Si prepara a salire l’età pensionabile dal 2027 per adeguamento all’aspettativa di vita, ma la politica pensa già ad una sterilizzazione del meccanismo vigente
Cosa si prepara a cambiare per le pensioni dal 2027? A inizio di quest'anno 2025 si era aperto un forte dibattito sulla questione pensioni che verteva sui nuovi tempi calcolati dall’Inps per le uscite.
Le simulazioni dell’Istituto di Previdenza avevano, infatti, calcolato un aumento di tre mesi dell’età pensionabile su cui, però subito si è ritrattato. E’ stato un errore, sistemato dallo stesso Ente.
Ma il ‘problema’ resta, che poi problema non è, in realtà, trattandosi del semplice funzionamento del meccanismo di uscita dal lavoro previsto dall’attuale Legge Fornero di incremento dell’età pensionabile in base al relativo aumento dell’aspettativa di vita. L’età per andare in pensione effettivamente salirà di tre mesi. Vediamo di seguito nel dettaglio quando, come e cosa ci si prepara a fare.
Dal 2019 l’adeguamento è avvenuto ogni anno ma non è stato calcolato per i bienni 2021-2022, 2023-2024 e 2025-2026, perché non si sono registrati aumenti della speranza di vita, soprattutto a causa della pandemia da Covid.
I primi effetti del nuovo adeguamento all’aspettativa di vita che sale si vedranno dal prossimo biennio 2027-2028, quando i requisiti per la pensione di vecchiaia aumenteranno a 67 anni di età e 3 mesi e quelli per la pensione di vecchiaia anticipata passeranno da 42 anni e 10 mesi di contributi a 43 anni e 1 mese, con un allungamento delle finestre di uscite.
Se dal 2027 serviranno tre mesi in più per accedere alla pensione di vecchiaia, dal 2029 ne serviranno ulteriori due, per cui, secondo le proiezioni dell’Istat, è previsto un aumento dell’età pensionabile a 67 anni e 3 mesi da gennaio 2027, che diventeranno poi 67 anni e 6 mesi nel 2029, 69 anni nel 2045 e 69 anni e 10 mesi entro il 2055.
Gli adeguamenti biennali determineranno così un progressivo aumento, rendendo sempre più concreta l’ipotesi di arrivare a 70 anni per tutti per andare in pensione.
Anche la Ragioneria Generale dello Stato nella Nota di aggiornamento al 25^ Rapporto sull’andamento della spesa pensionistica e assistenziale ha riportato che dal primo gennaio 2027 l’età per il pensionamento di vecchiaia passerà da 67 a 67 anni e 3 mesi e quella per il pensionamento anticipato a 43 anni ed un mese (42 anni ed un mese per le donne).
Anche l’età per l’assegno sociale cambia, passando da 67 anni a 67 anni e 3 mesi; nei successivi due bienni ci sarebbe un ulteriore aumento di due mesi ciascuno; di un mese nel 2033 e di altri due mesi nel 2035.
I dati e i numeri sulle prossime pensioni parlano chiaro eppure la politica si muove e punta a intervenire per bloccare il meccanismo di aumento dell’età pensionabile per adeguamento all’aspettativa di vita che sale.
E’, innanzitutto, la Lega che annuncia modifiche, affermando che interverrà per congelare l'incremento. Lo ha affermato il sottosegretario al lavoro, Claudio Durigon.
Per il senatore dell'Alleanza Verdi e Sinistra, Tino Magni, bisognerebbe passare dagli annunci ai fatti, per cui chi parla di revisione delle pensioni deve prima trovare i soldi necessari per l’attuazione di novità.
Dello stesso parere è anche il Movimento 5 Stelle che chiede un provvedimento urgente, Ma si tratta di qualcosa che può effettivamente fare il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, solo dopo aver effettuato una serie di verifiche, controlli e disponibilità economiche. Questo iter implicherà, però, ulteriore tempo.