Banca Intesa Sanpaolo registra risultati trimestrali superiori alle attese: bilancio, piani per correntisti e imprese, politiche di remunerazione verso gli azionisti, analisi di mercato e scenari futuri degli esperti.
L’ultima rendicontazione periodica rilasciata da Intesa Sanpaolo si inserisce in un territorio di forti aspettative, sia per la posizione della banca come principale gruppo bancario italiano sia per il difficile contesto macroeconomico che caratterizza il secondo semestre 2025. L’istituto, guidato da Carlo Messina, ha dimostrato una notevole resilienza, segnando performance rilevanti in un periodo di normalizzazione dei tassi d’interesse nell’Eurozona e aumento della volatilità sui mercati finanziari.
L’ultimo trimestre di Intesa Sanpaolo ha fornito risultati nettamente in linea con le attese del mercato e in alcuni casi le ha persino superate, come testimoniato da utili e ricavi solidi. La banca ha registrato nel semestre ricavi netti per circa 7 miliardi di euro, segnando una crescita rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Al centro della performance si evidenzia il margine d’interesse, attestatosi a 3,8 miliardi di euro, in flessione su base annua ma compensato dall’aumento delle commissioni nette (+2,5%) e dalla componente assicurativa (+2,2%).
| Principali dati di sintesi | Valore |
| Ricavi netti trimestrali | 7 miliardi € |
| Utile netto trimestrale | 2,6 miliardi € |
| Margine di interesse | 3,8 miliardi € |
| Commissioni nette | 2,45 miliardi € |
| Attività assicurativa | 0,46 miliardi € |
| CET1 ratio | 13,3% - 13,9% |
L’utile netto ha superato i 2,6 miliardi di euro (+5% a/a), riflettendo una combinazione di gestione efficiente dei costi operativi – in calo rispetto allo scorso anno – e un solido controllo sulla qualità del credito. Il rapporto costi/ricavi, sceso sotto il 40%, si conferma tra i più bassi del panorama europeo, evidenziando elevata efficienza operativa. Nonostante il calo dei tassi abbia inciso sul margine d’interesse, la banca è riuscita a mantenere un cost/income virtuoso anche grazie all’afflusso di nuovi fondi nel wealth management e nei servizi assicurativi. Da sottolineare la qualità attiva degli asset, con crediti deteriorati in ulteriore diminuzione: l’incidenza a fine trimestre risulta sotto l’1,2% netto delle rettifiche, mentre il CET1 ratio si mantiene solidamente oltre il 13%.
L’approccio strategico di Intesa Sanpaolo pone grande rilievo sull’accompagnamento della clientela nei cambiamenti economici attuali. Tra le azioni intraprese spiccano numerose iniziative dedicate ai correntisti, soprattutto riguardo costi di tenuta conto e commissioni, che non risultano toccati dalle recenti modifiche fiscali o dai contributi richiesti alla categoria bancaria a livello di manovra pubblica. Viene ribadito l’impegno ad evitare che le variazioni fiscali si traducano in oneri aggiuntivi per i clienti retail.
La remunerazione del capitale rimane uno dei pilastri della strategia del gruppo. Nel 2025 il payout ratio è stato confermato al 70% dell’utile netto consolidato, assicurando una delle politiche di distribuzione più generose tra i principali istituti europei.
| Strumento | Importo | Tempistica |
| Saldo Dividendi | 3,1 miliardi € | Maggio 2025 |
| Acconto Dividendi | 3 miliardi € | Novembre 2024 |
| Buyback | 2 miliardi € | Giugno-Luglio 2025 |
Il rendimento per gli azionisti si posiziona tra i più elevati a livello europeo, sostenuto dalla stabilità del capitale (CET1 ratio ben sopra il 13%). L’ulteriore rafforzamento della posizione patrimoniale garantisce margini per eventuali distribuzioni supplementari soggette all’approvazione dei risultati annuali.
I report pubblicati nelle ultime settimane descrivono un sentiment generalmente positivo da parte delle principali case di investimento. Analisti come Equita, Barclays e JP Morgan hanno sottolineato la resilienza della banca in condizioni di mercato meno favorevoli in termini di tassi d’interesse. Il titolo ha beneficiato di otto rialzi consecutivi, raggiungendo nuovi massimi pluriennali e mostrando una crescita superiore al 30% da inizio anno.
La sintesi delle raccomandazioni degli analisti vede:
Le previsioni per i prossimi trimestri rimangono orientate a una crescita sostenibile, con l’obiettivo dichiarato di mantenere l’utile netto ben oltre i 9 miliardi di euro e di rafforzare il modello di business diversificato. Gli analisti ritengono che, pur nella nuova fase di normalizzazione dei tassi, la strategia di copertura sui tassi di interesse e il rafforzamento della componente commissionale e assicurativa sosterranno la redditività e la stabilità dei ricavi.
In particolare: