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Quanto costa un B&B? I prezzi medi 2025 a notte. Le città più care e quelle meno costose ed economiche

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Prezzi medi a notte nei B&B

Analisi dei prezzi dei B&B in Italia nel 2025: panoramica nazionale, città più care ed economiche, fattori che incidono sui costi, differenze tra località di mare, montagna e città d’arte, tendenze e consigli per risparmiare.

L'ospitalità in Bed & Breakfast si conferma una delle scelte preferite per chi viaggia in Italia. Le recenti rilevazioni Istat e i dati elaborati da Altroconsumo mostrano come, nel 2025, la voce "alloggio" continui a esercitare un impatto significativo sul budget delle famiglie italiane. L'aumento medio dei prezzi nei B&B evidenzia non solo cambiamenti macroeconomici, ma anche l'influenza delle nuove abitudini di consumo e delle innovazioni nei pagamenti digitali. Le variazioni registrate nelle diverse regioni e tipologie di destinazione forniscono un quadro articolato del settore, con dettagli rilevanti per chi intende pianificare una vacanza o per i gestori alla ricerca di strategie per ottimizzare la propria offerta.

Prezzi medi a notte nei B&B: panoramica nazionale e tendenze

I dati ISTAT e Altroconsumo per il 2025 rivelano come il costo medio nazionale di una notte in B&B si attesti intorno ai 100-120 euro, con una crescita complessiva del +30% rispetto al 2020. Questa tendenza riflette l'innalzamento generale dei prezzi nel settore turismo in Italia, segnando un incremento inferiore rispetto agli hotel, i cui rincari risultano più marcati (+39%). Di rilievo è la trasversalità del fenomeno: le principali città turistiche, così come le destinazioni minori, hanno sperimentato variazioni a seconda della domanda e delle strategie tariffarie dinamiche adottate dalle strutture ricettive. Questo scenario sottolinea l'importanza di monitorare costantemente i trend del mercato per comprendere le oscillazioni dei prezzi e l'impatto delle recenti evoluzioni normative e tecnologiche.

Le città più care e quelle più economiche per soggiornare in B&B

  • Venezia è la città con il costo medio più elevato per notte in B&B (169,5 euro), seguita da Milano (147,9 euro) e Firenze (137,3 euro).
  • Altre mete particolarmente onerose risultano Bolzano (131,6 euro), Bologna (117,5 euro) e Roma (112 euro).
  • Le soluzioni più vantaggiose si individuano principalmente in alcune aree del Sud Italia e delle città meno turistiche: Sassari registra il prezzo medio più basso (70 euro), seguita da Belluno (46 euro).
  • I dati riflettono la notevole variabilità della spesa, in parte legata alla stagionalità e alle caratteristiche specifiche del territorio.
L'analisi di Altroconsumo, ISTAT e delle principali associazioni dei consumatori mostra come l'incremento dei prezzi dei B&B sia attribuibile a molteplici fattori: inflazione, dinamiche di domanda e offerta, regolamentazione dei mercati degli affitti e adozione di tariffe flessibili. Dal 2020, i costi medi delle strutture extra-alberghiere sono saliti del 30%, mentre gli hotel hanno subito aumenti ancor più accentuati. Nelle città d'arte, la differenza tra prezzi di hotel e B&B tende a ridursi, mentre in montagna gli alberghi restano decisamente più costosi. Il fenomeno dei "prezzi dinamici" ha contribuito a una crescente volatilità, rendendo necessaria una pianificazione attenta per evitare rincari improvvisi. Per approfondimenti normativi in tema di regolamentazione delle locazioni turistiche si rimanda alla Legge Quadro sul Turismo (D.Lgs. 79/2011).

Soggiorni in mare, montagna e città d’arte: differenze di prezzo per area geografica

I valori medi evidenziano forti diversità tra le varie tipologie di destinazione:

  • Mare: mediamente 137 euro a notte, con punte più alte nelle località esclusive. I prezzi risultano in crescita del 23% rispetto all'anno precedente.
  • Montagna: le B&B seguono una dinamica simile agli hotel, con una media di 96 euro a notte e un aumento del 27%. Le destinazioni montane tendono a registrare gli incrementi più marcati.
  • Città d'arte: risultano le più convenienti, con una media di 95-96 euro a notte; l'aumento dei prezzi di questi alloggi, tuttavia, ha raggiunto il 90% rispetto al 2020 nelle strutture extra-alberghiere.
Questi scostamenti si spiegano sia con la stagionalità sia con la diversa pressione turistica legata agli eventi, alla notorietà delle mete e alla ricettività locale.

L'indagine SumUp documenta una decisa digitalizzazione dei pagamenti nel settore turistico: oltre l'80% delle transazioni cashless in Italia avviene ormai attraverso strumenti contactless come carte o smartphone. Nel secondo trimestre 2025, la tecnologia "Tap to Pay" ha fatto segnare una crescita annua del 103,7%, portando il comparto delle strutture ricettive, B&B inclusi, ad adottare in massa soluzioni digitali e mobile-first. L'integrazione di sistemi avanzati di pagamento consente ai gestori minori maggiore flessibilità e una migliore esperienza utente, riducendo costi e barriere all'utilizzo.

Risparmiare sulla vacanza in B&B: strategie e consigli pratici

  • Anticipare la prenotazione: grazie alle tariffe dinamiche, riservare in anticipo offre una maggiore probabilità di ottenere prezzi vantaggiosi.
  • Valutare località alternative: scegliere mete meno note o zone periferiche rispetto ai centri storici consente risparmi significativi.
  • Viaggiare fuori stagione: le differenze di prezzo tra alta e bassa stagione restano rilevanti, in particolare nelle zone marine e montane.
  • Sfruttare piattaforme di confronto: i portali specializzati assistono nel valutare l'offerta più conveniente, anche rispetto agli standard di qualità certificati.
Mantenere flessibilità nelle date e utilizzare filtri per i servizi desiderati aiuta a individuare le strutture più adatte ai propri bisogni, evitando brutte sorprese nelle spese accessorie.
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