I Btp e i Buoni fruttiferi postali non sono ancora ufficialmente esclusi dal calcolo dell’Isee: da quando si potranno cancellare effettivamente e cosa fare
Sono già ufficialmente fuori dal calcolo dell’Isee i Btp e i Buoni fruttiferi postali? Cambiano da quest’anno alcune regole per la determinazione dell’Isee, l’Indicatore della situazione economica equivalente delle famiglie italiane che ne definisce il ‘grado’ di ricchezza, permettendo, o meno, l’accesso a diverse agevolazioni, bonus e misure di aiuto. Vediamo nel dettaglio di seguito quali sono le ultime novità relative all’esclusione dei Titoli di Stato e dei Buoni fruttiferi postali dal calcolo.
Ciò significa che chi ha già aggiornato l’Isee a inizio gennaio o lo fa nelle prossime settimane, continuerà, per il momento, a vedersi calcolati sia i Titoli di Stato che i Buoni fruttiferi postali.
Solo dopo che il provvedimento diventerà operativo ufficialmente, allora si potrà procedere al rinnovo dell’Isee, che in quel caso dovrà avvenire con la richiesta dell’Isee Corrente, che si potrà fare o direttamente rivolgendosi al Caf che ha fatto già l’Isee o seguendo la relativa procedura online sul sito dell’Inps.
La modifica del valore dell’Indicatore, che certamente si ridurrà per moltissimi italiani, sarà vantaggioso, perché o permetterà di accedere a bonus e agevolazioni prima non spettanti o consentirà di poterne usufruire in misura maggiore.
Per esempio, con un valore Isee più basso, si può ottenere un maggior importo di assegno unico per i figli, o del bonus asilo nido, si può rientrare nella fascia di esenzione o riduzione del pagamento delle tasse universitarie, si può ottenere una cifra maggiore del bonus psicologo, ecc.
Precisiamo che, oltre ai Titoli di Stato, come Btp e Bot, e ai Buoni Fruttiferi postali, quest’anno non rientrano più nel calcolo dell’Isee né gli importi dell’assegno unico per i figli né i trattamenti assistenziali e previdenziali destinati ai soggetti disabili di un nucleo familiare.
Stando a quanto ipotizzato, perché la cancellazione dall’Isee dei Titoli di Stato e dei Buoni fruttiferi Postali diventi effettiva potrebbero volerci dai 3 ai 6 mesi.
Dopo la firma del Dpcm, infatti, si attende ora prima l’invio del documento alla Corte dei Conti per la registrazione (e non è ancora stato inviato), poi la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
A quel punto, il provvedimento diventa effettivo ma per essere operativo dovranno arrivare le relative circolari di attuazione da parte dell’Agenzia delle Entrate.