Quali sono le novità sul lavoro e per le pensioni su cui sta lavorando il governo e cosa si prospetta di reale: le misure
Quali sono le novità che si prospettano per le pensioni, gli stipendi, i rinnovi dei Ccnl e la sicurezza sul lavoro annunciate dal Governo Meloni? Proprio in occasione della Festa dei Lavoratori del Primo Maggio, l’esecutivo annuncia una serie di misure che puntano soprattutto alla tutela di lavoratori e lavoratrici sul posto di lavoro, da un punto di vista retributivo e premiale, mentre altre per altri importanti temi nulla di particolare sembra prospettarsi. Vediamo qual è il punto della situazione e le principali novità in vista.
Tutto è ancora incerto e si dovrà attendere la prossima Manovra finanziaria per capire se e cosa si farà in merito.
Ciò che invece potrebbe effettivamente cambiare è il meccanismo di adeguamento dell’età pensionabile all’andamento della speranza di vita previsto dalla Legge Fornero vigente.
L’intenzione del governo è di bloccare l’aumento dell'età pensionabile previsto nel 2027 quando per andare in pensione serviranno tre mesi in più rispetto ad ora e si arriverà a 67 anni di età e 3 mesi per tutti, uomini e donne, mantenendo sempre il requisito contributivo fermo a 20 anni.
E ogni due anni, continuerà a salire di due, tre mesi, ovviamente se non si interverrà, fino a quando non si arriverà a 70 anni a regime per andare in pensione.
Un altro intervento al vaglio è quello che prevede una riforma per l’adesione ai fondi pensione e alla previdenza integrativa, oltre alla pensione obbligatoria, in modo da permettere di aumentare i trattamenti finali, che non si preannunciano affatto adeguati per garantire una vita dignitosa ai lavoratori di oggi.
Se qualcosa è stato annunciato per le pensioni, seppur minimo rispetto alle attese, nulla, invece, sembra ci sarà per garantire aumenti di stipendi particolari né tanto meno si parla del salario minimo, su cui sembra proprio esser calato il silenzio nel nostro Paese dopo un periodo di discussioni in merito.
Eppure, le retribuzioni degli italiani non sempre sono in linea con il costo della vita, per cui da tempo si susseguono richieste da più fronti, tra lavoratori, forze sociali, ecc, di aumentarle per adeguarle al potere di acquisto.
E resta bloccata anche al momento l’ipotesi di revisione dell’Irpef di riduzione della seconda aliquota, portandola dal 35% al 33% per favorire il ceto medio, abbassandone la tassazione e permettendo di recuperare più soldi in busta paga.
Per aumentare i redditi dei lavoratori dipendenti si pensa anche di puntare su premi di risultato, la cui tassazione anche quest'anno è ridotta al 5% dal 10% per chi ha redditi fino a 89mila euro, fringe benefit e piani di welfare aziendale
Nel frattempo, si lavora anche sul fronte dei rinnovi contrattuali, molti dei quali sono già stati rinnovati, come quello delle Funzioni Centrali, mentre alcuni sono ancora in attesa di rinnovo, da quello della Sanità a quello degli statali degli Enti Locali, al Metalmeccanico.
Particolarmente sentito, e affrontato, è invece il tema sulla sicurezza sul lavoro. L’obiettivo è contrastare i fenomeni di irregolarità che sono spesso la causa di incidenti sul luogo di lavoro. Si punta non solo su nuovi sistemi organizzativi e di controllo ma anche su un nuovo meccanismo premiale per le imprese più attente e adempienti.
Le aziende che metteranno in campo le misure necessarie per la protezione dei lavoratori, adottando modelli organizzativi efficaci, avranno un riconoscimento premiale.
Inoltre, nei casi di incidente sul lavoro, anche mortale, il risarcimento del danno resta al 100%, ma se l’azienda è in regola scatteranno meccanismi che riducono la responsabilità penale. Ciò significa che, di fatto, l’azienda potrebbe rispondere solo per dolo e colpa grave.