Questi finanziamenti promuovono la formazione dei dipendenti e a incentivare la transizione ecologica nel settore industriale.
Il panorama delle agevolazioni per le imprese italiane si arricchisce a febbraio 2025 con l'avvio di due bandi di finanziamento a fondo perduto, mirati a sostenere la formazione dei dipendenti e a promuovere la transizione ecologica nel settore industriale. Ecco i dettagli:
Le domande per accedere al FNC possono essere presentate attraverso la piattaforma online MyAnpal a partire dal 10 febbraio 2025 e fino al 10 aprile 2025. Per beneficiare del fondo, le aziende devono stipulare accordi collettivi di rimodulazione dell'orario di lavoro, destinandone parte alla formazione dei dipendenti. Il FNC copre il 100% dei contributi previdenziali e assistenziali relativi alle ore di formazione e il 60% della retribuzione oraria lorda dei lavoratori coinvolti. In presenza di accordi che prevedono una riduzione dell'orario di lavoro a parità di retribuzione, la copertura della retribuzione può raggiungere il 100%.
I percorsi formativi finanziati devono riguardare tematiche strategiche come la digitalizzazione, la sostenibilità ambientale e l'innovazione tecnologica, al fine di adeguare le competenze dei lavoratori alle trasformazioni in atto nel tessuto produttivo nazionale.
In parallelo, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha lanciato il Fondo per il Sostegno alla Transizione Industriale, con una dotazione di 400 milioni di euro. Questo fondo è destinato a incentivare le imprese che investono in progetti di efficientamento energetico, sostenibilità ambientale e riduzione delle emissioni, in linea con le politiche dell'Unione Europea per la lotta ai cambiamenti climatici.
Le domande possono essere presentate solo online tramite la piattaforma di Invitalia dalle ore 12 del 5 febbraio 2025 fino alle ore 12 dell'8 aprile 2025. Possono accedere al fondo le imprese di qualsiasi dimensione, operanti su tutto il territorio nazionale, che intendono realizzare programmi di investimento con importi compresi tra 3 e 20 milioni di euro. Le agevolazioni sono concesse sotto forma di contributo a fondo perduto, con una percentuale che varia in base alla tipologia di intervento e alle dimensioni dell'impresa.
Una particolare attenzione è rivolta alle regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia), alle quali è riservato il 40% delle risorse stanziate, con l'obiettivo di sostenere lo sviluppo industriale e la sostenibilità ambientale in queste aree. Inoltre, una quota pari al 50% è destinata alle imprese energivore, ossia quelle caratterizzate da elevati consumi energetici, per supportarle nell'adozione di soluzioni più efficienti e sostenibili.