usati nei parchimetri dei parcheggi

I QR code (Quick Response Code) sono codici a barre bidimensionali, facilmente leggibili dalla fotocamera degli smartphone, che permettono di collegare rapidamente a pagine web, app o servizi digitali.

Nei parcheggi urbani, la loro diffusione è dovuta alla semplicità e velocità di utilizzo: un solo gesto consente di scaricare l’applicazione per la sosta, pagare senza contanti o prolungare la durata del parcheggio da remoto.

La presenza dei QR code sui parcometri e sulle colonnine permette di accedere a tutte le funzionalità del servizio senza bisogno di monete o bancomat. Tuttavia, proprio questa facilità espone a vulnerabilità impreviste, sfruttate dai truffatori per orchestrare attività fraudolente.

Come funziona la truffa dei QR code nei parcheggi

La truffa QR Code nei parcheggi si basa sull’applicazione di adesivi con codici QR contraffatti sopra quelli originali.

Gli automobilisti, ingannati dall’apparente normalità del codice, scansionano il QR code e vengono reindirizzati su pagine web create ad hoc, graficamente identiche ai portali ufficiali dei gestori parcheggi o di app note come EasyPark.

Nella convinzione di effettuare un pagamento regolare, la vittima inserisce i dati della propria carta di pagamento, che vengono immediatamente acquisiti dai criminali.

Talvolta, il sito fraudolento invita anche a scaricare finti aggiornamenti di app o a fornire ulteriori dati personali. L’intera operazione si svolge in pochi minuti, rendendo difficile accorgersi subito dell’inganno.

Le categorie più a rischio e i casi recenti segnalati

Le categorie più vulnerabili a questo schema di phishing parcheggi sono soprattutto persone anziane e utenti poco digitalizzati. Numerose segnalazioni delle forze di polizia evidenziano come chi è meno familiare con tecnologie digitali fatichi a distinguere un QR code autentico da uno fasullo.

Casi documentati a Verona, nel canton Vaud e ad Hannover hanno mostrato un aumento dei tentativi di frode anche sulle colonnine di ricarica elettrica, bancomat e cartelli stradali.

In un episodio in Inghilterra, una signora di 71 anni ha subito una perdita superiore a 15.000 euro dopo aver inavvertitamente inserito i dati su un sito contraffatto, dimostrando la pericolosità reale del fenomeno.

Quishing: la variante del phishing tramite QR code

Il termine quishing identifica il phishing tramite QR code. In questa variante, il cui nome deriva dalla fusione delle parole QR e phishing, il codice rimanda a un sito ingannevole dove vengono richiesti dati personali, bancari o dove si invita a scaricare file malevoli.

Differisce dai metodi tradizionali per la capacità di mascherare con facilità la fonte e l’identità del mittente digitale, sfruttando la fiducia riposta in strumenti tangibili come i codici sui parcometri.

Le associazioni di consumatori e la Polizia Postale hanno evidenziato come questa tecnica sia stata utilizzata anche tramite e-mail o SMS contenenti codici associati a presunte multe o servizi urgenti, amplificando i rischi per i cittadini.

Cosa controllare per riconoscere un QR code fasullo

  • Verificare la presenza di adesivi sovrapposti: Un QR code attaccato sopra quello originale o un’etichetta visibilmente manomessa è sempre sospetta.
  • Controllare l’indirizzo web: I QR code autentici conducono a siti ufficiali; l’URL deve iniziare con https e coincidere con quello del gestore o presente sulle fonti ufficiali.
  • Analizzare la grafica: Codici con grafica approssimativa, colori diversi dagli standard o caratteri insoliti possono indicare una frode.
  • Diffidare da richieste di dati personali: I gestori di parcheggi non chiedono mai dati completi di carte o PIN tramite QR code.
  • Esaminare attentamente il supporto fisico: Adesivi, plastiche o etichette differenti rispetto agli altri elementi del parcometro vanno controllati.

Come proteggersi: consigli pratici per evitare le frodi

  • Scaricare sempre le app dai canali ufficiali (Google Play, App Store) anziché tramite QR code trovati su strada.
  • Digitare manualmente l’indirizzo internet del fornitore quando si utilizza un servizio di parcheggio, evitando scorciatoie offerte da codici poco trasparenti.
  • Utilizzare carte prepagate dedicate alle spese online, riducendo i rischi in caso di furto di dati.
  • Mantenere aggiornate le app di pagamento e la sicurezza del dispositivo con antivirus e firewall.
  • In caso di dubbio, scegliere metodi di pagamento tradizionali come monete o POS.
  • Mai fornire dati personali su siti raggiunti tramite QR code se non si è certi della fonte.

Soluzioni tecnologiche avanzate contro la manomissione dei QR code

La crescente sofisticazione della truffa QR code nei parcheggi ha spinto alcune aziende del Regno Unito a sperimentare codici QR stampati in 3D direttamente sulla segnaletica fissa.

Questo sistema rende praticamente impossibile apporre adesivi fasulli senza una evidente manomissione, aumentando il livello di sicurezza dei dispositivi pubblici. Altre innovazioni includono sistemi di autenticazione aggiuntiva, controlli periodici ai parcometri e software gestiti da autorità cittadine per la verifica dell’integrità dei QR code. Tali soluzioni, se diffuse capillarmente, possono diminuire sensibilmente il rischio di frodi tramite contraffazione.

Cosa fare se si è vittima della truffa

Passaggio Descrizione
1. Contattare la banca Bloccare immediatamente la carta o il metodo di pagamento utilizzato. Gli istituti di credito possono fornire indicazioni sulle misure da adottare e sulle pratiche di rimborso.
2. Sporgere denuncia Recarsi presso le autorità di pubblica sicurezza e presentare una denuncia formale. In alternativa, utilizzare servizi online come quelli della Polizia Postale Italiana.
3. Segnalare il QR code sospetto Informare l’ente gestore del parcheggio o la polizia locale per verifiche e azioni tempestive.
4. Monitorare i movimenti bancari Verificare l’assenza di transazioni sospette e richiedere assistenza per eventuali movimenti non autorizzati.
Leggi anche