Dal 2006 il tuo sito imparziale su Lavoro, Fisco, Investimenti, Pensioni, Aziende ed Auto

Pensioni e manovra finanziaria 2025, il punto della situazione e novità ancora in discussione su importi e uscite anticipate

di Marianna Quatraro pubblicato il
pensioni manovra 2025

Cosa potrebbe ancora cambiare per le pensioni il prossimo anno con la nuova Manovra 2025, da ulteriori aumenti degli importi e uscite anticipate e non solo

Quali sono le novità ancora in discussione per le pensioni anticipate 2025 e la revisione degli importi nella nuova Manovra Finanziaria? Si va verso la definizione ufficiale delle misure che rientreranno nella Manovra 2025 da approvare entro dicembre, una Legge che, come sottolineato dal governo, si concentra soprattutto su priorità, come lavoro, salari, famiglia e sanità, senza aumentare le tasse per i cittadini. 

Ampio il capitolo pensioni, con diverse conferme e modifiche ancora in discussione. Vediamo quali sono nel dettaglio.

  • Quali sono le novità per le pensioni ancora attese nella Manovra Finanziaria 2025
  • Le misure per le pensioni già ufficiali per il 2025

Quali sono le novità per le pensioni ancora attese nella Manovra Finanziaria 2025

Le principali modifiche che si attendono ancora sulle pensioni riguardano soprattutto l'ulteriore aumento dei trattamenti minimi, fino a 620-630 euro al mese per tutti al posto degli attuali 617 euro circa, e la possibilità di accesso alla pensione anticipata a 64 anni di età e con 20 anni di contributi, per chi rientra interamente nel sistema contributivo. 

Secondo quanto rilanciato dalla Lega, tale facoltà di uscita anticipata sarebbe possibile ricorrendo alla previdenza integrativa.

Chi ha iniziato a lavorare dopo il 31 dicembre 1995 deve raggiungere un importo del trattamento pari ad almeno tre volte l’assegno sociale e, per permetterlo, considerando che gli stipendi e i relativi importi contributivi non sempre lo consentono, molti esponenti del governo avevano proposto di ricorrere alla previdenza complementare, da integrare a quella obbligatoria, per raggiungere la soglia di uscita.

Tale sistema (al momento) è stato previsto solo per il raggiungimento del limite di una volta l’assegno sociale fissato per l’accesso alla pensione dei contributivi puri con 67 anni d’età e 20 di versamenti. L’obiettivo resta, però, quello di estenderlo. 

Resta da capire anche quale sarà il futuro del meccanismo del silenzio-assenso proposto per il Trattamento di fine rapporto, Tfr. Era stata, infatti, proposta l’introduzione del silenzio-assenso di sei mesi per destinare automaticamente il Tfr ai fondi pensione. 

Secondo quanto presentato, i lavoratori che lasciano il Trattamento in azienda dovranno esprimere entro sei mesi la volontà o di continuare a versarlo lì o di metterlo nel fondo di categoria e, se non dichiarano nulla, diventano silenti e i soldi vengono versati direttamente nel fondo pensione.

Le misure per le pensioni già ufficiali per il 2025

Mentre si attendono decisioni definitive sulle novità appena riportate, le misure per le pensioni già ufficiali per il 2025 riguardano: 

  • l’ulteriore proroga delle forme di uscita prima con quota 103, opzione donna e ape sociale; 
  • la possibilità di andare in pensione anticipata fino a un anno rispetto ai normali requisiti richiesti (67 anni di età) per le lavoratrici madri;
  • blocco dell’età per la pensione di vecchiaia a 67 anni di età e con 20 anni di contributi senza alcun adeguamento all’aspettativa di vita.
Leggi anche