Dal 2006 il tuo sito imparziale su Lavoro, Fisco, Investimenti, Pensioni, Aziende ed Auto

IT Wallet è ancora molto limitato, mancano almeno 2 decreti per completare le sue funzioni attuali

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Decreti IT Wallet

La piena funzionalità dell'IT Wallet dipende dall’approvazione di almeno due decreti attuativi, per regolare e implementare le sue caratteristiche.

IT Wallet, introdotto come una rivoluzione nel rapporto tra cittadini e pubblica amministrazione, è ancora lontano dal diventare il portafoglio digitale universale promesso. Nonostante l’entusiasmo iniziale e il lancio delle sue prime funzionalità, il sistema è limitato e incompleto in quanto mancano almeno due decreti fondamentali per il suo pieno funzionamento. Queste lacune rallentano l’espansione del progetto e suscitano dubbi sull’efficacia e sull’efficienza della sua implementazione. Facciamo il punto:

  • Le funzionalità attuali di IT Wallet, un assaggio del futuro
  • I decreti mancanti, standard tecnici e sicurezza

Le funzionalità attuali di IT Wallet, un assaggio del futuro

IT Wallet consente di caricare e utilizzare solo alcuni documenti, come la patente di guida e la tessera sanitaria. Gli utenti possono accedere a questi servizi tramite l’app IO, già nota per la gestione di bonus e comunicazioni con la pubblica amministrazione. Il sistema è lontano dall’essere quello strumento integrato e universale che dovrebbe contenere documenti come carta d’identità, certificati anagrafici, titoli di viaggio e persino documenti fiscali.

Le attuali limitazioni non derivano solo da difficoltà tecniche, ma anche dalla mancanza di decreti attuativi. Questi strumenti legislativi sono indispensabili per ampliare l’offerta di servizi e garantire che il sistema possa effettivamente interfacciarsi con tutte le infrastrutture digitali della pubblica amministrazione. La situazione attuale lascia molti cittadini con un senso di insoddisfazione, poiché le aspettative erano molto alte.

I decreti mancanti, standard tecnici e sicurezza

Per il pieno funzionamento del IT Wallet, sono necessari due decreti attuativi importante. Il primo riguarda gli standard tecnici, che devono essere definiti per garantire l’interoperabilità tra il sistema IT Wallet e le varie piattaforme della pubblica amministrazione. Senza uno standard chiaro, i documenti digitali rischiano di non essere riconosciuti da alcune istituzioni o di presentare incompatibilità tecniche.

Il secondo decreto riguarda la sicurezza e la protezione dei dati personali. Con la digitalizzazione di documenti sensibili serve che il sistema rispetti i più alti standard di sicurezza informatica. Questo decreto deve garantire non solo la tutela dei dati durante l’utilizzo, ma anche la loro protezione contro possibili attacchi informatici. Senza questa normativa, la fiducia dei cittadini potrebbe essere compromessa, rallentando ulteriormente l’adozione del sistema.

Le criticità attuali e le prospettive future

L’assenza di questi decreti rende il sistema IT Wallet incompleto e poco pratico per molti cittadini. Oggi il caricamento dei documenti è soggetto a problemi tecnici e ritardi, con segnalazioni di malfunzionamenti che minano l’esperienza utente. Molte amministrazioni locali non sono ancora pronte a supportare il sistema, evidenziando una mancanza di coordinamento tra autorità centrali e regionali.

Nonostante queste difficoltà, IT Wallet è una pietra miliare nella digitalizzazione dei servizi pubblici italiani. Se i decreti attuativi saranno approvati e il sistema verrà potenziato, potrebbe diventare uno strumento reale per semplificare la gestione della burocrazia e migliorare l’efficienza amministrativa.

IT Wallet può essere il futuro della gestione documentale in Italia, ma solo se supportato da una visione strategica chiara, un’infrastruttura tecnica adeguata e una legislazione solida.

Leggi anche