Smartphone e sicurezza stradale: il nuovo studio Generali analizza come l'uso del cellulare alla guida influisca sulla distrazione, individuando le azioni più rischiose e mostrando quanto sia fondamentale la prevenzione per una mobilità sicura.
La diffusione capillare dei dispositivi mobili ha profondamente trasformato le abitudini di ogni guidatore, introducendo nuove opportunità ma anche rischi finora sottovalutati. Negli ultimi anni, incidenti e infortuni legati alla distrazione al volante sono aumentati in modo significativo, una tendenza aggravata dall’uso sempre più frequente dello smartphone durante la guida.
Lo studio presentato da Generali jeniot in collaborazione con l’Automotive Safety Center GuidaSicura Quattroruote rappresenta un punto di svolta nell’analisi della distrazione alla guida. Attraverso la creazione di un innovativo indice, denominato Distraction Score, gli esperti hanno potuto quantificare in modo scientifico i diversi livelli di rischio associati alle varie attività svolte con il cellulare. Questo valore, espresso su una scala da 0 a 100, combina dati di tracciamento oculare e performance di guida, consentendo di valutare l’effettiva perdita di attenzione.
L’esperimento condotto su circuito ha riprodotto fedelmente le condizioni di traffico urbano a velocità comprese tra 40 e 50 km/h, permettendo di osservare come i più comuni comportamenti legati allo smartphone abbiano ripercussioni immediate sulla capacità di controllo visivo e cognitivo. L’approccio oggettivo del Distraction Score rappresenta una novità rispetto ai metodi di valutazione precedenti, basati spesso su percezioni soggettive o su dati frammentari.
Un punto rilevante emerso dalla ricerca è la discrepanza tra la percezione individuale del rischio e la realtà oggettiva: i risultati hanno mostrato che molti conducenti tendono a sottovalutare di gran lunga il tempo effettivo passato senza controllo visivo quando interagiscono con lo smartphone, evidenziando l'importanza di strumenti di misurazione oggettiva come il Distraction Score per colmare tale gap percettivo.
Secondo le rilevazioni ottenute tramite il Distraction Score, emergono differenze rilevanti tra le diverse tipologie di utilizzo del cellulare al volante:
| Tipologia di attività | Distrazione visiva (%) | Distanza coperta senza controllo (m) |
| Scrittura di messaggi | 60 | 220 |
| Impostazione navigatore | 57 | 173 |
| Telefonata | 5,7 | - |
L’impatto di queste condotte richiama all'attenzione la necessità di ridefinire le priorità nella prevenzione stradale, concentrandosi sia sull’informazione che sullo sviluppo di nuove tecnologie capaci di arginare il fenomeno delle distrazioni digitali durante la guida.
L’introduzione di postazioni di simulazione avanzate rappresenta una svolta nell’approccio educativo alla sicurezza stradale. Generali jeniot ha realizzato un simulatore in grado di replicare fedelmente le condizioni reali del traffico urbano e le principali criticità legate all’uso dello smartphone in auto. Tale strumento, simile a quelli utilizzati nelle autoscuole, consente ai partecipanti di scegliere tra cambio manuale e automatico, mettendoli alla prova in situazioni di vulnerabilità simili a quelle vissute nella realtà.
Grazie a scenari che simulano interazioni comuni con il cellulare – come la ricezione di chiamate o l’uso di un software di navigazione – gli individui possono sperimentare in prima persona il peso della distrazione sulle reazioni alla guida, sulla capacità di mantenere la corsia e sull’attenzione ai segnali stradali e agli ostacoli. Le reazioni raccolte dai partecipanti sottolineano come la percezione di breve distrazione venga drasticamente smentita dall’esperienza diretta, rivelando un’estensione della finestra temporale di rischio molto maggiore rispetto a quanto comunemente stimato.
Nella prospettiva della prevenzione, lo strumento esperienziale del simulatore si dimostra estremamente efficace nel passaggio dalla semplice informazione alla consapevolezza concreta, aiutando a interiorizzare la gravità del fenomeno e a modificare i comportamenti alla guida attraverso l’esperienza reale, non solo teorica.
Un aspetto rilevato dalle analisi di Generali jeniot riguarda la sottostima sistematica, da parte dei conducenti, dei rischi realmente associati alle distrazioni digitali. Sovente si crede di perdere il controllo solo per pochi istanti, mentre la realtà mostra una durata ben superiore e un aumento esponenziale delle probabilità di incidenti.
L’educazione alla sicurezza stradale si rivela quindi uno dei pilastri su cui devono poggiare le strategie di prevenzione: