Da circa 22mila euro a circa 31mila euro annui: ecco come cambiano le retribuzioni dei dipendenti comunali nel 2025 per effetto di mansioni, posizioni, livelli e ruoli
Il 2025 rappresenta un momento decisivo per le retribuzioni di chi lavora per i Comuni italiani, grazie a un nuovo scenario fatto di rinnovi contrattuali, adeguamenti inflazionistici e misure pensate per colmare i divari retributivi con altri comparti pubblici.
Le politiche pubbliche degli ultimi mesi, con particolare riferimento al decreto PA e ai rinnovi del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL), stanno portando a benefici tangibili per le buste paga degli operatori comunali, sia per quanto concerne il trattamento economico tabellare sia riguardo le componenti accessorie e una tantum.
Gli ultimi rinnovi del CCNL prevedono specifici aumenti tabellari e l’introduzione di meccanismi di adeguamento automatico all’inflazione per i prossimi trienni (2025-2027), con lo stanziamento di risorse mirate che dovranno essere declinate nei singoli Enti a seconda delle disponibilità di bilancio.
La discussione parlamentare sull’estensione del tetto ai fondi accessori ha portato a una maggiore flessibilità nell’incremento delle componenti accessorie della retribuzione, adeguando la situazione degli Enti locali a quella dei ministeriali. Inoltre, l’indennità di vacanza contrattuale (IVC) rappresenta lo strumento di salvaguardia del potere d’acquisto durante la fase di rinnovo dei contratti.
Le retribuzioni dei dipendenti comunali cambiano in base a diversi fattori quali posizione, mansioni, ruoli ricoperti e livelli di inquadramento. Ogni categoria professionale beneficia di un sistema che premia le competenze, l’esperienza e la responsabilità gestionale:
Categoria | Retribuzione annua lorda media | Aumento mensile 2025 |
Operatori / Cat. A | 22.338 € | +15,24 € |
Impiegati / Cat. B | 24.000 €* | +18-20 €* |
Impiegati / Cat. C | 27-29.000 €* | +19-22 €* |
Funzionari / Cat. D | 31.000 €* | +21,14 € |
Dirigenti | Varia a seconda dell’Ente | +36,17 € |
Secondo l’ultimo report Ifel-ANCI, il personale non dirigente inquadrato nella categoria A dei Comuni percepisce una retribuzione media lorda annua di circa 22.338 euro, in netto distacco rispetto agli operatori ministeriali, che possono raggiungere differenze di diverse migliaia di euro l’anno. Entrando più nel dettaglio: