Lo scenario dei mercati finanziari al 25 novembre viene analizzato tra azioni, Btp, obbligazioni, Bitcoin e materie prime, esaminando attese sulle decisioni Fed, andamento di Borse ed eventi chiave, tra incertezze e nuovi segnali.
L’avvio dell’ultima settimana di novembre si apre con una rinnovata fiducia tra gli operatori finanziari, sostenuta dai segnali di stabilizzazione degli indici in Europa e negli Stati Uniti. Dopo un periodo di volatilità, i mercati mostrano segnali di recupero trainati da aspettative su nuove dinamiche di politica monetaria e dal rafforzamento di alcuni comparti strategici, come quello tecnologico sulla piazza statunitense. Le prospettive sulle banche centrali, in particolare la Federal Reserve, e il miglioramento dei giudizi sul debito sovrano italiano da parte di Moody’s, contribuiscono a mantenere vivo l’interesse verso i titoli di Stato e i mercati azionari nel loro complesso. Si aggiungono a questo quadro macroeconomico i dati di crescita della Germania e della zona euro, che forniscono ulteriori elementi di valutazione sulla traiettoria della ripresa.
Gli investitori monitorano con attenzione anche l’andamento delle materie prime, l’evoluzione delle quotazioni del petrolio e del gas, nonché i movimenti delle principali valute, in particolare il cambio euro-dollaro. L'agenda dei mercati finanziari di oggi risulta particolarmente ricca, tra appuntamenti macroeconomici e aste sui titoli di Stato, elementi che delineano lo scenario di una giornata potenzialmente strategica per le scelte di portafoglio e la valutazione dei rischi.
Sull’arena dei principali listini azionari si denota un rinnovato slancio, soprattutto a Wall Street, dove il rally dei titoli tecnologici ha trainato le performance degli ultimi giorni. Il Nasdaq ha messo a segno un avanzo superiore al 2%, mentre S&P 500 e Dow Jones hanno proseguito con guadagni solidi. Questo rimbalzo degli indici americani deriva in larga parte dalla convinzione degli investitori che la Federal Reserve possa intervenire nuovamente sui tassi di interesse alla prossima riunione, favorendo i settori più sensibili ai movimenti della politica monetaria.
Sull’altro versante dell’Atlantico, le Borse europee hanno tentato un parziale recupero dopo una settimana complessa, sostenute soprattutto dalle speculazioni su un possibile allentamento delle condizioni finanziarie globali. Milano, tuttavia, ha risentito della distribuzione dei dividendi di numerosi titoli del FTSE MIB, registrando una chiusura negativa, anche se il dato rettificato dagli effetti tecnici mostra una variazione moderatamente positiva.
I riflettori rimangono puntati sulle decisioni attese dalla Federal Reserve, con la maggior parte degli operatori che prezza un’alta probabilità (oltre il 75%) di un taglio dei tassi di 25 punti base nella prossima riunione. Le ultime esternazioni da parte di membri autorevoli del board – in particolare l’apertura di Christopher Waller – hanno rafforzato le convinzioni del mercato sulle future mosse della banca centrale statunitense. Elementi chiave di queste dichiarazioni sono legati alle preoccupazioni sulla tenuta del mercato del lavoro americano e alle revisioni attese sui dati occupazionali di settembre.
L’effetto sulle obbligazioni governative è stato immediato: la propensione al rischio degli investitori si è tradotta in una riduzione dei rendimenti sia per i Treasury americani sia per gli omologhi europei. In particolare:
Il panorama dei titoli di Stato italiani registra novità significative: Moody’s ha rivisto al rialzo la valutazione sul debito nazionale, elevando il giudizio da Baa3 a Baa2, la prima promozione dopo oltre vent’anni. Questo upgrade rappresenta un segnale di fiducia sulla sostenibilità fiscale e sulla stabilità finanziaria, che si riflette immediatamente sia sullo spread sia sul costo del rifinanziamento del debito.
L’agenda odierna prevede l’asta di BTp short term e BTp-i per un importo complessivo fino a 4,5 miliardi di euro. Le recenti emissioni hanno visto un’ottima domanda, favorita dal clima di maggiore fiducia sui conti pubblici. I rendimenti delle diverse scadenze offrono ancora livelli interessanti, seppur inferiori rispetto ai picchi registrati nei mesi precedenti. Nello specifico:
Nei mercati delle materie prime si segnalano dinamiche diversificate. Il petrolio registra una lieve ripresa, con il WTI stabile sopra i 58 dollari al barile, mentre il Brent si attesta su livelli superiori a 62 dollari. Le quotazioni si mantengono comunque su valori inferiori rispetto ai massimi dell’anno, riflettendo
Sul fronte gas naturale, il contratto TTF ad Amsterdam segna un minimo da maggio 2024, scendendo sotto i 30 euro per megawattora, grazie a stoccaggi robusti e a un avvio d’inverno più mite delle attese in Europa. L’euro si conferma poco mosso contro il dollaro, sopra quota 1,15, supportato dalle attese di allineamento sui tassi tra le due sponde dell’Atlantico.
L’universo degli asset digitali mostra segnali di debolezza nel breve periodo. Bitcoin si attesta intorno a quota 87.000 dollari, in calo di circa mezzo punto percentuale. Il contesto resta caratterizzato da elevata volatilità e da una progressiva ricerca di nuovi equilibri regolamentari, soprattutto dopo la recente volatilità su altri token e criptovalute minori.
La debolezza sul segmento delle valute digitali coincide con un ritorno di interesse verso asset più tradizionali nel momento in cui si riduce la tensione sui mercati obbligazionari. La correlazione tra Bitcoin, oro e rischio finanziario rimane oggetto di attenzione, con il metallo prezioso che consolida il ruolo di bene rifugio rispetto alle oscillazioni tipiche degli asset digitali.
Tra gli alternativi si segnala la tendenza dei grandi investitori istituzionali a privilegiare soluzioni diversificate. L’agenda mercati finanziari oggi offre quindi molteplici opportunità di analisi per chi osserva le nuove frontiere degli investimenti. Rimane strategico valutare la sostenibilità delle criptovalute rispetto agli scenari normativi in rapida evoluzione.
La giornata si distingue per una fitta agenda di appuntamenti macroeconomici e societari: