Cosa cambia con l'introduzione del nuovo ISF, Indicatore della situazione familiare, per le famiglie che vogliono richiedere bonus e agevolazioni e cosa prevede nel dettaglio
Negli ultimi anni il tema delle politiche di sostegno alle famiglie è stato al centro di un ampio dibattito, in particolare in risposta alle esigenze legate al potere d’acquisto e alla gestione delle spese quotidiane. Il progressivo rallentamento della crescita demografica, unitamente all’aumento del costo della vita, ha reso sempre più evidente la necessità di strumenti in grado di fotografare con precisione la reale capacità economica delle famiglie italiane.
Questo contesto ha spinto il Governo a valutare una revisione radicale dell’attuale metodo ISEE, indice da tempo criticato per alcune sue rigidità. La proposta di introdurre l’ISF nasce proprio dalla volontà di adeguare i criteri di accesso a bonus e agevolazioni, rendendoli più equi e fedeli alle condizioni reali dei nuclei familiari.
L’Indicatore della Situazione Familiare rappresenta il nuovo parametro destinato a misurare la condizione economica dei nuclei, per fornire una rappresentazione più fedele e meno distorta delle risorse effettivamente a disposizione di ciascuna famiglia. L’ISF si pone l’obiettivo di garantire un accesso uniforme alle misure di sostegno, svincolando il diritto a bonus e agevolazioni da variabili ritenute erroneamente penalizzanti nella precedente normativa.
Tra le finalità del nuovo ISF figura soprattutto l’intento di incentivare il benessere familiare attraverso l’ampliamento del potere d’acquisto, la riduzione delle disparità e il sostegno concreto alla genitorialità, anche al fine di contrastare la denatalità.
L'ISF è caratterizzato dall’esclusione della prima casa dal calcolo dell’indicatore: il valore dell’abitazione principale, a lungo considerato nella valutazione del patrimonio familiare, non influenzerà più l’accesso alle agevolazioni. Il nuovo Indicatore impica dunque:
Il funzionamento del nuovo ISF si fonda su una serie di esclusioni rilevanti rispetto al metodo in uso fino al 2025. In primis, il valore dell’abitazione principale non sarà più computato, come già accade per l’assegno unico, restituendo così una valutazione del patrimonio più veritiera.
Accanto a questa innovazione, vengono cancellati dal calcolo del reddito complessivo anche bonus, prestazioni sociali agevolate e specifici benefici percepiti dallo Stato o da enti locali. Fino a oggi tali somme finivano paradossalmente per aumentare l’indicatore, restringendo la platea di beneficiari. I principali cambiamenti interessano:
Elemento | ISEE | ISF |
Valore prima casa | Incluso | Escluso |
Bonus percepiti | Inclusi | Esclusi |
Accesso a bonus | Più restrittivo | Più accessibile |
Con il passaggio all’ISF, il ventaglio di bonus e agevolazioni accessibili tende ad ampliarsi per molte famiglie, in quanto il nuovo criterio elimina dal computo tutti i benefici già erogati, ampliando la possibilità di usufruire di più incentivi contemporaneamente. Tra le principali modifiche vi sono: