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Cosa significa che lo spread Btp-Bund è molto basso? I Btp e i titoli italiani sono più sicuri dei tedeschi?

di Chiara Compagnucci pubblicato il
I Btp e i titoli italiani

Lo spread basso tra Btp e Bund segnala che non c'è allarme, ma non certifica l'equiparazione tra i due titoli.

Lo spread Btp-Bund è un termometro di fiducia, un indicatore di tensione e un segnale di posizionamento degli investitori istituzionali sul debito sovrano. Quando si parla di spread si fa riferimento alla differenza di rendimento tra il Btp decennale italiano e il Bund tedesco con pari scadenza, due strumenti emessi da Stati dell'Eurozona che condividono la stessa valuta, ma non lo stesso grado di affidabilità percepita. Più questa distanza è ampia, più l'Italia è considerata fragile. Più è ristretta, maggiore è la fiducia nel fatto che l'Italia sarà in grado di rimborsare il suo debito nel tempo.

Se oggi lo spread è basso i mercati giudicano i rischi legati all'Italia come più contenuti rispetto al passato. Ma non bisogna commettere l'errore di leggere questo dato come se il debito italiano fosse diventato più sicuro di quello tedesco. Lo spread rimane positivo e comporta che i Btp continuano ad offrire un rendimento maggiore rispetto ai Bund per compensare un grado di rischio superiore.

Il motivo per cui il Bund viene scelto come termine di confronto è semplice: la Germania è ritenuta il Paese con la migliore qualità creditizia dell'area euro per via della sua solidità fiscale, della disciplina di bilancio e della bassa esposizione al debito pubblico in rapporto al Pil. In altre parole, il Bund è il benchmark di riferimento per il rischio zero in Europa, mentre il Btp è il parametro per valutare quanto si discosti da quel livello ideale. Vediamo meglio:

  • Se lo spread scende come influisce su Btp, economia e costi per lo Stato
  • Perché i Btp non sono ancora più sicuri dei Bund

Se lo spread scende come influisce su Btp, economia e costi per lo Stato

Un calo consistente dello spread non è mai un evento casuale. Di mezzo ci sono dinamiche favorevoli che modificano la percezione del rischio Paese. Può trattarsi di un miglioramento del quadro politico, di una revisione al rialzo del rating da parte delle agenzie internazionali oppure di una riduzione della pressione sui mercati grazie a interventi della Banca centrale europea. In ogni caso un restringimento dello spread porta con sé effetti reali e concreti, a cominciare dalla discesa del costo del debito per lo Stato italiano. Minori interessi da pagare sui nuovi titoli collocati significano meno risorse pubbliche destinate al servizio del debito e più fondi per investimenti, politiche sociali e riduzione delle tasse.

Anche per i risparmiatori e gli investitori individuali, uno spread più basso significa una ridotta percezione del rischio sistemico legato all'Italia che può incentivare acquisti di Btp e aumentare la domanda. Questo circolo virtuoso attrae anche capitali esteri e migliora la reputazione dell'Italia nei confronti dei mercati globali.

Va ricordato che uno spread basso non equivale alla scomparsa del rischio. Resta sempre una differenza in termini di affidabilità e rating tra Italia e Germania. I Bund tedeschi continuano a essere considerati refuge asset ovvero beni rifugio che gli investitori acquistano nei momenti di maggiore incertezza. I Btp, per quanto oggi percepiti come stabili, sono legati a una traiettoria di crescita fragile e a un debito pubblico che sfiora il 140% del Pil. In altre parole, lo spread basso segnala che non c'è allarme, ma non certifica l'equiparazione tra i due titoli.

Perché i Btp non sono ancora più sicuri dei Bund

A questo punto, una domanda può sorgere spontanea: se i rendimenti si avvicinano così tanto, i titoli italiani sono diventati più sicuri di quelli tedeschi? La risposta, in termini tecnici, è no. Finché il rendimento del Btp sarà più elevato di quello del Bund, lo spread sarà positivo, e quindi l'Italia continuerà a offrire un premio al rischio per attrarre compratori. Un sorpasso vero e proprio si verificherebbe solo con uno spread negativo ovvero se i Btp rendessero meno dei Bund. Una situazione simile è rara e nel contesto dell'eurozona difficilmente realizzabile.

Può però avvenire che in particolari condizioni di mercato i Btp risultino più convenienti per rapporto rischio-rendimento. Per un investitore disposto ad assumere un rischio maggiore, i titoli italiani possono apparire come una scelta sensata grazie al rendimento extra che offrono rispetto a quelli tedeschi. In particolare, nel contesto attuale di inflazione in discesa, tassi di interesse stabili e politica monetaria più prevedibile, i titoli italiani sono un'alternativa interessante anche per portafogli più prudenti, soprattutto nella fascia decennale.

Resta però una distanza strutturale che non può essere ignorata. Il debito pubblico italiano è più alto di quello tedesco. Il sistema fiscale è più vulnerabile a oscillazioni macroeconomiche. La politica è più instabile e il sistema bancario, pur più solido rispetto al passato, non gode della stessa reputazione.

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