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Da quando scatteranno gli obblighi del Cin per gli affitti brevi e le relative multe e sanzioni? Le date e tempistiche

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Sanzioni previste Cin

Il 3 giugno scorso ha segnato l'arrivo online della piattaforma BSDR, avviando così la fase sperimentale delle novità legate al CIN.

Quanto tempo si ha per mettersi in regola con gli obblighi del CIN per gli affitti brevi? Da nord a sud, diverse Regioni italiane, dalla Puglia alla Lombardia, hanno già aderito alla Banca dati nazionale delle Strutture Ricettive e degli immobili destinati a locazioni brevi o per finalità turistiche (BDSR), gestita dal Ministero del Turismo.

Questo sistema innovativo consente ai proprietari di strutture ricettive di richiedere il Codice Identificativo Nazionale (CIN) per le loro proprietà e ai cittadini di ottenere informazioni dettagliate sull'offerta ricettiva italiana. Questo processo è regolato dalle legge affitti brevi ovvero dall'articolo 13 ter del Decreto Anticipi, approvato a fine 2023, con l'obiettivo di tutelare la concorrenza, garantire trasparenza nel mercato e contrastare le forme irregolari di ospitalità.

Il sistema è ancora nella fase sperimentale, che si concluderà due mesi dopo l'estensione della piattaforma su scala nazionale. Solo allora gli obblighi e le sanzioni previste diventeranno pienamente applicabili. Questa fase di test è cruciale per affinare il funzionamento della piattaforma e assicurare che tutte le regioni possano integrarsi senza problemi.

Il Ministero del Turismo ha sottolineato l'importanza di questa iniziativa per migliorare la gestione del settore turistico e offrire una panoramica chiara e trasparente delle strutture ricettive disponibili sul territorio nazionale. La banca dati migliora anche l'esperienza dei turisti, fornendo loro un accesso facile e sicuro alle informazioni necessarie per le loro prenotazioni. Vediamo quindi:

  • Obblighi del Cin per gli affitti brevi, quando entrano in vigore
  • Quali sono le sanzioni previste per chi non rispetta il Cin

Obblighi del Cin per gli affitti brevi, quando entrano in vigore

Il 3 giugno scorso ha segnato l'arrivo online della piattaforma BSDR, avviando così la fase sperimentale delle novità legate al CIN, il Codice Identificativo Nazionale, ovvero degli affitti brevi e turismo. Questo codice è essenziale per censire e monitorare stanze, appartamenti e strutture destinate a ospitare turisti.

La Puglia è stata la prima Regione a debuttare nella banca dati nazionale, seguita gradualmente da altri enti territoriali che stanno aderendo alla piattaforma. Il cronoprogramma per l'applicazione degli obblighi e delle sanzioni previste dipende dall'inclusione di tutte le regioni nel sistema BSDR, che è lo strumento per richiedere e verificare il CIN.

Durante questa fase sperimentale, tutte le Regioni si stanno integrando progressivamente nella piattaforma. Anche per chi opera nelle aree già presenti nel sistema, l'adeguamento alle nuove regole è ancora facoltativo.

La fase successiva prevede la messa in esercizio completa. Quando tutte le regioni saranno integrate nella banca dati, il Ministero del Turismo annuncerà l'avvenuta integrazione con un avviso pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Da questa data, prevista entro il primo settembre, partiranno i 60 giorni necessari per l'entrata in vigore dei nuovi obblighi e delle sanzioni.

Quali sono le sanzioni previste per chi non rispetta il Cin

Entro il 29 novembre, chi gestisce case, stanze e strutture per affitti brevi e turistici dovrà ottenere e mostrare il CIN. Questo codice dovrà essere visibile nello stabile e in tutti gli annunci relativi alla struttura.

Con l'entrata in vigore delle nuove disposizioni del decreto Anticipi, non solo bisognerà rispettare gli obblighi di comunicazione, ma anche standard di sicurezza. Le sanzioni per il mancato rispetto variano a seconda della dimensione della struttura o dell'immobile. Ecco un dettaglio delle sanzioni applicabili:

  • mancata richiesta del CIN: da 800 a 8.000 euro;
  • mancata esposizione del CIN: da 500 a 5.000 euro;
  • mancato rispetto degli obblighi di sicurezza: sanzioni nazionali o comunali;
  • mancata installazione di dispositivi per la rilevazione di gas, monossido di carbonio ed estintori: da 600 a 6.000 euro;
  • mancata presentazione della SCIA al SUAP: da 2.000 a 10.000 euro.
Il CIN non è una novità assoluta, ma la sua applicazione su scala nazionale introduce nuove istruzioni per le regioni che avevano già un sistema di monitoraggio. Chi ha già ottenuto un codice identificativo regionale o provinciale prima dell'entrata in vigore delle nuove disposizioni ha 60 giorni in più per adeguarsi, per un totale di 120 giorni dalla pubblicazione dell'avviso in Gazzetta Ufficiale.

Chi ha ottenuto il codice identificativo regionale o provinciale dopo l'applicazione delle nuove disposizioni deve adeguarsi entro 30 giorni.

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