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Pensioni di reversibilità 2025, come cambiano importi, regole e tasse. Si può arrivare fino al 100%

di Marianna Quatraro pubblicato il
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Cambiano gli importi delle pensioni di reversibilità nel 2025 per effetto della rivalutazione annua, ma non ci sono novità per le regole e la tassazione. I chiarimenti

Come cambiano gli importi e la tassazione sulle pensioni di reversibilità 2025? La pensione di reversibilità è un trattamento pensionistico riconosciuto dall’Inps ai familiari superstiti di un pensionato (o di un assicurato) deceduto. 

Si tratta a tutti gli effetti di un trattamento di tipo previdenziale, che non si riceve automaticamente ma su domanda da parte dell’interessato, e come tale è sottoposto a perequazione annua. 

  • Cambiano gli importi delle pensioni di reversibilità nel 2025 per la rivalutazione
  • Ma non cambiano le regole e la tassazione 

Cambiano gli importi delle pensioni di reversibilità nel 2025 per la rivalutazione

Il Ministero dell'Economia ha confermato per il 2025 il tasso di rivalutazione allo 0,8% da applicare sulle diverse fasce di reddito, che sono del 100% per le pensioni fino a 4 volte il trattamento minimo (2.394,44 euro), del 90% per i trattamenti superiori a 4 volte il trattamento minimo e fino a 5 volte (da 2.394,45 a 2.993,04 euro) e del 72% per gli assegni mensili superiori a 5 volte il trattamento minimo (da 2.993,05 euro in poi).

Per effetto di tale percentuale, gli aumenti ci saranno ma saranno decisamente bassi. Per esempio, una pensione di 1.200 euro aumenterà di soli 9 euro circa. 

Ma non cambiano le regole e la tassazione 

Non cambiano, invece, le regole di riconoscimento della pensione di reversibilità né la tassazione.

In quest’ultimo caso, si continuano ad applicare, infatti, le tre aliquote Irpef già vigenti, senza alcuna novità, come era stato inizialmente annunciato dal governo.

La prestazione viene pagata in percentuali differenti rispetto alla pensione che prendeva il defunto a seconda del superstite che ne ha diritto. 

Entrando più nel dettaglio, la pensione di reversibilità spetta al:

  • 100% della pensione del defunto per il coniuge con due o più figli o per sette o più sorelle o fratelli;
  • 90% per sei fratelli o sorelle;
  • 80% per il coniuge con un figlio o due figli;
  • 75% per cinque sorelle o fratelli;
  • 70% per un figlio;
  • 60% per il coniuge senza figli o per quattro fratelli o sorelle;
  • 45% per tre fratelli o sorelle;
  • 30% per entrambi i genitori o per due sorelle o fratelli.
I casi in cui si può avere diritto al 100% della prestazione percepita dal de cuius sono quelli in cui siano presenti il coniuge superstite e almeno due o più figli o se il diritto alla prestazione spetta ai figli minorenni, o inabili al lavoro indipendentemente dall’età, o maggiorenni, ma solo se sono a carico del genitore al momento del decesso, che non lavorano, o frequentano scuole o corsi di formazione professionale equiparabili a corsi scolastici. 

In questo caso la reversibilità spetta fino al 21esimo anno di età, mentre se frequenta un corso universitario l’età sale a 26 anni.

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