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Pensioni 2024, tutti i peggioramenti rispetto al 2023 (e importi che aumentano solo in apparenza)

di Marianna Quatraro pubblicato il
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Come e perché peggiorano le pensioni nel 2024 rispetto a quanto previsto nel 2023 e non solo relativamente agli importi

Quali sono i peggioramenti previsti per le pensioni 22024 rispetto al 2023? Cambiano le pensioni nel 2024 soprattutto per effetto della nuova rivalutazione annua, che sarà calcolata su indice provvisorio del 5,4%, ma anche per effetto delle nuove aliquote Irpef che saranno più convenienti soprattutto per alcune categorie di pensionati. Ma si prospettano più peggioramenti che miglioramenti rispetto alle pensioni 2023.

  • Peggiorano le pensioni 2024 rispetto al 2023 per rivalutazione più bassa
  • Peggiorano le pensioni degli over 75 nel 2024 rispetto al 2023
  • Peggiorano i requisiti per andare in pensione anticipata nel 2024 rispetto al 2023

Peggiorano le pensioni 2024 rispetto al 2023 per rivalutazione più bassa

Il primo peggioramento previsto per le pensioni nel 2024 rispetto a quelle del 2023 riguarda il ricalcolo dei trattamenti per la nuova rivalutazione annua 2024 che sarà più bassa, sia per le percentuali rivalutative da considerare che tagliano gli aumenti di chi percepisce pensioni più alte di 2mila euro circa, sia per il tasso di rivalutazione che a gennaio 2024 è del 5,4% mentre nel 2023 è stato del 7,3%.

Dunque, ancora nel 2024 la rivalutazione delle pensioni non sarà piena per tutti ma solo per chi percepisce pensioni più basse, per cui sarà ricalcolata la rivalutazione al 100%, e si tratta solo delle pensioni fino a 4 volte il minimo Inps, cioè per pensioni fino a circa 2.200 euro lordi mensili.

Per le pensioni di importi superiori, la rivalutazione pensionistica 2024 non sarà piena ma avverrà su percentuali differenti in base all’importo di pensione mensile percepita e che sono del:

  • 100% per gli assegni fino a 4 volte il minimo, fino a 2,272,76 euro lordi mensili;
  • 85% per pensioni fino a 5 volte al minimo, da 2,271,76 euro fino a 2.839,70 euro lordi mensili;
  • 53% per pensioni fino 6 volte il minimo, da 2.839,70 e fino a 3.407,64 euro lordi mensili;
  • 47% per pensioni fino a 8 volte il minimo, da 3,407,64 e fino a 4.543,52 euro lordi mensili;
  • 37% per pensioni fino a 10 volte il minimo, da 4.543,52 e fino a 5.679,40 euro lordi mensili; 
  • 22% sulle pensioni oltre 10 volte il minimo (superiori a 5.679,40 euro lordi mensili).  

Peggiorano le pensioni degli over 75 nel 2024 rispetto al 2023

Un altro peggioramento delle pensioni 2024 riguarda le pensioni degli over 75: se, infatti, nel 2023 gli over 75 con una pensione inferiore al minimo hanno beneficiato di una rivalutazione straordinaria del 6,4%, ottenendo un aumento fino a 604,28 euro, nel 2024, considerando l’indice di rivalutazione al 5,4%, ci sarà un aumento minimo per le pensioni degli over 75 rispetto al 2023.

L’aumento della pensione minima sarà, infatti, appena del 2,7%, con un aumento per gli over 75 di soli 10 euro, con un importo mensile che arriva a 614,76 euro, dai 604 euro del 2023. 

Peggiorano i requisiti per andare in pensione anticipata nel 2024 rispetto al 2023

Peggiorano le pensioni nel 2024 rispetto al 2023 anche relativamente ai requisiti richiesti per andare in pensione anticipata, a partire dalla pensione anticipata a 64 anni di età e 20 anni di contributi per contributivi puri a cui possono accedere solo coloro che maturano un assegno pari a 3 volte il valore dell’assegno sociale e non più 2,8 volte come previsto nel 2023.

Peggiorano anche i requisiti per andare in pensione prima con le diverse forme di pensione anticipata ancora prorogate per il 2024, dalla quota 103, per andare in pensione a 62 anni di età e 41 anni di contributi per cui aumentano le finestre mobili per l’uscita effettiva dal lavoro. Nel 2024 le finestre mobili per la pensione con quota 103, passano da tre mesi previsti nel 2023 a sette mesi per i lavoratori dipendenti privati e da sei mesi del 2023 a nove mesi per i lavoratori dipendenti pubblici.

Peggiora anche l’ape social 2024 rispetto all’ape social 2023, per cui aumenta l’età di uscita, passando da 63 anni di età a 63 anni e 5 mesi, e peggiora anche opzione donna 2024 rispetto a opzione donna 2023 con l’aumento dell’età per l’uscita, che sale da 60 anni a 61 anni di età, sia per lavoratrici dipendenti che per lavoratrici autonome.

Per la pensione con opzione donna 2024 bisogna raggiungere, infatti, 61 anni di età, sia per le dipendenti che per le autonome, con anticipo sul requisito anagrafico di un anno per ogni figlio, entro un massimo di due anni, per cui si può andare in pensione a 60 anni se si ha un figlio e a 59 anni se si hanno due o più figli.


 

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