Entro la fine del decennio, le imprese che operano tramite piattaforme digitali saranno soggette a nuovi obblighi fiscali.
L'obbligo di emissione della fattura elettronica è stato prorogato fino al 31 dicembre 2027. L'Unione europea ha quindi deciso di rinnovare il sistema fiscale con l'introduzione delle nuove direttive sull'Iva e la digitalizzazione delle fatture, si punta a eliminare le scappatoie fiscali, ridurre la burocrazia superflua e modernizzare i processi amministrativi. Vediamo meglio:
Questa misura elimina le disparità nel mercato poiché oggi molti servizi digitali godono di un trattamento fiscale più favorevole rispetto alle loro controparti tradizionali. Settori come gli affitti di breve durata e il trasporto di passeggeri tramite app, come Uber, saranno tra i più interessati dalla riforma. Gli Stati membri avranno la possibilità di esentare le piccole e medie imprese da questi nuovi obblighi, un'opzione che ha ottenuto il sostegno anche del Parlamento europeo.
A partire dal 2030, la fatturazione elettronica diventerà un requisito obbligatorio per tutte le imprese operanti oltre i confini nazionali. I registri cartacei e le dichiarazioni manuali diventeranno obsoleti: i dati delle transazioni verranno trasmessi alle autorità fiscali in tempo reale, senza possibilità di alterazione o ritardi intenzionali.
Per semplificare gli adempimenti, verranno potenziati gli sportelli unici per l'Iva e sarà consentito alle imprese di gestire le proprie dichiarazioni online attraverso un'interfaccia unica e nella propria lingua. La riforma estenderà questa semplificazione anche alle vendite interne di beni strategici, come gas ed energia elettrica.
L'obbligo di fatturazione elettronica si applica alla quasi totalità delle imprese e dei liberi professionisti, con alcune eccezioni. Dal primo gennaio 2024, l'obbligo è stato esteso anche ai soggetti che operano nel regime forfettario, ma con una soglia di esonero per coloro che hanno ricavi o compensi annui inferiori ai 25.000 euro.
A partire dal 2025, si prevede l'eliminazione di questa soglia così da rendere la fatturazione elettronica obbligatoria per tutti i forfettari, indipendentemente dal volume d'affari. Questa misura si inserisce in un piano più ampio per uniformare il sistema fiscale e ad ampliare la base di contribuenti che operano in un regime trasparente e tracciabile.
Un'altra novità riguarda il rafforzamento dei controlli automatizzati da parte dell'Agenzia delle entrate che grazie all'intelligenza artificiale e agli algoritmi avanzati è in grado di individuare in tempo reale eventuali anomalie nelle dichiarazioni fiscali. In pratica il sistema potrà bloccare fatture sospette o segnalare transazioni anomale prima ancora che vengano registrate ufficialmente.
Nei prossimi anni, il sistema di fatturazione elettronica sarà potenziato, con l'introduzione di nuovi strumenti per facilitare la compilazione automatica delle dichiarazioni Iva. L'Agenzia delle entrate sta lavorando su un sistema di precompilazione delle liquidazioni periodiche, che consentirà ai contribuenti di verificare e convalidare i dati senza doverli inserire manualmente.
Si ipotizza l'estensione della fatturazione elettronica a livello europeo, con l'adozione di standard comuni per tutti gli Stati membri dell'Unione Europea. Questo progetto, noto come ViDA (VAT in the Digital Age), rende omogenea la gestione delle transazioni commerciali tra i diversi Paesi, semplificando gli obblighi fiscali per le aziende che operano a livello internazionale.
L'Italia, essendo uno dei Paesi più avanzati nel campo della fatturazione elettronica, avrà un ruolo chiave nella definizione delle nuove direttive europee.