Quali sono i casi in cui la sanatoria semplificata del Salva Casa può valere anche per gli abusi già giudicati insanabili: i chiarimenti
La sanatoria semplificata del Decreto Salva Casa vale anche per gli abusi edilizi giudicati già insanabili? Il Decreto Salva Casa è stato approvato per sanare piccole specifiche difformità all’interno delle abitazioni, come la creazione di soppalchi, o la realizzazione di tramezzi, o l’installazione di nuove finestre.
Non si tratta, infatti, di una sanatoria edilizia che interessa i grandi abusi ma solo i piccoli, in base allo stato legittimo e alle modifiche della doppia conformità.
Quest’ultimo, infatti, come più volte sottolineato, non è un condono edilizio ma una sanatoria che non vale, tra l’altro, neppure per tutti i tipi di abusi ma solo per le piccole difformità e irregolarità edilizie interne. Non si possono sanare, dunque, i grandi abusi già non sanabili in precedenza.
In questi casi, bisogna ricorrere o alla normale sanatoria o alla demolizione dell’opera realizzata in abuso.
Di contro, invece, ci sono casi specifici in cui gli abusi già ritenuti insanabili possono essere nuovamente sanati grazie alle novità del Salva Casa 2024.
Possono essere, infatti, sanati gli abusi prima giudicati insanabili che:
Dopo il Salva Casa, lo stato legittimo non è più, infatti, determinato dalla combinazione del titolo abilitativo che ha previsto la costruzione dell'immobile o che ne ha legittimato la stessa e del titolo che ha disciplinato l'ultimo intervento edilizio.
Ora basta che l’immobile in questione abbia almeno uno dei due titoli abilitativi, integrati con gli eventuali titoli successivi che hanno autorizzato interventi parziali.
Può anche essere determinato dall’ultimo intervento edilizio sull’intero immobile, a condizione che l’amministrazione competente abbia verificato la legittimità dei titoli pregressi.