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Pensione di vecchiaia da 67 a 68 anni, quando realmente scatterà aumento età e per chi

di Marianna Quatraro pubblicato il
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Quando salirà l’età per andare in pensione fino a 68 anni e per chi: le proiezioni in base all’adeguamento dell’aspettativa di vita

Quando l'età per la pensione di vecchiaia aumenterà da 67 anni a 68 anni e per chi? La Legge pensionistica in vigore stabilisce che l’età anagrafica per lasciare il lavoro e collocarsi finalmente a riposo sia soggetta ad adeguamenti periodici in base dell’andamento della speranza di vita. 

Il principio su cui si fonda è che se l’aspettativa di vita aumenta, e quindi si vive di più, si può anche lavorare di più e può, di conseguenza, aumentare l’età per la pensione. 

Dal 2019 l’adeguamento è avvenuto ogni anno ma non è stato calcolato per i bienni 2021-2022, 2023-2024 e 2025-2026, perché non si sono registrati aumenti della speranza di vita, soprattutto a causa della pandemia da Covid. Qualcosa però si prepara a cambiare.  

  • Quanto aumenta l’età pensionabile a 68 anni e per chi
  • I prossimi adeguamenti stabiliti
  • Ma qualcosa potrebbe cambiare se la politica realmente intervenisse

Quanto aumenta l’età pensionabile a 68 anni e per chi

I primi effetti del nuovo adeguamento all’aspettativa di vita che sale si vedranno dal prossimo biennio 2027-2028, quando i requisiti per la pensione di vecchiaia aumenteranno a 67 anni di età e 3 mesi e quelli per la pensione anticipata ordinaria passeranno da 42 anni e 10 mesi di contributi a 43 anni e 1 mese, con un allungamento delle finestre di uscite. 

Per far scattare l’aggiornamento dei requisiti è comunque necessario un decreto del ministro dell’Economia, di concerto con quello del Lavoro. 

E, se dal 2027 serviranno tre mesi in più per accedere alla pensione di vecchiaia, dal 2029 ne serviranno ulteriori due, per cui, secondo le proiezioni dell’Istat, è previsto un aumento dell’età pensionabile a 67 anni e 3 mesi da gennaio 2027, che diventeranno poi 67 anni e 5 mesi nel 2030, fino ad arrivare a 68 anni e 1 mese nel 2039.

Ciò significa che tra circa 14 anni si andrà in pensione a 68 anni di età e un mese e tale incremento per l’uscita varrà per tutti, sia uomini e che donne, come attualmente già accade. 

I prossimi adeguamenti stabiliti

I prossimi adeguamenti per l’uscita dal lavoro avverranno nel 2045 quando, secondo le stime della Ragioneria di Stato, si potrà andare in pensione di vecchiaia a 69 anni, che salgono ancora fino a 69 anni e 10 mesi entro il 2055, per arrivare a 70 anni nel 2067.

Gli aumenti biennali determineranno così un progressivo aumento, rendendo sempre più concreta l’ipotesi di arrivare a 70 anni a regime per tutti per andare in pensione.

Ma qualcosa potrebbe cambiare se la politica realmente intervenisse

Il sistema di adeguamento dell'età pensionabile all'aspettativa di vita dovrebbe rimanere in vigore e portare a periodici aumenti per l’uscita dal lavoro, ma se la politica dovesse effettivamente intervenire già nel 2027 bloccando tale sistema, allora tutto potrebbe ancora cambiare.  

E’ la Lega che ha chiaramente dichiarato di voler bloccare l'incremento dell'età per la pensione, come affermato dal sottosegretario al lavoro, Claudio Durigon.