L'offerta di prodotti bancari proposta da Credem si articola in numerose soluzioni per adattarsi a differenti profili d'utenza.
Nata a Reggio Emilia oltre un secolo fa, Credem si è evoluta mettendo al centro della propria missione la vicinanza al cliente e la prudenza nella gestione finanziaria. Oggi vanta oltre 600 filiali in 19 regioni italiane, con un'offerta che spazia dai tradizionali conti correnti ai servizi assicurativi e d'investimento, per privati e per imprese.
La reputazione patrimoniale di Credem resta uno dei suoi tratti distintivi: il CET1 ratio aggiornato al primo trimestre del 2025 è del 16,1%, tra i più alti d'Europa. Questo dato conferisce a Credem una posizione strategica in caso di eventuali shock economici o finanziari.
Il gruppo si distingue per un'attenzione all'innovazione digitale, pur mantenendo una struttura classica centrata sulla filiale come luogo di relazione. Proprio da questo equilibrio derivano alcune delle contraddizioni che emergono con maggiore evidenza nelle opinioni dei clienti.
Per chi preferisce un rapporto più classico, il Conto Semplice e il Conto Facile sono due opzioni ibride che combinano servizi online con l'assistenza fisica in filiale. Il canone può essere ridotto o azzerato con servizi aggiuntivi come l'accredito dello stipendio, la domiciliazione delle utenze o l'uso regolare della carta. In ambito creditizio Credem si distingue per l'articolazione di mutui ipotecari, con tassi competitivi e un iter di istruttoria ben strutturato, seppur non sempre rapido. Sul fronte degli investimenti, il gruppo promuove la piattaforma WePlas, che consente di costruire portafogli personalizzati, anche secondo logiche ESG, con assistenza consulenziale in presenza e da remoto.
La complessità dell'offerta, l'articolazione dei costi e la presenza di clausole poco intuitive sono emerse come elementi critici in molte recensioni degli utenti. In particolare, le condizioni contrattuali e la struttura tariffaria sono percepite come articolate o poco trasparenti, soprattutto in fase post-contrattuale. Alcuni clienti segnalano addebiti inattesi, variazioni nei costi operativi e difficoltà nel reperire informazioni aggiornate sui servizi attivi.
Le opinioni dei clienti Credem nel 2025 delineano un quadro sfaccettato, in cui coesistono elementi di apprezzamento e segnalazioni critiche ricorrenti. Trustpilot attribuisce a Credem un punteggio medio di 2,3 stelle su 5, con una prevalenza di giudizi negativi. Circa due terzi degli utenti esprimono insoddisfazione, in particolare per la gestione della relazione post-vendita, l'interazione con l'assistenza clienti e l'esperienza d'uso dell'app mobile, giudicata da molti macchinosa, lenta e soggetta a blocchi.
Non mancano le valutazioni positive, soprattutto da parte di utenti storici o clienti che gestiscono i propri rapporti in filiale. La professionalità del personale viene spesso lodata, così come la competenza dei consulenti per mutui, investimenti e previdenza. La solidità dell'istituto è un altro elemento ricorrente nei commenti favorevoli: molti clienti dichiarano di aver scelto Credem per la sua reputazione di banca sicura e per l'assenza di operazioni speculative nel portafoglio di attività.