Nel 2025, il mercato dei prestiti personali e finalizzati in Italia influenzato da oscillazioni della domanda, importi variabili, nuove abitudini digitali e cambiamenti nei profili dei richiedenti, secondo lanalisi CRIF.
Il sistema creditizio italiano ha vissuto mesi di intensa trasformazione nel 2025, delineando nuovi scenari per prestiti personali e finalizzati. Il Barometro CRIF, uno degli osservatori di riferimento sulle dinamiche creditizie nazionali, offre oggi una lettura approfondita che evidenzia segnali di ritrovata fiducia sia nelle famiglie che nel comparto finanziario. I dati raccolti mostrano una crescente attenzione alle opzioni rateali per sostenere sia nuovi acquisti sia progetti a elevato impatto economico, confermando la centralità del credito nel bilancio domestico. Nel complesso, la domanda appare orientata verso forme più flessibili e capaci di adattarsi agli attuali cambiamenti socio-economici, mostrando che il credito rimane uno strumento irrinunciabile nelle strategie di gestione finanziaria dei nuclei familiari italiani.
L’analisi delle richieste di finanziamento nel 2025 restituisce un quadro eterogeneo, segnato da oscillazioni e rinnovata vitalità, soprattutto nel segmento dei prestiti personali. Durante il primo trimestre dell’anno, la domanda aggregata di prestiti delle famiglie italiane mostra un incremento del +3% rispetto al periodo precedente, invertendo la tendenza cauta che aveva dominato il 2024, anno in cui si era registrata complessivamente una diminuzione dell’1,6%. Questo incremento è stato trainato principalmente dai prestiti personali, che fanno segnare una crescita a doppia cifra (+15,9% nel primo trimestre e +11,8% nei primi nove mesi), in contrasto con la contrazione delle richieste per i prestiti finalizzati (-8,6% nei primi tre mesi e -9,9% nel secondo e terzo trimestre rispetto al 2024).
Le oscillazioni della domanda sono ben evidenziate nei dati provenienti dal Sistema EURISC, che fotografa il graduale spostamento delle preferenze dei consumatori:
L’incremento degli importi medi richiesti per finanziare progetti e acquisti emerge come uno degli elementi salienti del 2025. Nei primi nove mesi dell’anno, il valore medio delle richieste si attesta attorno a 9.966 euro (+7,6% rispetto al 2024), un dato che rappresenta il punto più alto raggiunto nell’ultimo decennio. Entrando nel dettaglio:
Di seguito, una tabella comparativa degli importi medi nel 2025:
| Tipologia | Importo medio (€) | Variazione % annua |
| Personali | 11.931 | +0,8% |
| Finalizzati | 7.518 | +9,6% |
| TOTALE | 9.966 | +7,6% |
I trend 2025 confermano la preferenza per piani di rimborso lunghi e importi contenuti. Si registra infatti una netta prevalenza delle richieste per somme inferiori ai 5.000 euro, che rappresentano circa il 46% del totale. Questo dato mette ancora di più in risalto l’attenzione alla sostenibilità della rata mensile e la tendenza ad evitare un eccessivo indebitamento.
L’analisi delle durate mostra che:
Il 2025 si distingue per l’allargamento della platea di consumatori che accedono al credito: nei primi sei mesi, il 59,6% della popolazione adulta italiana risulta avere almeno un contratto attivo, con una crescita del 13,1% rispetto all’anno precedente.
L’analisi segmentata rivela:
Quest’anno emerge il consolidamento di forme digitali e innovative nell’accesso al credito. Il Buy Now Pay Later (BNPL) si attesta tra le preferenze dei consumatori per rateizzazioni rapide e trasparenti, con un picco del 64,9% nelle richieste di addebiti dilazionati a settembre. Contemporaneamente, i finanziamenti small ticket – prestiti di piccolo importo – rappresentano una soluzione agile per spese quotidiane e acquisti presso punti vendita fisici grazie al POS lending, cresciuto del 26,9% nell’anno.
Le banche e gli operatori fintech, rispondendo alle mutate esigenze di flessibilità e rapidità, orientano i propri servizi su piattaforme digitali, privilegiando processi automatizzati, valutazioni creditizie in tempo reale e user experience semplificata, nel rispetto delle nuove direttive comunitarie in tema di trasparenza e tutela del consumatore.
La sostenibilità degli impegni finanziari resta elevata secondo gli ultimi dati CRIF-Assofin-Prometeia, con un rischio di credito stabile all’1,4% (marzo 2025), tra i livelli più bassi registrati negli ultimi anni. Le famiglie adottano un approccio prudente, privilegiando strutture di rimborso sostenibili e dilazionate, anche per trarre vantaggio dal clima di tassi d’interesse più accessibili grazie alla politica monetaria della BCE.
Le istituzioni finanziarie, in linea con la normativa europea e nazionale più recente, concentrano la valutazione del merito creditizio su criteri di affidabilità e trasparenza, richiedendo informazioni puntuali e rafforzando la formazione dei richiedenti. In questo scenario si inseriscono le nuove direttive sul credito ai consumatori, che rafforzano l’obbligo di informativa e l’analisi approfondita delle condizioni di sostenibilità individuale, mantenendo bassi gli indici di rischio.
Il contesto italiano dei prestiti personali e finalizzati nel 2025 è caratterizzato da equilibrio tra propensione all’indebitamento responsabile e offerta di prodotti evoluti e trasparenti. La rinnovata fiducia dei consumatori è sostenuta da strumenti digitali, cautela nella pianificazione finanziaria e strategie istituzionali orientate al miglioramento della sostenibilità del credito.
Le previsioni sul medio termine convergono su uno scenario di moderata espansione dei volumi – favorito dalla gradualità delle politiche monetarie e dal consolidamento delle tecnologie digitali – e su una sempre crescente varietà di soluzioni orientate al consumatore: dalla rateizzazione “smart” (come il BNPL), all’importante attenzione verso la qualità e la gestione del rischio. Le famiglie continueranno a mostrare attenzione nella scelta delle modalità e delle tempistiche di rimborso, con l’obiettivo di garantire la sostenibilità dei propri progetti di spesa.