Al vertice delle classifiche troviamo Tesla, il colosso californiano che ha creato un prodotto innovativo e al tempo stesso familiare.
Anche in Italia cresce nel 2025 il numero di automobilisti che scelgono la mobilità a zero emissioni non più come gesto pionieristico, ma come scelta consapevole, razionale.
L'equilibrio tra autonomia, prezzo di acquisto, affidabilità, tecnologie onboard e disponibilità di colonnine di ricarica è oggi il vero fattore discriminante nella scelta. Vediamo allora quali sono le vetture full electric più vendute e perché incontrano i favori del pubblico italiano:
Molti clienti scelgono Tesla anche per l'esperienza d'acquisto completamente digitale, per il servizio post-vendita e per una percezione di affidabilità tecnologica che continua a crescere. Il prezzo, un tempo considerato elevato, è stato reso più accessibile grazie a una politica commerciale più aggressiva, combinata con gli incentivi statali e le agevolazioni regionali.
Subito dopo le Tesla, la classifica vede l'ascesa di modelli che si collocano in fasce di prezzo più contenute. In particolare, Volvo EX30 ha sorpreso per la sua dotazione di sicurezza attiva, i materiali ecologici utilizzati nell'abitacolo e un design scandinavo essenziale, che attrae chi cerca una guida rilassata ma di classe. Si posiziona come una delle elettriche più intelligenti della categoria per passare all'elettrico senza rinunciare al comfort e alla qualità costruttiva.
Di tutt'altro respiro, ma con un impatto sul mercato, è Dacia Spring, la vettura elettrica più economica disponibile in Italia. utonomia contenuta (circa 230 km reali), prestazioni modeste, ma prezzo d'attacco inferiore ai 20.000 euro: una formula vincente in tempi di inflazione e rincari energetici.
Merita attenzione anche Jeep Avenger, suv compatto progettato per l'Europa, che nel 2024 ha superato le 2.400 immatricolazioni. Coniuga l'anima urban con uno stile robusto e un'elevata abitabilità, raccogliendo consensi soprattutto tra i giovani professionisti e le famiglie dinamiche.
Dietro a ogni acquisto c'è una somma di fattori pratici. In Italia, molti scelgono l'auto elettrica perché possono risparmiare sui costi di gestione: niente bollo per cinque anni (in alcune regioni anche di più), assicurazioni scontate, accesso gratuito o agevolato alle zone a traffico limitato, parcheggi blu gratuiti o a tariffa ridotta. Senza contare che la manutenzione ordinaria è meno frequente e più economica, grazie all'assenza di olio motore, cinghie o frizioni.
A giocare un ruolo è anche il sistema degli incentivi statali e regionali. I bonus per l'acquisto hanno reso più abbordabile il passaggio all'elettrico, soprattutto nei segmenti medio-bassi. Gli italiani tendono a privilegiare l'efficienza urbana, la comodità nella ricarica domestica e la presenza di colonnine pubbliche vicino a casa o sul tragitto casa-lavoro.
C'è poi un altro aspetto, forse meno evidente ma molto presente: la spinta psicologica verso la sostenibilità. Sempre più persone dichiarano di scegliere un'auto elettrica per contribuire alla riduzione dell'inquinamento locale, soprattutto nei centri urbani congestionati. Il desiderio di fare la propria parte si combina con la volontà di anticipare le restrizioni ambientali sempre più stringenti, come il blocco dei diesel Euro 5 e l'estensione delle Ztl.