La Tessera Sanitaria è ora al centro di nuovi controlli antifrode: come l'Agenzia delle Entrate accede ai dati, quali informazioni vengono condivise col fisco, novità legislative e diritti alla privacy, obblighi e sanzioni.
Il quadro dei controlli fiscali in Italia sta cambiando rapidamente, soprattutto in ambito sanitario. Dal 2025 l’accesso ai dati legati alle spese mediche tramite la Tessera Sanitaria non riguarda più solo la gestione semplificata delle dichiarazioni, ma introduce un’inedita trasparenza che coinvolge direttamente l’Agenzia delle Entrate. Il nuovo sistema prevede che i dati di dettaglio, soprattutto quelli relativi alle spese detraibili, siano a disposizione degli organi incaricati della verifica formale. Questo passo rappresenta una svolta per il controllo dell’evasione fiscale, ma apre interrogativi sul bilanciamento tra le esigenze del Fisco e la tutela della riservatezza dei cittadini. I contribuenti dovranno quindi adattarsi a un contesto in cui la digitalizzazione incontra nuove responsabilità e diritti da conoscere a fondo.
Dal 2025 i funzionari dell’Agenzia delle Entrate ottengono l’abilitazione ad un livello di accesso senza precedenti ai dati conservati nel Sistema Tessera Sanitaria. L’accesso ai dati delle spese sarà attivato solo per quei contribuenti i cui modelli dichiarativi (730 o Redditi Persone Fisiche) sono selezionati in via centralizzata, secondo l’articolo 36-ter del DPR n. 600/1973, per specifici controlli formali. Una procedura che prevede l’esame dettagliato non solo delle spese del soggetto dichiarate, ma anche di quelle di tutti i familiari a suo carico.
I dati sanitari consultabili dall’Agenzia delle Entrate sono estremamente dettagliati. Di seguito, una tabella riassume le principali informazioni condivise:
| Informazione | Descrizione |
| Codice fiscale | Identifica univocamente il cittadino contribuente e i familiari a carico |
| Dati soggetto erogatore | Codice fiscale/Partita IVA e denominazione di medico, farmacia o struttura |
| Data documento | Giorno esatto dell’emissione del documento fiscale |
| Tipologia spesa | Categoria (ticket, farmaci, dispositivi medici, visite specialistiche) |
| Importo e rimborsi | Somme pagate o rimborsate |
| Data pagamento | Conferma del versamento |
| Tracciabilità | Indicazione del pagamento tracciato, indispensabile per la detraibilità |
Questa mole di dati consente, in fase di controllo, di verificare l’esatta corrispondenza tra documentazione esibita, eventuali integrazioni alla precompilata, e informazioni trasmesse dagli operatori sanitari. Qualsiasi discostamento diventa immediatamente tracciabile. Non vengono condivise con il Fisco le diagnosi o le informazioni cliniche specifiche, ma le voci di spesa, per quanto dettagliate, possono produrre una mappa precisa delle abitudini sanitarie della persona controllata.
Il 2025 segna l’introduzione di un sistema più strutturato e digitalizzato nella gestione delle spese sanitarie ai fini fiscali. Il nuovo impianto normativo trova le proprie radici nei seguenti riferimenti:
In sintesi, la digitalizzazione delle dichiarazioni e il coordinamento tra dati della Tessera Sanitaria e Agenzia delle Entrate introducono maggiore efficienza, ma rendono essenziale per operatori e cittadini mantenere aggiornate le proprie conoscenze sugli obblighi e sui diritti correlati.
L’allargamento dell’accesso ai dati delle spese sanitarie è stato accompagnato dall’introduzione di tutele specifiche per i cittadini che vogliono difendere la propria riservatezza. La possibilità di opporsi alla consultazione da parte del Fisco rappresenta una vera barriera protettiva, seppur con conseguenze operative.
Agli operatori sanitari è imposto l’obbligo di informare i cittadini circa la possibilità di esercitare l’opposizione e restano confermati tutti i requisiti previsti dal GDPR e dal Codice della Privacy. Le informazioni devono essere trattate secondo i più elevati standard di sicurezza e accessibili solo a soggetti debitamente autorizzati.
L’evoluzione digitale delle dichiarazioni dei redditi non elimina, ma in parte rafforza, la necessità di conservare documentazione cartacea o digitale a supporto delle detrazioni. Questo obbligo sopravvive per due principali motivi:
CAF e professionisti hanno quindi la facoltà di raccogliere direttamente dai contribuenti il prospetto digitale, agevolando la gestione e riducendo la quantità di documenti cartacei da esibire, ma il controllo può sempre insistere sui documenti originali in determinati casi.
L’impianto sanzionatorio e i nuovi obblighi per chi opera nel settore sanitario (medici, farmacie, strutture e professionisti) e per i cittadini prevedono tempistiche definite e sanzioni monetarie progressive.
Le nuove disposizioni pongono l’Italia di fronte a un nuovo paradigma: la collaborazione tra sistema sanitario e amministrazione finanziaria si fa più stretta, mirata a contrastare in modo efficace i fenomeni di evasione fiscale ma non senza sollevare questioni etiche e di privacy.
Da un lato si ottiene un controllo più accurato e selettivo sui dati, favorendo l’affidabilità delle dichiarazioni e la semplificazione per la maggior parte dei contribuenti. Dall’altro, emergono criticità sulla protezione della sfera personale e sulla possibilità di scelte “forzate” tra riservatezza e semplificazione fiscale.
La soluzione normativa ha cercato un punto di equilibrio, ma resta centrale la necessità di mantenere vivo il dibattito su trasparenza, sicurezza dei dati e rispetto dei diritti. Aggiornarsi costantemente diventa quindi imprescindibile, sia per i cittadini, sia per i professionisti e gli operatori coinvolti nel ciclo della dichiarazione fiscale.