Dal 2006 il tuo sito imparziale su Lavoro, Fisco, Investimenti, Pensioni, Aziende ed Auto

Più controlli sanitari sul lavoro su salute, alcol, droga e infortuni in itinere con Decreto Sicurezza 2025

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Salute, alcol, droga e infortuni

Il Decreto Sicurezza 2025 introduce più controlli sanitari nei luoghi di lavoro focalizzandosi su salute, alcol, droghe, formazione e infortuni in itinere. Nuove regole per datori e lavoratori.

L'ultimo aggiornamento, denominato Decreto Sicurezza 2025, non si limita a ridefinire le responsabilità dei datori di lavoro, ma introduce cambiamenti sostanziali nella sorveglianza sanitaria, ampliando gli strumenti e le tutele a disposizione dei lavoratori. Il nuovo impianto normativo mira a rispondere in modo più efficace alle esigenze emergenti nei contesti produttivi, con particolare attenzione alla riduzione dei rischi correlati ad alcol e droghe, e interviene anche rispetto agli infortuni che possono verificarsi durante il tragitto casa-lavoro e nei percorsi formativi. I datori di lavoro e gli operatori del settore sicurezza sono chiamati ad affrontare cambiamenti rilevanti nei protocolli di controllo, nella gestione delle visite mediche e nella formazione degli addetti.

Tra le innovazioni ci sono il rafforzamento dei controlli per individuare l'assunzione di sostanze, l'estensione delle coperture assicurative INAIL agli studenti, l'introduzione di un badge elettronico di cantiere e l'impiego di nuovi ispettori per vigilare sull'applicazione delle regole. Il panorama normativo si arricchisce così di nuovi strumenti e obblighi, destinati a consolidare un ambiente di lavoro più sicuro, inclusivo e consapevole delle nuove sfide in tema di prevenzione e tutela della salute.

Più controlli su alcol e droghe nei luoghi di lavoro

L'impianto della sorveglianza sanitaria sul lavoro, così come riformato dal Decreto Sicurezza 2025, si fonda su una più accurata verifica dello stato psico-fisico dei lavoratori per prevenire e ridurre i rischi collegati all'assunzione di alcol e droghe. Attraverso una revisione delle procedure, i controlli non sono più limitati alle situazioni standard o alle mansioni ad alto rischio, ma vengono attivati anche sulla base di elementi oggettivi o comportamentali rilevati direttamente sul luogo di lavoro.

I cambiamenti più marcati interessano le modalità di accertamento: il nuovo decreto consente l'avvio di visite mediche immediate su iniziativa del datore di lavoro o dei suoi delegati qualora emergano ragionevoli motivi di sospetto. Questo potere, pensato per ipotesi di rischio concreto, aumenta le tutele ma richiede una gestione attenta dei confini tra sicurezza e privacy personale. Sarà in ogni caso un futuro accordo, da stipulare entro la fine del 2026 in sede di Conferenza Stato-Regioni, a precisare criteri e limiti dell'applicazione.

Oltre ai controlli su alcol e droghe, il decreto valorizza il ruolo della contrattazione collettiva per la realizzazione di iniziative volte alla tutela della salute dei lavoratori. Nuove linee guida sono state ideate per il tracciamento dei cosiddetti mancati infortuni, eventi che hanno un potenziale lesivo ma non producono danni tangibili immediati. Il rafforzamento delle attività di prevenzione si attua anche promuovendo iniziative informative e formative finalizzate all'aumento della consapevolezza e all'adozione di comportamenti responsabili sul posto di lavoro.

La riforma riflette una visione sistemica della sicurezza, in cui la sorveglianza sanitaria diventa uno strumento dinamico e adattabile alle evoluzioni del rischio e alle esigenze di specifici settori e categorie di lavoratori. L'efficacia delle nuove regole sarà legata sia al rigore dei controlli sia all'effettiva collaborazione tra tutte le figure coinvolte, dai datori di lavoro ai medici competenti, passando per i rappresentanti dei lavoratori.

La visita medica su ragionevole motivo: cosa cambia per lavoratori e datori

Una delle disposizioni che destano maggiore attenzione riguarda la possibilità per il datore di lavoro e per i preposti di attivare una visita medica sulla base di ragionevole motivo. Semaforo verde all'accertamento non solo su programmazioni standardizzate, ma anche in presenza di comportamenti o segnali che inducano a ritenere un lavoratore sotto effetto di sostanze, con particolare riferimento ad attività a rischio. Questa misura innalza il livello di reazione contro potenziali situazioni di pericolo immediato.

Il concetto di ragionevole motivo attribuisce ai responsabili sul posto di lavoro la facoltà di valutare direttamente segnali che potrebbero indicare l'assunzione di sostanze, come comportamenti inconsueti o segnali fisici ben riconoscibili. La scelta di affidare questa responsabilità al datore di lavoro e ai suoi delegati produce indubbi vantaggi in termini di reattività, ma fa emergere anche questioni di privacy e rischi di arbitrarietà, che saranno necessariamente oggetto di chiarimenti applicativi previsti dal successivo accordo Stato-Regioni.

Per quanto riguarda l'attuazione, l'attenzione si focalizza sulle mansioni ad alto tasso di rischio (ad esempio, autisti, conducenti di macchinari complessi, operatori in aree industriali ad alto rischio di incidenti). La nuova disposizione implica un aggiornamento delle procedure interne e della formazione dei responsabili, oltre a richiedere una pianificazione rigorosa degli interventi sanitari. Il decreto, infatti, stabilisce che tra gli ambiti di controllo si includano anche gli infortuni cosiddetti in itinere, favorendo un approccio ancora più complessivo alla prevenzione.

Il ruolo ampliato del medico competente nella prevenzione oncologica

Il Decreto Sicurezza 2025 consolida il ruolo del medico competente quale figura chiave nella prevenzione delle patologie professionali, con attenzione anche alla promozione attiva della prevenzione oncologica. Rispetto al passato, al medico competente vengono riconosciute nuove responsabilità in relazione all'individuazione precoce di indicatori di rischio neoplastico, rafforzando così le azioni di sorveglianza e la raccolta di dati epidemiologici utili ad azioni di sanità pubblica.

Il provvedimento supporta inoltre il coordinamento tra medico, datore di lavoro, rappresentante dei lavoratori e servizi di prevenzione territoriali, per costruire percorsi di tutela integrati e orientati all'individuazione tempestiva dei rischi.

Formazione e controllo: obblighi, nuovi ispettori e fascicolo elettronico

Il Decreto Sicurezza interviene anche sul fronte della formazione e dei controlli documentali. L'obbligo di aggiornamento periodico per il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza si estende anche alle aziende con meno di 15 dipendenti, colmando una lacuna della legislazione precedente. Nuovi requisiti sono introdotti per i soggetti che erogano corsi di formazione, elevando così la qualità dei percorsi e l'adeguatezza delle competenze trasmesse.

L'apparato dei controlli sul rispetto delle prescrizioni si rafforza sensibilmente, grazie all'autorizzazione per l'assunzione di 300 ispettori tecnici e a un incremento degli organici delle forze dell'ordine specializzate nella tutela del lavoro. Il sistema sarà inoltre supportato dal rinnovato impulso dato al fascicolo elettronico del lavoratore, che si propone di tracciare e verificare in maniera dettagliata la storia formativa di ogni addetto. Tale strumento, collegato alla piattaforma nazionale, consentirà ai datori di lavoro di programmare corsi mirati e agli ispettori di monitorare la compliance normativa mediante un accesso diretto ai dati certificati.

Ulteriori novità includono l'estensione dell'uso del badge di cantiere nei settori edili operanti in appalto e subappalto, sia pubblici che privati, favorendo la tracciabilità dei lavoratori e contrastando forme di irregolarità e lavoro sommerso.

Aggiornamento periodico e qualità della formazione per la sicurezza

Salgono gli standard per l'aggiornamento degli addetti alla sicurezza: i nuovi vincoli si applicano ora anche a coloro che operano in imprese di dimensioni ridotte, assicurando una diffusione più ampia e uniforme delle competenze. L'introduzione di criteri più severi per la qualificazione degli enti formatori rappresenta inoltre un elemento distintivo della riforma, indirizzato a garantire la qualità dei contenuti erogati e la reale acquisizione di competenze operative e gestionali in ambito di prevenzione.

Infortuni in itinere e copertura INAIL: cosa cambia per studenti e lavoratori

Il nuovo scenario normativo amplia le tutele per studenti e lavoratori attivi in contesti formativi e professionali. L'INAIL potrà estendere la copertura ai cosiddetti infortuni in itinere che avvengono nel tragitto verso o dalla sede di studio o tirocinio, un cambiamento che interessa anche i percorsi di PCTO (ex alternanza scuola-lavoro) e le attività didattiche equiparate.

Questa misura mira a proteggere una platea più ampia di soggetti, riconoscendo la centralità del diritto alla sicurezza anche al di fuori del luogo di lavoro tradizionalmente inteso. A ciò si aggiunge la possibilità per l'INAIL di procedere a revisioni delle aliquote per la cosiddetta oscillazione in bonus, premiando le imprese con andamento infortunistico favorevole tramite l'adeguamento dei contributi, specie in settori considerati a maggiore esposizione, come l'agricoltura.

L'estensione degli strumenti assicurativi si accompagna anche all'introduzione di borse di studio INAIL per studenti superstiti di genitori deceduti a causa di incidenti sul lavoro, consolidando un modello di tutela non solo dalla prospettiva sanitaria, ma anche da quella sociale e formativa. Il tutto si inserisce in una più ampia strategia rifinanziata dalle entrate derivanti dalle sanzioni applicate da ASL e altri enti di controllo, con vincolo di destinazione alle attività di prevenzione e sorveglianza.

Fondi dalle sanzioni e investimenti in prevenzione

L'apparato sanzionatorio introdotto dal Decreto Sicurezza 2025 viene orientato al rafforzamento del sistema di prevenzione. Le somme riscosse dalle ASL attraverso le sanzioni amministrative dovranno ora essere vincolate - senza possibilità di utilizzo alternativo - per finanziare servizi e progetti di prevenzione, sorveglianza sanitaria e formazione specialistica. Questa scelta normativa intende assicurare una continuità negli investimenti e incentivare iniziative migliorative all'interno dei luoghi di lavoro.

Le nuove risorse saranno destinate al potenziamento degli organici, come richiesto dalla recente stabilizzazione di 94 tra medici e infermieri INAIL coinvolti nelle attività di analisi e monitoraggio sul campo.



Leggi anche