Nel momento in cui si effettua la transizione al mercato libero del gas o si decide di cambiare fornitore, una delle decisioni riguarda la tipologia di tariffa da adottare.
L'andamento dei prezzi del gas ha evidenziato la dinamica del mercato all'ingrosso, soggetto a rapide variazioni dovute a oscillazioni nella domanda, nell'offerta e a fattori esterni come conflitti bellici e crisi geopolitiche. L'opzione di una fornitura a prezzo bloccato offre la stabilità in quanto il costo dell'energia elettrica e del gas rimane costante per il periodo specificato nel contratto, indipendentemente dalle fluttuazioni dei prezzi di riferimento.
La scelta di tariffe a prezzo bloccato richiede attenzione, poiché non sempre si traduce in un reale vantaggio economico. Occorre se è conveniente pagare di più per una fornitura a prezzo bloccato o se il risparmio è maggiore con tariffe indicizzate, considerando attentamente i costi e i benefici associati a ciascuna opzione:
Di norma, le tariffe a prezzo bloccato presentano un costo per Smc leggermente superiore rispetto alle offerte indicizzate, poiché le forniture devono proteggersi da potenziali aumenti futuri dei prezzi.
Oggi nel mercato libero, le migliori offerte per le tariffe indicizzate partono da 0,46 €/Smc, mentre per le tariffe a prezzo bloccato si partono da 0,66 €/Smc. Considerando una famiglia con consumi medi di 1.400 Smc per il gas, la spesa annuale con le migliori tariffe a prezzo bloccato risulterebbe superiore di poco più di 300 euro rispetto alle migliori tariffe a prezzo indicizzato, considerando prezzi costanti.
La differenza di spesa si riduce per chi registra consumi energetici più contenuti.
Nonostante le tariffe a prezzo fisso comportino un impegno economico superiore rispetto a quelle indicizzate, non è automatico considerarle una soluzione poco conveniente. In particolare, può risultare vantaggioso optare per un'offerta a prezzo bloccato in previsione di imminenti incrementi dei prezzi, consentendo al consumatore di stimare in modo più accurato la spesa per le bollette.
Al contrario, le tariffe a prezzo bloccato potrebbero risultare meno convenienti in situazioni in cui le previsioni indichino una futura diminuzione dei prezzi e l'intenzione sia quella di beneficiare delle tariffe più basse nel mercato all'ingrosso per l'energia e il gas.
Per determinare la convenienza di una tariffa a prezzo bloccato, è essenziale effettuare un confronto tra le offerte a prezzo fisso e quelle a prezzo indicizzato. Ed è opportuno analizzare la struttura delle offerte per comprendere quale soluzione offra maggiori vantaggi. La durata del periodo di blocco del prezzo è un altro aspetto cruciale da considerare.
Sebbene comunemente le tariffe siano bloccate per 12 mesi, è possibile trovare offerte con blocco prolungato fino a 24 o addirittura 36 mesi. Prima di sottoscrivere un'offerta a prezzo bloccato, è consigliabile esaminare le condizioni contrattuali al termine del periodo di blocco, poiché il fornitore potrebbe proporre il passaggio a una tariffa a prezzo indicizzato o una nuova offerta a prezzo bloccato.
Condurre un confronto tra le offerte di diversi fornitori di energia e gas, considerando diverse tipologie di tariffe, è il metodo più efficace per individuare le offerte per l'energia e il gas che massimizzano il risparmio. Ovviamente tenere in considerazione i consumi della famiglia e le abitudini di utilizzo del gas.