Lo stipendio medio annuale di un ingegnere in Italia nel 2025 varia a seconda dell'esperienza, dell'area geografica e della specializzazione tecnica.
Parlare oggi di ingegnere senza ulteriori specificazioni è quanto mai riduttivo. Il termine racchiude una moltitudine di competenze, specializzazioni e ruoli, ognuno dei quali risponde a esigenze diverse del mercato del lavoro, della pubblica amministrazione e dell'industria privata. Se una volta l'immaginario comune associava l'ingegneria alla costruzione di ponti e dighe, oggi il concetto si è ampliato: l'ingegneria è ovunque, dall'intelligenza artificiale alla gestione delle fonti rinnovabili, dalla progettazione biomedicale all'automazione robotica.
L'ingegnere civile continua a essere una figura centrale nelle opere pubbliche mentre l'ingegnere meccanico viene impiegato nella progettazione e produzione industriale. Accanto a questi profili storici ci sono specializzazioni più moderne, come l'ingegneria informatica, oggi fra le più richieste, e quella biomedica, che unisce saperi ingegneristici e conoscenze mediche, rappresentando uno dei settori più promettenti dell'intera area Stem. Non meno importante è il profilo dell'ingegnere gestionale, sempre più ricercato per ruoli di coordinamento tra produzione, logistica e strategia aziendale. E con l'espansione dell'industria aerospaziale, energetica e ambientale, crescono anche le opportunità per ingegneri con formazione altamente tecnica, capaci di coniugare sostenibilità, precisione progettuale e visione sistemica. Vediamo quindi:
Un neolaureato in ingegneria, a un anno dal conseguimento del titolo, può aspettarsi una retribuzione lorda annua di circa 28.000-32.000 euro, con picchi più alti al Nord e nei settori più innovativi. A partire dal quinto anno di attività professionale, lo stipendio può raggiungere i 40.000 euro, mentre superati i dieci anni di carriera si può arrivare a 50.000 euro o più, soprattutto in contesti aziendali strutturati o internazionali. I profili senior, con oltre vent'anni di esperienza, possono superare gli 80.000 euro lordi all'anno, soprattutto nei settori dell'automotive, della consulenza tecnologica e della progettazione ad alta specializzazione.
Tra i profili meglio retribuiti nel 2025 ci sono l'ingegnere informatico, richiesto da aziende tech, software house e multinazionali; l'ingegnere energetico, sempre più centrale nella transizione verde; e l'ingegnere aerospaziale, in ascesa grazie agli investimenti europei e internazionali nei settori della difesa e dell'esplorazione spaziale. Più contenuti, ma comunque stabili e dignitosi, i salari di ingegneri civili e ambientali, spesso legati a contratti pubblici o a imprese di costruzione operanti su scala nazionale.
L'intelligenza artificiale, la robotica, la digitalizzazione delle filiere produttive e la pressione per un'economia a basse emissioni stanno creando una nuova domanda di competenze ingegneristiche. In questo scenario le prospettive occupazionali per chi possiede una solida base tecnico-scientifica sono molto favorevoli. Non si tratta solo di progettare un impianto o un macchinario, ma di ideare soluzioni intelligenti, adattabili, efficienti e in linea con i criteri della sostenibilità.
Secondo Unioncamere e ANPAL, da qui al 2028 saranno necessari oltre 50.000 ingegneri all'anno per coprire i fabbisogni del mercato del lavoro italiano. Le aree con la maggiore crescita prevista sono quelle legate all'ICT, alle smart cities, all'energia rinnovabile e all'automazione industriale. Ma anche settori come la salute digitale, la mobilità elettrica, il design dei materiali intelligenti e la cybersecurity richiederanno figure ingegneristiche con competenze trasversali in grado di lavorare in team multidisciplinari.
Una tendenza ormai consolidata è quella che vede l'ingegnere assumere compiti manageriali, grazie all'affermazione del modello dell'ingegnere-leader. Saper leggere i dati, comunicare con stakeholder diversi, guidare progetti complessi e prendere decisioni in ambienti incerti sono oggi skill fondamentali, non secondarie rispetto alla conoscenza delle tecnologie e delle normative.