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Quale č importo pensione dopo 35 anni di lavoro nel 2025 e prossimi anni? Calcoli ed esempi

di Marianna Quatraro pubblicato il
aggiornato con informazioni attualizzate il
calcolo importo pensione

Come si fa a calcolare l’importo che si puň prendere di pensione dopo aver lavorato 35 anni: spiegazioni e chiarimenti

Determinare con precisione l'importo della pensione ottenibile dopo 35 anni di attività lavorativa risulta particolarmente complesso. I meccanismi di calcolo previdenziale presentano numerose variabili e si differenziano sostanzialmente in base a diversi fattori personali: il periodo di inizio dell'attività professionale, l'ammontare dei versamenti contributivi effettuati, gli anni effettivi di impiego, l'età di cessazione dell'attività e numerosi altri elementi.

Sistemi di calcolo della pensione dopo 35 anni di contributi

Il calcolo dell'assegno pensionistico finale, per chi ha accumulato 35 anni di versamenti contributivi, si basa attualmente su due distinti metodi: il sistema retributivo e quello contributivo.

Il sistema retributivo riguarda i lavoratori che hanno iniziato la propria carriera professionale prima del 1995. Questo metodo considera principalmente le retribuzioni percepite negli ultimi anni di servizio, che generalmente rappresentano quelle di importo più elevato nella carriera del lavoratore.

Per coloro che hanno avviato la propria attività lavorativa a partire dal 1° gennaio 1996, invece, il trattamento pensionistico viene determinato attraverso il metodo contributivo. Quest'ultimo prende in esame esclusivamente i contributi effettivamente versati durante l'intera carriera lavorativa, calcolati secondo l'aliquota prevista dalla gestione di appartenenza (ad esempio, il 33% per i lavoratori dipendenti).

La somma complessiva dei contributi versati costituisce il cosiddetto montante contributivo, che viene periodicamente rivalutato in base all'andamento del costo della vita. Su questo importo viene successivamente applicato il coefficiente di trasformazione, il cui valore aumenta proporzionalmente all'età di accesso alla pensione.

È importante sottolineare che il coefficiente di calcolo viene aggiornato con cadenza biennale, pertanto subirà modifiche nel 2025 e negli anni successivi. Ciò implica che per chi andrà in pensione nel 2025 dopo 35 anni di servizio, non è possibile stabilire un importo pensionistico standard valido per tutti, poiché gli elementi che concorrono al calcolo sono molteplici e variano significativamente in base alla categoria professionale di appartenenza.

Variabilità degli importi pensionistici dopo 35 anni di lavoro

Tenendo in considerazione i principi generali precedentemente illustrati, possiamo affermare che dopo 35 anni di attività lavorativa, nel 2025, l'assegno pensionistico può variare notevolmente: da circa 1.000 euro mensili fino a 1.600, 2.000 euro o anche importi superiori.

La determinazione dell'importo finale dipende essenzialmente dal percorso professionale individuale e dai relativi livelli retributivi raggiunti.

Secondo i dati dell'INPS, la pensione media in Italia si attesta intorno ai 1.450 euro mensili, ma questo valore rappresenta solo una media statistica che comprende situazioni molto diverse tra loro. Alcuni pensionati con 35 anni di contributi possono ricevere importi significativamente inferiori alla media, mentre altri, che hanno goduto di retribuzioni elevate, possono ottenere trattamenti ben superiori.

Esempio pratico di calcolo pensionistico con il sistema contributivo

Per comprendere meglio come viene determinato l'importo della pensione, analizziamo un caso concreto relativo a un lavoratore dipendente con 35 anni di versamenti contributivi, applicando il metodo contributivo.

Supponiamo che:

  • Nei primi 10 anni di lavoro abbia percepito uno stipendio mensile di circa 1.200 euro, versando annualmente 5.148 euro di contributi, per un totale di 51.480 euro di montante.
  • Nei successivi 10 anni abbia beneficiato di un incremento retributivo, percependo 2.000 euro mensili e accumulando ulteriori 85.800 euro di montante contributivo.
  • Negli ultimi 15 anni di attività professionale abbia raggiunto uno stipendio mensile di 2.500 euro, aggiungendo complessivamente altri 160.875 euro al proprio montante.
Sommando i contributi dei diversi periodi, si ottiene un importo complessivo di 298.155 euro che, considerando la rivalutazione secondo i coefficienti ISTAT, può arrivare a circa 320.000 euro.

A questo punto, occorre applicare il coefficiente di trasformazione corrispondente all'età di pensionamento. Se ho uno stipendio medio di 1500 euro e accedo alla pensione a 67 anni con 35 anni di contribuzione, il coefficiente da utilizzare nel 2025 sarà del 5,723%.

Effettuando il calcolo: 320.000 euro × 5,723% = 18.313 euro annui, equivalenti a circa 1.408 euro mensili (considerando 13 mensilità).

È fondamentale sottolineare che questo esempio rappresenta solo un caso specifico e che il risultato può variare significativamente in base ai diversi fattori che influenzano il calcolo pensionistico.

Fattori che influenzano l'importo della pensione

L'ammontare finale della pensione dopo 35 anni di lavoro dipende da numerosi elementi, tra cui:

  • Livello retributivo: stipendi più elevati generano contributi maggiori e, di conseguenza, un assegno pensionistico più sostanzioso;
  • Continuità lavorativa: eventuali interruzioni nella carriera professionale possono influire negativamente sull'importo finale;
  • Tipologia di lavoro: le diverse categorie professionali prevedono aliquote contributive differenti;
  • Età di pensionamento: un'uscita posticipata dal mercato del lavoro comporta l'applicazione di un coefficiente di trasformazione più favorevole;
  • Sistema di calcolo applicabile: il metodo retributivo risulta generalmente più vantaggioso rispetto a quello contributivo;
  • Rivalutazione del montante contributivo: legata all'andamento dell'economia nazionale.

Impatto delle riforme pensionistiche del 2025

Nel 2025, il sistema pensionistico italiano potrebbe subire ulteriori modifiche che potrebbero influenzare l'importo delle pensioni dopo 35 anni di lavoro. Tra le possibili novità in discussione figurano:
  • Aggiornamenti dei coefficienti di trasformazione, che vengono rivisti ogni due anni;
  • Eventuali modifiche alle aliquote contributive;
  • Possibili revisioni dei requisiti di accesso alle diverse forme di pensionamento;
  • Introduzione di incentivi per il posticipo del pensionamento.
Secondo le stime dell'INPS, a causa dell'andamento demografico e dell'evoluzione del mercato del lavoro, nel medio-lungo periodo potrebbe verificarsi una progressiva riduzione del rapporto tra pensione e ultimo stipendio (tasso di sostituzione), con conseguente diminuzione del potere d'acquisto dei futuri pensionati.

Strategie per incrementare l'importo pensionistico

Per chi intende massimizzare il proprio assegno pensionistico dopo 35 anni di contribuzione, esistono diverse strategie che possono essere adottate:

  • Proseguire l'attività lavorativa oltre i 35 anni di contributi, beneficiando di un coefficiente di trasformazione più elevato;
  • Valutare il riscatto di periodi non coperti da contribuzione, come gli anni di studio universitario o i periodi di lavoro all'estero;
  • Verificare la possibilità di versare contributi volontari per incrementare il montante contributivo;
  • Considerare l'adesione a forme di previdenza complementare per integrare la pensione obbligatoria;
  • Richiedere, ove possibile, la ricongiunzione o la totalizzazione dei contributi versati in diverse gestioni previdenziali.
È consigliabile, inoltre, richiedere periodicamente all'INPS l'estratto conto contributivo per verificare la correttezza e la completezza dei versamenti effettuati durante la propria carriera lavorativa.

Confronto tra diversi profili professionali

L'importo della pensione dopo 35 anni di lavoro può variare significativamente in base alla categoria professionale di appartenenza:

Categoria professionale Stipendio medio Pensione stimata (dopo 35 anni)
Operaio 1.500-1.800€ 1.000-1.200€
Impiegato 1.800-2.500€ 1.200-1.600€
Quadro 2.500-3.500€ 1.600-2.200€
Dirigente 4.000-8.000€ 2.500-4.000€
Libero professionista Variabile In base ai contributi versati

Questi valori sono puramente indicativi e possono variare notevolmente in base ai fattori precedentemente descritti. In particolare, per i lavoratori autonomi e i liberi professionisti, l'importo della pensione dipende esclusivamente dall'ammontare dei contributi versati durante la carriera.

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