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I siti web e applicazioni vecchie e nuove migliori dove conviene vendere e riciclare i regali di natale non piaciuti

di Marianna Quatraro pubblicato il
dove conviene vendere regali di natale n

Regali di Natale non graditi? Tra piattaforme digitali e swap party, scopriremo perché conviene rivendere o riciclare i doni indesiderati, le migliori soluzioni online

Da abitudine discreta a fenomeno sempre più diffuso: negli ultimi anni riciclare i regali poco apprezzati ricevuti durante le feste non solo è diventato socialmente accettato, ma addirittura “tendenza”. Secondo le ricerche più recenti, quasi la metà degli italiani dichiara di essere pronto a rimettere in circolo doni non corrispondenti ai propri gusti o che risultano inutili. La motivazione non è solo di carattere economico: dal desiderio di evitare sprechi fino alla maggiore sensibilità su temi ambientali, il “regifting” attraversa tutte le età e le categorie sociali, coinvolgendo Millennials, Gen Z e ceti più maturi. Importante anche la spinta tecnologica: la presenza di siti e app dedicate ha reso la pratica agile e priva di tabù, superando la vecchia convinzione che il riciclo sia disdicevole. Il termine “regifting” stesso, entrato dal 2018 nel lessico Treccani, sancisce la nuova dignità di questa scelta.

Perché e quanto conviene riciclare o vendere i regali non graditi

Il principale fattore che guida la diffusione del riciclo natalizio è l’utilità economica concreta. Le analisi del Centro Studi di Confcooperative stimano che nel 2025 28 milioni di italiani adotteranno pratiche di riciclo e rivendita, per una quota complessiva di 3,7 miliardi di euro di risparmi. Chi opta per queste soluzioni agisce per ragioni diverse:

  • Sostegno al potere d’acquisto in un contesto di aumento generalizzato dei prezzi;
  • Prevenzione dello spreco, specialmente per coloro che apprezzano uno stile di vita più sostenibile;
  • Ricerca di un guadagno aggiuntivo attraverso la vendita, spesso favorita dalle stesse piattaforme che incentivano la monetizzazione degli oggetti superflui;
  • Desiderio di accontentare chi potrebbe apprezzare maggiormente l’oggetto ricevuto.
Le ragioni psicologiche non sono meno rilevanti: chi ricicla lo fa anche per evitare l’accumulo di oggetti inutilizzati in casa, favorendo uno stile di consumo più consapevole e responsabile. I dati rivelano come il fenomeno tocchi trasversalmente uomini e donne, con una leggera prevalenza femminile tra chi preferisce riutilizzare i regali in famiglia o tra amici, mentre la rivendita online è scelta più spesso da uomini.

Le principali piattaforme online e app per vendere e riciclare regali indesiderati

L’esplosione del commercio online ha reso la seconda vita degli oggetti un’azione semplice e immediata. Diverse piattaforme e app raccolgono inserzioni di oggetti nuovi o quasi, spesso ancora confezionati. Tra le principali realtà:

  • eBay: dal 1995, storico portale dove proporre qualsiasi categoria merceologica, con strumenti di asta e vendita diretta.
  • Vinted: specializzato in abbigliamento, accessori e piccoli oggetti, consente di vendere articoli nuovi e usati, con particolare appeal sulla fascia giovane.
  • Subito: punto di riferimento per chi desidera vendere localmente oggetti di ogni tipo, con ampia sezione “regali non graditi”.
  • Wallapop: app di successo focalizzata su annunci in zona, facilita il contatto diretto e la consegna a mano.
  • Facebook Marketplace: sempre più utilizzato per le vendite tra privati; qui la visibilità dipende molto dalla capacità di presentare l’oggetto e inserirlo nei giusti gruppi cittadini.
  • Menzione anche per i negozi fisici specializzati quali Mercatino e Mercatopoli, che offrono la possibilità di affidare oggetti inutilizzati in conto vendita.
Per orientarsi tra le numerose opzioni, può essere utile suddividere le piattaforme in base a tipologia di merce, target e modalità di trattativa, confrontando tempistiche, costi di spedizione e commissioni richieste.

Come scegliere il sito giusto: differenze tra eBay, Vinted, Subito, Wallapop e Facebook Marketplace

Nella selezione della piattaforma più idonea, alcuni criteri possono fare la differenza:

  • Categoria dell’oggetto: per abiti e accessori di marca, Vinted è spesso la destinazione privilegiata; per prodotti elettronici, libri o articoli per la casa, eBay e Subito risultano particolarmente efficaci.
  • Tipo di trattativa: Wallapop e Subito, prediligendo la vicinanza geografica tra inserzionisti, facilitano la consegna a mano e riducono costi di spedizione.
  • Visibilità e immediatezza: Facebook Marketplace consente una rapida pubblicazione dell’annuncio anche per chi non vuole registrare nuovi account, ma punta molto sulle fotografie e sulla capacità di descrivere in modo chiaro il prodotto.
  • Gestione pagamenti e sicurezza: eBay offre soluzioni integrate di pagamento sicuro, con un sistema di feedback che incentiva la trasparenza; altri portali invece affidano la responsabilità all’accordo tra le parti.
La seguente tabella può aiutare a mettere a confronto alcuni aspetti salienti:
Piattaforma Categoria consigliata Commissioni Target
eBay Tutte Generale
Vinted Abbigliamento/accessori No per il venditore Under 40
Subito Categorie miste No Locale
Wallapop Oggettistica, elettronica No Cittadino
Facebook Marketplace Varie No Social/locale

Ogni sito presenta vantaggi distinti anche per chi desidera semplicemente "sbarazzarsi" velocemente di un oggetto sbagliato senza puntare al massimo guadagno.

Swap party ed eventi offline: un’alternativa alla vendita online

Non solo digitale: per chi preferisce soluzioni più personali, gli swap party e gli eventi di scambio organizzati in presenza rappresentano una valida alternativa. In questi contesti, spesso si scambiano abbigliamento, libri, accessori e piccoli elettrodomestici. Il piacere dell’incontro diretto si associa all’idea di recupero creativo, rendendo meno impersonale la “seconda vita” di un regalo. In molte città, soprattutto durante la prima settimana di gennaio, vengono organizzati appuntamenti dedicati a doni non graditi, con regole di trasparenza su qualità e condizioni degli articoli.

Tipologie di regali più riciclati e strategie per una seconda vita utile

Secondo i dati raccolti dalle maggiori indagini, alcune categorie di oggetti sono protagoniste del riciclo post-natalizio:

  • Generi alimentari: vini, spumanti, panettoni, cioccolato, formaggi e salumi sono tra i più “scambiati” (50%)
  • Accessori moda e cosmetici: guanti, sciarpe, calzini, piccola pelletteria, creme e set da bagno (21%)
  • Libri, agende e fumetti (20%)
  • Giocattoli di vario tipo (9%)
  • Articoli per la casa e piccoli elettrodomestici
La rivendita è spesso la destinazione scelta per oggetti con valore commerciale, mentre donazione e scambio sono preferiti per prodotti alimentari o personalizzati. Una strategia consigliata è conservare i regali ancora confezionati, evitando di staccare etichette, per aumentarne l’attrattività. Nei casi di oggetti particolarmente legati a gusti personali (profumi, cosmetici), l’incontro con la persona giusta o la donazione a enti di beneficenza rappresentano soluzioni ad alto valore aggiunto anche sul piano etico.

Il “riciclo organizzato” non consiste soltanto nel trasferimento di proprietà dell’oggetto: molti scelgono il reselling per finanziare altri acquisti utili oppure scambiano libri e giochi tramite associazioni dedicate alla promozione della lettura e del riciclo.

Risvolti economici, culturali e ambientali del riciclo dei regali

Il riutilizzo dei regali comporta effetti positivi su diversi livelli:

  • Impatto economico: con un risparmio stimato in miliardi, la pratica contribuisce sia alla difesa del potere d’acquisto familiare, sia alla riduzione della spesa superflua.
  • Valore culturale e sociale: la “nuova vita” dei doni permette di abbattere pregiudizi su consumi circolari e solidarietà informale, alimentando una cultura anti-spreco e più attenta alla condivisione.
  • Valenza ambientale: l’allungamento del ciclo di vita degli oggetti riduce l’impatto sull’ambiente, limitando i rifiuti domestici e le emissioni connesse alla produzione di beni nuovi.
Le dinamiche di scambio, dono o vendita sono quindi strumenti di resilienza, consapevolezza e attenzione alle risorse, in linea anche con gli obiettivi dell’economia circolare promossi dalle direttive europee.


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