Il panorama del personale amministrativo, tecnico e ausiliario della scuola italiana (ATA) si appresta a essere ridefinito radicalmente a partire dall’anno scolastico 2026-2027. Il Ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, ha delineato una revisione degli organici che porterà a una razionalizzazione delle risorse e all’introduzione di nuovi profili professionali.
Taglio di 2.174 posti tra i collaboratori scolastici: motivazioni e modalità di applicazione
Il taglio di 2.174 posti dei collaboratori scolastici Ata, previsto per l’anno scolastico 2026-2027, riguarda principalmente le scuole secondarie di secondo grado, dove è stata individuata una sovrabbondanza di personale alla luce dell’andamento demografico negativo e dell’evoluzione delle esigenze organizzative.
- Motivazioni principali:
- Diminuzione progressiva del numero di studenti, che implica una rimodulazione degli organici attraverso la razionalizzazione delle risorse disponibili.
- Adeguamento ai parametri per il calcolo dei fabbisogni di personale ATA.
- Impegno al rispetto delle direttive sulla finanza pubblica in un’ottica di invarianza finanziaria degli organici.
- Modalità applicative:
- Riduzione di un posto per ciascun istituto del secondo ciclo (licei, istituti tecnici e professionali).
- Nessuna variazione negli organici delle scuole del primo ciclo né tra gli assistenti amministrativi e tecnici.
- Avvio della revisione dei criteri di assegnazione tramite decreto interministeriale, in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, tenendo conto degli effetti del calo alunni sul dimensionamento delle classi.
Tipo di istituto |
Impatto sui collaboratori scolastici |
Scuole secondarie di secondo grado |
-1 posto per istituto |
Scuole del primo ciclo |
Nessun cambiamento |
Le nuove figure professionali: operatore scolastico e funzionario nella scuola italiana
L’attuazione della riforma prevede
la trasformazione dei posti di collaboratore scolastico in nuovi incarichi di "operatore scolastico" e la creazione di profili di "funzionario". Si tratta di una revisione che ridefinisce la struttura stessa del personale ATA, puntando su specializzazione e valorizzazione delle competenze.
- Operatore scolastico:
- Figura prevista per ciascun plesso scolastico, con compiti più specializzati rispetto al collaboratore tradizionale.
- Selezione riservata a chi già lavora come collaboratore scolastico e che ha acquisito, attraverso percorsi professionali e formativi, le qualifiche richieste.
- Funzionario scolastico:
- Profilo rivolto principalmente agli assistenti amministrativi che soddisfano specifici criteri di esperienza e formazione.
- I nuovi funzionari non sostituiscono i Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi (DSGA), ma operano come risorsa aggiuntiva, in particolare a copertura dei compiti amministrativi più complessi.
Le nuove figure mirano a garantire posti di lavoro qualificati e la copertura integrale dei servizi, senza intaccare le dotazioni degli assistenti amministrativi né ridurre il personale in servizio.
Criteri, requisiti e procedure per la mobilità e la progressione verticale del personale ATA
L’assegnazione ai nuovi profili avverrà soprattutto tramite percorsi di mobilità verticale, ovvero la possibilità di progressione interna per il personale già in servizio nel settore scolastico. Sono previste procedure differenziate per operatori scolastici e funzionari:
- Per operatori scolastici:
- Destinatari: collaboratori scolastici con almeno 10 anni di esperienza o qualifiche professionali specifiche.
- Modalità di accesso: selezione interna basata su titoli ed esperienza, secondo i decreti attuativi collegati al CCNL.
- Per funzionari:
- Destinatari: assistenti amministrativi in possesso di laurea magistrale e minimo 5 anni di servizio nell’area, oppure diploma di scuola secondaria e almeno 10 anni di anzianità.
- Accesso tramite scorrimento graduatorie della progressione verticale relativa all’anno precedente e, dove necessario, tramite procedure supplementari.
I posti eventualmente non coperti mediante mobilità verticale saranno restituiti alla dotazione iniziale, per
prevenire tagli al personale ata della scuola e tutelare la continuità dei servizi.
Impatto pratico della riforma sulle scuole e le possibili criticità
L’introduzione delle nuove figure e la riduzione di personale coinvolge direttamente il funzionamento quotidiano delle scuole, contemplando:
- Ridistribuzione dei compiti: alcune attività tipiche dei collaboratori scolastici saranno assorbite dagli operatori scolastici, che porteranno competenze aggiuntive, ma determineranno anche una riorganizzazione delle mansioni all’interno dei plessi.
- Incremento del carico di lavoro in alcune aree: La diminuzione del personale di supporto potrebbe incidere sull’efficienza dei servizi ausiliari, specialmente nei grandi istituti o dove la presenza degli studenti è più rilevante.
- Formazione e adattamento: Le nuove professionalità richiedono percorsi di formazione specifici per adeguare il personale ai nuovi standard previsti dai criteri ministeriali.
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