Il percorso verso la prossima Manovra Finanziaria è caratterizzato da un lungo confronto tra le principali forze politiche italiane. Fra le questioni più dibattute spiccano la riduzione della pressione fiscale, la riforma dell'Irpef, la rottamazione fiscale, le misure a sostegno a famiglie, pensioni e sanità. L’imperativo di garantire solidi equilibri di bilancio si accompagna ai diversi programmi delle compagini politiche, tra cui spiccano le differenze tra i partiti della maggioranza (Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega) e quelli di opposizione come Partito Democratico e Movimento 5 Stelle.
Le priorità di Fratelli d’Italia per la Manovra: taglio Irpef, sanità e sostegno alle famiglie
All’interno della maggioranza di governo, Fratelli d’Italia punta sulla difesa del ceto medio, sostenendo un percorso graduale di riduzione dell’Irpef. Nel programma economico per il 2026, la formazione guidata dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni sostiene la riduzione dell’aliquota intermedia dal 35% al 33% fino a 60.000 euro. Questa misura, secondo stime del Dipartimento Economia e Finanza, comporterebbe un impegno di almeno 4 miliardi di euro a regime. L’attenzione verso i redditi medi intende incentivare il potere d’acquisto, favorire i consumi e alleggerire il carico fiscale sulle famiglie lavoratrici.
Le principali misure rilanciate da Fratelli di Italia:
- Taglio Irpef: la richiesta consiste nell’estensione della rimodulazione anche oltre i confini finora stabiliti, puntando a una platea più ampia rispetto agli anni precedenti.
- Sostegno alla natalità: si prevede il rafforzamento delle detrazioni per lavoratrici madri e bonus natalità (con probabili innovazioni circa la formula del quoziente familiare), così da contrastare la denatalità e sostenere le famiglie con figli.
- Sanità: il governo propone uno stanziamento aggiuntivo di circa 2 miliardi per il rafforzamento del sistema sanitario nazionale, anche a seguito delle criticità riscontrate nel post-pandemia e dei nuovi bisogni nelle liste d’attesa e nella copertura territoriale.
- Social card “Dedicata a te”: la misura, sperimentata negli anni precedenti, andrebbe confermata e rinnovata per sostenere i nuclei più fragili e rispondere all’aumento del costo della vita.
Le proposte di Lega: pace fiscale, rottamazione, flat tax e autonomia
La Lega rilancia, invece, su un pacchetto di priorità che comprendono:
- Pace fiscale e rottamazione: si punta a una rottamazione quinquies delle cartelle esattoriali, con rateizzazione decennale senza interessi e sanzioni, misura che mira a liberare milioni di contribuenti e imprese dagli arretrati fiscali e lenire la pressione del fisco.
- Flat tax: proposta l’estensione della tassa piatta al 15% per le partite IVA e richiesta una sperimentazione anche sui redditi da lavoro dipendente e sui capitali attratti dall’estero tramite investimenti in economia reale e start-up.
- Tassa sugli extraprofitti: la Lega rilancia il tema dell’imposizione sulle banche, assicurazioni e grandi utility che hanno registrato profitti elevati, destinando tali risorse a famiglie e imprese colpite dalle crisi.
- Autonomia e federalismo fiscale: il partito preme per una maggiore autonomia fiscale delle regioni, da inserire gradualmente nei conti dello Stato, in coerenza con il progetto di federalismo differenziato.
- Incentivi a edilizia e infrastrutture: priorità alla promozione di nuovi investimenti tramite bonus edilizi e stimolo alle grandi opere infrastrutturali.
- Sicurezza: richiesta di maggiori risorse alla sicurezza nazionale, specie alle frontiere sud, connessione alla protezione dei cittadini.
Gli obiettivi di Forza Italia: riduzione Irpef, stipendi e pensioni
Forza Italia punta sulla riduzione delle aliquote Irpef e interventi a favore di chi percepisce stipendi bassi o pensioni minime. Il partito propone ssoprattutto:
- Riduzione Irpef sul ceto medio: obiettivo centrale è portare la seconda aliquota, attualmente al 35% per i redditi da 28.000 a 50.000 euro, al 33%, estendendo la soglia fino a 60.000 euro. Tale misura, portata avanti anche da Fratelli d’Italia, punta a garantire un aumento netto in busta paga con un beneficio annuo fino a 440 euro.
- Detassazione degli stipendi più bassi: Forza Italia suggerisce di eliminare i contributi previdenziali a carico dei lavoratori con paghe orarie basse, per favorire il passaggio dalla condizione di lavoratore povero a quella di ceto medio.
- Incentivi sulle pensioni minime: rilanciata la proposta di aumentare progressivamente l’importo minimo delle pensioni portandolo verso i 1.000 euro, sfruttando le risorse derivanti da una crescita delle entrate tributarie verificata nella prima metà dell’anno.
FI si dichiara contraria a interventi di tassazione su istituti di credito, ritenendo controproducente per il mercato e potenzialmente allarmante per gli investitori.
Le richieste del Partito Democratico per la Manovra Finanziaria 2026
Il Partito Democratico rilancia, invece, sugli investimenti pubblici e sociali, nell’ottica di una maggiore equità redistributiva e tutela dei servizi. I principali punti in discussione sono:
- aumento delle risorse per sanità, istruzione e welfare, colmando i deficit riscontrati negli ultimi anni;
- politiche attive per il lavoro e sostegno alla crescita degli stipendi medi;
- rafforzamento degli investimenti in infrastrutture strategiche e difesa del sistema produttivo;
- richiesta di un confronto strutturato in Parlamento sui contenuti della Legge di Bilancio, pretendendo maggiore trasparenza e coinvolgimento delle opposizioni;
- attenzione alla neutralità carbonica, alla messa in sicurezza del territorio e al rafforzamento delle reti scolastiche e di cure nelle aree interne;
Il Movimento 5 Stelle e le sue posizioni sulla Manovra 2026
Il Movimento 5 Stelle mantiene ferma la richiesta di
giustizia sociale e redistribuzione, con attenzione ai temi della povertà, della tutela dei servizi essenziali e della lotta all’evasione fiscale. Tra le novità proposte:
- rilancio del reddito di cittadinanza, o alternative di sostegno diretto ai cittadini in difficoltà;
- difesa della sanità pubblica dalle ipotesi di privatizzazione o depotenziamento;
- interventi straordinari per ridurre il gap territoriale tra nord e sud, e promuovere investimenti in innovazione e green economy;
- transizione verso sistemi di tassazione progressiva e rafforzamento delle misure per l’equità fiscale.
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