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Passaggio da Tfs a Tfr per gli statali entro il 31 dicembre 2025: chi lo deve decidere, procedura e cosa conviene scegliere

di Marcello Tansini pubblicato il
Passaggio Tfs Tfr statali entro 31 dicem

Il 31 dicembre scade il termine per permettere ai dipendenti pubblici in regime di TFS di passare al TFR: cosa scegliere e cosa conviene fare

La data del 31 dicembre 2025 segna la fine della finestra per la scelta tra TFS (Trattamento di Fine Servizio) e TFR (Trattamento di Fine Rapporto) per il personale delle amministrazioni pubbliche. Questa opzione, introdotta a seguito delle riforme previdenziali degli ultimi decenni, offre la possibilità di selezionare un diverso sistema di liquidazione, incidendo direttamente sulle modalità di accumulo e sulle prospettive di previdenza complementare. 

Chi può scegliere il passaggio da TFS a TFR entro il 31 dicembre 2025

La possibilità di opzione non è estesa a tutti i dipendenti pubblici. Sono coinvolti coloro che risultano assunti a tempo indeterminato prima del 1° gennaio 2001, data spartiacque a seguito della riforma che ha introdotto il TFR nel settore pubblico per i nuovi assunti. Il personale entrato in servizio successivamente si trova già in regime di TFR e non deve compiere alcuna scelta.

Chi rientra nei parametri della norma, ossia risulta assunto in data antecedente e si trova ancora regolato dalla disciplina del TFS, può optare volontariamente per il passaggio al più moderno sistema. Questa opzione deve essere esercitata esplicitamente e consapevolmente, poiché la volontà non viene desunta in modo automatico dall’anzianità o dalla situazione lavorativa. La finestra per esprimere questa volontà si chiude il 31 dicembre 2025: dopo tale data, salvo nuovi interventi legislativi, l'accesso al cambio sarà bloccato in modo definitivo.

L’opzione presenta carattere irrevocabile: una volta effettuata la scelta, non si potrà tornare nel precedente regime. La porzione di TFS già maturata fino al momento della decisione resta comunque acquisita, mentre sulle annualità successive viene applicato il nuovo sistema.

Procedura per richiedere il passaggio dal TFS al TFR

Per attivare il trasferimento dal trattamento di fine servizio verso quello di fine rapporto, è necessario seguire una procedura amministrativa dedicata. Di seguito, i principali passaggi previsti:

  • Presentazione della richiesta scritta all’ufficio personale dell’ente di appartenenza, seguendo le istruzioni interne e utilizzando la modulistica predisposta.
  • Manifestazione della volontà chiara e priva di ambiguità, sottolineando la consapevolezza dell’irrevocabilità della scelta.
  • Verifica dell'adesione (se effettuata) a un fondo negoziale di categoria, quali PERSEO SIRIO o Espero, come previsto per alcune tipologie di comparti.
  • Acquisizione della conferma scritta dall’amministrazione che prenda atto dell’opzione esercitata.
È importante conservare la documentazione comprovante l’opzione, tanto per motivi di trasparenza quanto per future verifiche dirette presso l’ente o gli organismi previdenziali. Si raccomanda di consultare eventuali istruzioni integrative o circolari interne per uniformarne la compilazione nei contesti più complessi.

Differenze tra TFS e TFR per i lavoratori pubblici

L’analisi delle differenze tra i due sistemi consente di comprendere il peso della scelta da compiere. Mentre entrambe le forme vengono comunemente indicate come “liquidazione”, le logiche di calcolo, i tempi di erogazione e le possibilità di utilizzo differiscono in modo sostanziale:

Caratteristiche TFS TFR
Base di calcolo Ultima retribuzione utile x anni di servizio Quota annua di retribuzione accantonata ogni anno (7,41%)
Importo finale Spesso superiore (lordo) rispetto al TFR Mediamente inferiore ma più stabile
Tempistiche di pagamento Lunghe: 12/24 mesi dalla cessazione più eventuale rateizzazione Generalmente più veloci
Utilizzo per previdenza integrativa Non possibile Piena compatibilità, anche per trasferimento a fondi pensione
Irrevocabilità dell’opzione - Sì: dopo la scelta non si torna indietro

Il trattamento di fine servizio tende a favorire chi possiede una lunga anzianità e si trova vicino al pensionamento, anche in virtù dell’importo liquidato solitamente più consistente. Il trattamento di fine rapporto, invece, appare preferibile per chi prevede ancora diversi anni di attività e intende costruire una previdenza complementare sfruttando la flessibilità della nuova disciplina.

Criteri di convenienza: cosa valutare nella scelta tra TFS e TFR

L’opportunità di scegliere un sistema rispetto all’altro è influenzata da aspetti soggettivi e oggettivi che incidono sulla convenienza economica e previdenziale. Tra i principali parametri da considerare vi sono:

  • Età anagrafica: chi si avvicina all’età pensionabile tende a ottenere vantaggi maggiori restando nel TFS, per la maggiore liquida finale e la breve attesa.
  • Anni residui di servizio: coloro che prevedono molti anni ancora prima del pensionamento possono valutare la maggiore stabilità e la possibilità di accantonamento graduale offerte dal TFR.
  • Livello retributivo: livelli di stipendio più bassi o l’assenza di scatti importanti vicino a fine carriera possono rendere il TFR più competitivo rispetto al TFS.
  • Interesse per la previdenza complementare: chi mira a costruire una pensione integrativa può sfruttare la totale compatibilità del TFR con l’adesione a fondi negoziali di categoria.
  • Tempistiche di liquidazione: il TFR, normalmente, viene liquidato in termini più brevi, riducendo i tempi di attesa rispetto alle tempistiche spesso dilazionate del TFS.

Effetti della scelta: implicazioni sulla previdenza complementare e sulla liquidazione

Il passaggio al TFR consente una piena integrazione con la previdenza complementare, elemento considerato sempre più strategico per il personale pubblico. Mediante l’adesione a fondi negoziali di categoria, come PERSEO SIRIO per il comparto enti locali ed ESPERO per la scuola, diviene possibile destinare una quota del proprio TFR alla costruzione di una pensione integrativa.

Questa opzione offre vantaggi come la protezione rispetto agli scenari demografici futuri e la possibilità di personalizzare il profilo di rischio e rendimento.

  • Nel TFS, la liquidazione non può essere indirizzata alla previdenza complementare, escludendo questa strategia dalla pianificazione finanziaria personale.
  • Per quanto riguarda le tempistiche, il TFR garantisce generalmente una liquidazione più rapida, in parte per i minori oneri amministrativi e per la possibilità di utilizzo immediato dei fondi accumulati nei prodotti negoziali.


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