Dal 2006 il tuo sito imparziale su Lavoro, Fisco, Investimenti, Pensioni, Aziende ed Auto

Quando una multa presa da un autovelox illegale comunque valida grazie a un cavillo nel verbale

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Autovelox illegali, cavilli burocratici

Autovelox illegali, cavilli burocratici e multe che restano valide: Il quadro normativo, i casi recenti come il T-Exspeed v.2.0, i possibili ricorsi e le conseguenze economiche per cittadini e comuni.

L'installazione di dispositivi per il controllo della velocità sulle strade italiane ha conosciuto negli ultimi anni una rapida diffusione, favorendo l'aumento del numero di sanzioni comminate agli automobilisti. Tuttavia, la recente emergenza relativa agli autovelox apparecchi illegali ha sollevato dubbi sulla legittimità di molte multe emesse dalle amministrazioni locali.

La problematica è riconducibile soprattutto alla mancata omologazione di diversi dispositivi, condizione essenziale imposta dal Codice della Strada per assicurare la validità delle prove raccolte. Sono numerose le inchieste, tra cui quella condotta dalla Procura di Cosenza, che hanno portato al sequestro di apparecchiature non conformi e all'avvio di un ampio dibattito sulla tutela dei cittadini e sulle responsabilità degli enti pubblici.

Normativa su omologazione, approvazione e validità degli autovelox

Il quadro normativo italiano in materia di rilevazione automatica della velocità prevede requisiti ben precisi per l'installazione e l'utilizzo dei dispositivi. Secondo l'articolo 142, comma 6, del Codice della Strada, gli strumenti di accertamento delle violazioni devono essere "debitamente omologati". La distinzione tra "omologazione" e "approvazione" è stata ribadita dalla Corte di Cassazione, la quale ha stabilito che la sola approvazione del prototipo non garantisce le caratteristiche tecniche indispensabili a tutelare i diritti degli automobilisti.

L'omologazione, invece, implica test approfonditi e la possibilità di produzione in serie di strumenti conformi alle specifiche richieste. Le circolari ministeriali, come la n. 8176/2020, hanno tentato di equiparare i due processi ma, secondo la giurisprudenza, tale assimilazione non ha valore rispetto alla legge primaria. Di conseguenza, le multe elevate tramite dispositivi privi di omologazione sono esposte al rischio di nullità.

  • Requisiti principali: segnalazione degli autovelox almeno 1 km prima fuori dai centri abitati, provvedimento prefettizio a supporto della collocazione, distanza minima tra i dispositivi, limitazione dell'installazione su strade urbane con limiti inferiori a 50 km/h.
  • Conseguenze della mancata conformità: nullità delle sanzioni, diritto al rimborso, possibili ricorsi in fase amministrativa o giudiziale.

Il caso degli autovelox T-Exspeed v.2.0: indagini, sequestri e comuni coinvolti

L'inchiesta coordinata dalla Polizia Stradale e dalla Procura di Cosenza ha messo in evidenza l'utilizzo sistematico di T-Exspeed v.2.0, un modello di rilevatore impiegato sia per il controllo puntuale che su tratti di velocità media. Gli accertamenti hanno svelato l'assenza del prototipo omologato e della corrispondente documentazione ministeriale, elementi indispensabili secondo la normativa vigente. Le conseguenze:
  • Sequestro giudiziario dei dispositivi nelle regioni interessate (Veneto, Emilia-Romagna, Piemonte, Puglia, Sicilia e Calabria), comprese città come Venezia, Vicenza, Modena, Reggio Emilia, Cerignola, Pomarico e altre.
  • Denuncia, ai sensi del Codice penale, per frode nella pubblica fornitura a carico del rappresentante legale dell'azienda fornitrice.
  • Disservizi e potenziali contenziosi, considerata la diffusione del modello sequestrato sul territorio nazionale.
La mancanza di conformità è stata evidenziata, fra l'altro, dalla variazione tra il prototipo depositato presso il Ministero e i dispositivi realmente forniti agli enti locali.

Cosa fare davanti a una multa da autovelox illegale: ricorsi, rimborsi e limiti

La ricezione di un verbale basato su un dispositivo non omologato impone una rapida valutazione circa la legittimità della sanzione e le possibili azioni da intraprendere.

  • Accesso agli atti: è consigliato richiedere al Comune competente la documentazione tecnica relativa allo strumento utilizzato per l'infrazione.
  • Ricorso: se l'omologazione non è documentata, è possibile presentare ricorso:
    • al Prefetto entro 60 giorni dalla notifica;
    • al giudice di pace entro 30 giorni (senza obbligo di assistenza legale per importi inferiori a 1.100 €).
  • Rimborsi: per i cittadini che hanno già saldato la sanzione, è possibile richiedere il rimborso degli importi solo in caso di successivo riconoscimento dell'illegittimità della multa da parte dell'autorità giudiziaria o amministrativa.
  • Termini: le sanzioni pagate e le multe per cui sono scaduti i termini non possono più essere oggetto di contestazione.
Risulta centrale l'importanza di agire tempestivamente e documentarsi presso l'ente che ha gestito la rilevazione.

Implicazioni economiche, ricadute sui cittadini e responsabilità degli enti locali

L'impatto economico delle multe contestate da apparecchi non omologati è considerevole sia per le amministrazioni pubbliche che per i cittadini.

Città

Entrate annuali da multe per eccesso di velocità

Firenze

18,7 milioni €

Milano

8,5 milioni €

Roma

7,5 milioni €

Genova

5 milioni €

Danni economici: il sequestro dei dispositivi T-Exspeed v.2.0 e l'effettiva nullità delle multe rappresentano per molti enti locali un potenziale danno erariale, aggravato dall'obbligo di rimborso delle somme già incassate.
Effetti sugli automobilisti: i cittadini hanno sostenuto costi talvolta ingenti per il pagamento delle sanzioni, con l'aggiunta di potenziali spese legali in caso di ricorso.
Responsabilità degli enti locali: gli amministratori sono chiamati a garantire la legalità degli strumenti utilizzati per il controllo del traffico, pena l'avvio di procedimenti giudiziari e il pagamento di risarcimenti sia per il danno subito dagli automobilisti che da parte degli enti stessi. In particolare, le amministrazioni devono assicurare che le apparecchiature siano conformi e adottare tutte le misure preventive richieste dalla normativa.

Leggi anche