Quando si rischia di perdere le agevolazioni dei bonus edilizi pur avendo già pagato tutti i lavori e le soluzioni: i chiarimenti
Quando e come si possono perdere i bonus edilizi pur avendo già pagato i lavori? Aver usufruito dei bonus edilizi per effettuare lavori di ristrutturazione in casa propria è certamente stato positivo e vantaggioso per diversi cittadini che hanno, e possono, così recuperare una parte della somma spesa, grazie alle detrazioni fiscali previste.
Eppure, stando a quanto riportano le ultime notizie, alcuni contribuenti potrebbero perdere i bonus e arrivare anche a dover restituire i soldi risparmiati. Vediamo quali sono i casi in cui si potrebbero correre tali rischi.
Nel nuovo piano di controlli fiscali dell’Agenzia delle Entrate è, infatti, previsto un rafforzamento dei controlli sui lavori eseguiti in casa relativi agli aggiornamenti catastali.
In particolare, i destinatari dei controlli deriveranno dall’incrocio dei dati derivanti dalle comunicazioni degli interventi di recupero del patrimonio edilizio, efficienza energetica, rischio sismico, impianti fotovoltaici e le risultanze della banca dati catastale, per gli immobili per i quali non risulta essere stata presentata alcuna dichiarazione di variazione catastale.
Se dovesse risultare che un proprietario non ha provveduto ad aggiornare i dati al catasto, allora rischia multe e sanzioni, fino anche alla richiesta da parte dello Stato di rimborso di tutti i soldi risparmiati grazie ai bonus di cui si è usufruito.
Si tratta di una richiesta che sarà fatta anche in caso di totale pagamento dei lavori già eseguiti. Ciò significa che chi ha usufruito dei bonus senza presentare la variazione catastale riceverà la lettera del Fisco.
La normativa prevede, dunque, la perdita dei bonus edilizi nei seguenti casi:
In alternativa, si deve procedere alla revisione dei valori catastali degli immobili migliorati.
L’attività di controllo delle Entrate interesserà i casi caratterizzati da importanti scostamenti, alla luce dell’entità dei crediti ceduti e della situazione presente nella banca dati catastale. Precisiamo che per calcolare lo scostamento si applica il parametro del 15% della redditività ordinaria (o valore capitale) dell’unità immobiliare.