Uno degli aspetti più attesi della prossima Dacia Sandero è la sua transizione verso l'ibrido, un'evoluzione che segna una svolta nella strategia del marchio romeno.
La nuova Dacia Sandero si prepara a un ritorno da protagonista sul mercato europeo, con una versione rinnovata attesa nel corso del 2026. Secondo quanto anticipato da avvistamenti su strada e da indiscrezioni, il lancio del facelift della terza generazione avverrà verso la fine del 2025, per poi entrare pienamente in commercio nel 2026.
A colpire subito sarà il nuovo design, più deciso e moderno, con chiari richiami stilistici al frontale della recente Duster. Le linee diventeranno più tese, i gruppi ottici presenteranno la firma luminosa a forma di Y e la calandra sarà ridisegnata per apparire più solida e contemporanea. Anche gli interni seguiranno questo rinnovamento estetico, con materiali migliorati e una strumentazione digitale più evoluta. Al centro della plancia dovrebbe apparire un touchscreen da 10,1 pollici, più grande e intuitivo, che ospiterà le nuove funzionalità multimediali.
Uno degli aspetti più attesi della prossima Dacia Sandero è la sua transizione verso l'ibrido, un'evoluzione che segna una svolta nella strategia del marchio romeno. La piattaforma CMF-B, già utilizzata per la Renault Clio e per il nuovo Duster, è la base tecnologica per introdurre anche nella Sandero una motorizzazione full hybrid.
Le dichiarazioni dei vertici di Dacia lasciano intuire che questa trasformazione arriverà tra il 2026 e il 2027, con una versione elettrificata che sfrutterà la stessa architettura del sistema E-Tech da 140 cavalli. Non si tratterà di un semplice mild hybrid, ma di un vero e proprio sistema ibrido completo, capace di funzionare anche in modalità elettrica per brevi tratti urbani. Nel frattempo, la gamma manterrà le versioni a benzina e bi-fuel GPL, per non snaturare l'identità di vettura economica, robusta e versatile.
Il prezzo è da sempre uno dei punti di forza della Sandero e tutto lascia presagire che anche la futura versione ibrida sarà lanciata sul mercato a un costo molto più accessibile rispetto alle rivali. Le prime stime indicano che la versione base con motore termico continuerà a mantenersi sotto la soglia dei 13.000 euro, mentre per la versione full hybrid si ipotizza un listino iniziale attorno ai 18.000-19.000 euro, al di sotto della media di mercato per auto con la stessa tecnologia.
Il confronto con le concorrenti dirette, come Toyota Yaris Hybrid, Renault Clio E-Tech o Hyundai i20 Hybrid, evidenzia un vantaggio competitivo per Dacia, che potrebbe così attrarre una fascia di clientela esclusa dal mondo delle ibride. Il contenimento dei costi sarà ottenuto grazie all'uso di componenti condivise con il gruppo Renault e a una configurazione meno sofisticata
L'attenzione ai sistemi di assistenza alla guida e alle normative sulla sicurezza porterà l'introduzione di tecnologie come il frenata automatica d'emergenza, l'avviso di superamento involontario di corsia, il riconoscimento dei segnali stradali e l'angolo cieco attivo, almeno sulle versioni più accessoriate. L'infotainment si evolverà con l'introduzione di un'interfaccia più moderna, compatibile con Apple CarPlay e Android Auto wireless, oltre a una connettività migliorata grazie a un sistema operativo più fluido e aggiornabile via OTA.
Anche il comfort non sarà trascurato: l'abitabilità resterà uno dei punti forti del modello, con un bagagliaio generoso e tanto spazio per le gambe nei sedili posteriori.