Cambiano le tasse e le imposte sull’eredità nel 2025, con ulteriori semplificazioni: i chiarimenti dall’Agenzia delle Entrate
Come cambiano le tasse e le imposte da pagare per l’eredità nel 2025? Dal primo gennaio 2025 sono entrate in vigore importanti modifiche semplificatorie in materia di imposte di registro, ipotecaria e catastale, imposta di bollo e altri tributi minori.
A fornire chiarimenti in merito è stata l’Agenzia delle Entrate con la recente circolare del 2 del 14 marzo. Vediamo cosa prevede nel dettaglio.
Secondo quanto chiarito, il pagamento dell'imposta di registro, salvo casi eccezionali e previsti dalla normativa, deve essere effettuato dai soggetti obbligati in autoliquidazione.
Gli uffici procederanno poi in automatico al controllo del versamento e solo in caso di difformità invieranno la notifica di un avviso di liquidazione. Il contribuente avrà poi sessanta giorni di tempo per saldare quanto dovuto insieme alla maggiorazione della sanzione.
Sull'imposta di bollo, si prevede che per gli atti soggetti a registrazione con termine fisso, il versamento non deve essere contestuale all’atto ma può essere effettuato, compilando il modello F24, entro il termine previsto per la registrazione.
Inoltre, si precisa che dal primo gennaio 2025 è aumentata la tassa ipotecaria, passata da 35 euro a 65 euro, per la presentazione della dichiarazione di successione tramite Modello F24.
Inoltre, la tassazione dell’eredità non sarà più cumulata con eventuali donazioni ricevute in vita dal defunto. Questo significa che ciascun erede potrà usufruire della franchigia di un milione di euro sia per la successione che per eventuali donazioni ricevute precedentemente, con un notevole risparmio fiscale.
L’Agenzia delle Entrate ha anche spiegato che procede ormai in automatico all'aggiornamento delle schede catastali senza la necessità di presentare una domanda di voltura, cancellando così i costi aggiuntivi previsti e le diverse procedure burocratiche a cui adempiere.