Lasciare il condizionatore acceso in auto durante la sosta può far scattare una multa secondo il Codice della Strada.
Il tema dell'utilizzo del climatizzatore nei veicoli durante le soste interessa milioni di automobilisti italiani. Nonostante l'aumento delle temperature abbia reso la climatizzazione interna una necessità, le regole del Codice della Strada intervengono per impedire comportamenti considerati dannosi per l'ambiente e per la collettività.
In alcuni casi, l'uso non corretto può portare a una multa auto per condizionatore acceso, spesso oggetto di poca informazione e, di conseguenza, causa di sanzioni inaspettate. Le norme riflettono la crescente attenzione verso la tutela ambientale e prevedono importi sanzionatori significativi.
L'articolo 157, comma 7-bis del Codice della Strada vieta di tenere il motore acceso durante la sosta del veicolo per mantenere attivo l'impianto di climatizzazione. Il motivo principale è la volontà di ridurre le emissioni inquinanti inutili generate dai veicoli a motore termico.
La norma è valida in ogni periodo dell'anno e interessa sia l'aria condizionata estiva sia il riscaldamento invernale. A livello operativo, la sanzione si applica quando il veicolo è in sosta e il motore resta acceso esclusivamente per alimentare il sistema di raffrescamento.
La comprensione dettagliata di queste tre condizioni è essenziale per evitare fraintendimenti e multe. Secondo il Codice della Strada:
Chi viola la normativa rischia una multa auto per condizionatore acceso compresa fra 223 € e 444 €. Le sanzioni amministrative possono essere accompagnate, nei casi più gravi, dalla rimozione del veicolo a spese del proprietario. Questa disposizione è aggiornata periodicamente e i valori specifici possono subire variazioni in relazione a modifiche regolamentari. Il mancato pagamento comporta ulteriori spese accessorie e azioni coattive secondo la procedura amministrativa italiana.
L'introduzione di questa norma nel 2007 (è poi aggiornata negli anni successivi) nasce con l'obiettivo prioritario di limitare le emissioni di CO2 e il consumo superfluo di combustibili fossili. Tali emissioni rappresentano una quota rilevante dell'inquinamento urbano. Oltre alla questione ambientale, la disposizione contribuisce anche al risparmio di carburante e alla salvaguardia della salute pubblica. Le direttive europee in materia di omologazione ambientale dei veicoli intendono rafforzare l'impegno dei paesi membri nella lotta agli sprechi energetici e all'inquinamento atmosferico.
La norma sul divieto del motore acceso in sosta non si applica alle vetture elettriche. Questo perché la fonte energetica non implica emissioni dirette di CO2 e la climatizzazione si alimenta tramite le batterie del veicolo. Il Codice della Strada, quindi, esclude ogni rischio di sanzione per chi fa uso del condizionatore in veicoli full electric. è importante comunque considerare che un utilizzo prolungato della climatizzazione può incidere sulla durata della batteria. Nei veicoli elettrici più evoluti è spesso integrata la funzione di precondizionamento a distanza, ulteriore vantaggio in termini di comfort e gestione dell'autonomia.
In presenza di una sanzione per climatizzatore acceso durante la sosta, è possibile presentare ricorso se si ritiene che le circostanze non fossero riconducibili allo stato di sosta, ma a una fermata o a un arresto. La contestazione va inoltrata entro 60 giorni dalla notifica, tramite il Giudice di Pace o Prefettura, con prove che documentano la non sussistenza dell'infrazione (ad esempio, testimonianze oppure documentazione fotografica). Il ricorso è particolarmente raccomandato quando il verbale presenta errori, mancanze o difformità rispetto alla reale dinamica. Ecco quindi una serie di consigli pratici per evitare la sanzione e mantenere fresco l’abitacolo responsabilmente
Comportamento |
Rischio sanzione |
Clima acceso in movimento |
No |
Clima acceso in fermata |
No |
Clima acceso in sosta (veicolo tradizionale) |
Sì |
Clima acceso in sosta (auto elettrica) |
No |