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Dove conviene affittare casa, stanze o altri alloggi per studenti universitari a Bologna e costi medi ora nel 2025

di Marcello Tansini pubblicato il
Studenti universitari a Bologna

Affittare casa a Bologna nel 2025 è una sfida: tra crescita dei prezzi, zone consigliate e tipologie di alloggi, il mercato immobiliare studentesco riflette nuove difficoltà e cambiamenti, confrontati anche con altre città.

Bologna conferma la propria attrattività come uno dei poli universitari principali in Italia. L'aumento costante della domanda di alloggi da parte di studenti, sia nazionali sia internazionali, ha portato a uno squilibrio tra l'offerta e le esigenze della popolazione studentesca.

La scarsità di soluzioni abitative accessibili e l'impennata dei canoni di locazione rappresentano oggi una sfida complessa. Le ultime rilevazioni indicano livelli di prezzo superiori alla media nazionale, prospettando un bilancio difficile tra esigenze formative e sostenibilità economica per molti studenti e le loro famiglie.

Costi medi di affitto a Bologna nel 2025: stanze, appartamenti e studentati

L'analisi dei prezzi degli alloggi destinati agli studenti in questa città offre un quadro chiaro dell'attuale pressione del mercato. Nel 2025, il valore medio per una stanza singola in affitto si colloca tra i più elevati d'Italia, superando frequentemente i 600 euro mensili nelle zone centrali e raggiungendo punte di 650-700 euro nei quartieri più richiesti.
La seguente tabella sintetizza i costi medi per alcune tipologie abitative:

Tipologia

Costo Medio Mensile (€)

Stanza singola

630-700

Stanza doppia (a posto letto)

260-290

Monolocale

1.388

Bilocale

1.305

Trilocale

1.767

Studentato pubblico (ER.GO)

200-350

Studentato privato

500-1000+

Le spese accessorie, come utenze e condominio, possono incidere per ulteriori 100-150 euro mensili. Il mercato degli studentati propone un ventaglio ampio di soluzioni, da opzioni pubbliche accessibili tramite bando a strutture private con servizi avanzati e prezzi sensibilmente più alti. La pressione sui prezzi interessa anche le altre tipologie: monolocali e bilocali segnano un incremento costante, raggiungendo valori medi che possono rappresentare una barriera economica per molti universitari.

Zone migliori dove affittare casa o stanza come studente a Bologna

La scelta della zona è determinante per l'esperienza abitativa e l'ottimizzazione dei costi. Bologna offre diversi quartieri con caratteristiche, accessibilità e costi differenti. Tra quelli più apprezzati dagli studenti si segnalano:

  • Quartiere Universitario (Zona Via Zamboni, San Vitale, Irnerio): cuore pulsante della vita accademica, vicino alle principali sedi universitarie e ricco di servizi.
  • Bolognina e Via Fioravanti: area in rapida evoluzione, caratterizzata da canoni leggermente inferiori e buona connessione con il centro.
  • San Donato-Fiera e Via Serlio: zona giovane, ben servita dai mezzi pubblici, con offerte più accessibili a breve distanza dal campus.
  • Murri, Mazzini, Costa Saragozza: quartieri residenziali e più tranquilli, scelti da chi cerca maggiore relax e spazi verdi.
  • Centro Storico: ideale per chi desidera immergersi nella vita bolognese, pur dovendo affrontare i canoni più elevati.
Le differenze di prezzo rispecchiano la vicinanza alle sedi universitarie e la presenza di servizi. Scegliere un'area periferica consente di risparmiare, ma comporta tempi di spostamento superiori.

Tipologie di alloggi per studenti: opportunità tra privati, studentati pubblici e residenze religiose

Gli alloggi a disposizione degli studenti universitari nel capoluogo emiliano possono essere raggruppati in tre grandi categorie:

  • Affitti privati: includono appartamenti singoli, stanze in condivisione e monolocali. Offrono flessibilità, ma espongono a prezzi di mercato spesso elevati e una competitività significativa nella ricerca.
  • Studentati pubblici: gestiti principalmente da ER.GO, prevedono accesso tramite graduatoria e parametri ISEE. Propongono canoni contenuti ma disponibilità limitata rispetto alla domanda.
  • Residenze religiose: strutture gestite da enti religiosi, con quote calmierate e regole comunitarie più rigide. Una soluzione vantaggiosa dal punto di vista economico, specie per lunghi periodi.
Le principali strutture disponibili sono dislocate sia in centro sia nelle aree limitrofe e offrono servizi differenziati: sale studio, aree comuni, servizi di pulizia e spazi per lo studio. La scelta dipende dalle esigenze personali, dal budget e dalla rapidità nella partecipazione ai bandi di assegnazione.

L'evoluzione dei prezzi e il confronto con altre città universitarie italiane

L'incremento dei canoni di locazione osservato nel triennio 2021-2025 a Bologna è stato particolarmente marcato. L'affitto medio per una stanza singola presenta una crescita superiore al 70%, cifra che oltrepassa ampiamente la media nazionale. A confronto, città come Milano, pur mantenendo la fascia di prezzo più elevata (oltre 1.200 euro mensili per una stanza singola), hanno registrato incrementi meno accentuati in percentuale. In pratica:

Città

Incremento % 2021-2025

Costo medio singola (€)

Bologna

+73%

650-700

Milano

+44%

1.201

Roma

+47%

1.014

Padova

+61%

508

Firenze

+59%

618

Torino

+56%

483

Il confronto evidenzia come il capoluogo emiliano sia passato da una posizione intermedia a quella di città tra le più onerose, sia per studenti fuori sede sia per giovani professionisti. L'attrattività accademica e la carenza di nuova offerta immobiliare contribuiscono a mantenere questa dinamica di crescita superiore rispetto alle altre piazze universitarie principali.

Diversi fattori strutturali influiscono sul fenomeno dell'aumento dei canoni. Tra questi:

  • Domanda crescente: il costante flusso di immatricolazioni, anche internazionali, esercita una pressione rilevante su una disponibilità di alloggi che evolve lentamente.
  • Scarsità di nuove costruzioni: l'assenza di un'espansione significativa nell'edilizia e la rarefazione delle offerte a prezzi calmierati limitano le opportunità per gli studenti.
  • Speculazione immobiliare e canoni “in nero”: alcuni proprietari privilegiano la locazione breve e pratiche poco trasparenti, riducendo gli alloggi disponibili e alterando il mercato.
  • Incremento generale del costo della vita: rincari sulle utenze, sulle tasse universitarie e una generale inflazione sui beni di consumo aggravano le spese medie degli studenti.
L'effetto combinato di questi elementi determina spesso la rinuncia a trasferirsi per motivi di studio o la ricerca di soluzioni abitative fuori città e in aree meno accessibili ai servizi universitari. Il rischio di marginalizzazione sociale e di riduzione della mobilità accademica è sempre più avvertito.
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