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Rendimento etico, l'azienda e sito web di lending crowdfunding immobiliare in crisi. I risparmiatori perderanno tutti i loro sol

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Rischi per i risparmiatori italiani

La crisi di Rendimento Etico evidenzia l'importanza di una due diligence approfondita prima di investire in piattaforme di crowdfunding immobiliare.

Rendimento Etico, piattaforma di lending crowdfunding immobiliare italiana, si trova oggi in una situazione critica. Nata per offrire opportunità di investimento nel settore immobiliare attraverso finanziamenti collettivi, la piattaforma sta affrontando ritardi nei pagamenti, mettendo a rischio il recupero dei capitali investiti. Questo scenario apre il dibattito su quali siano i reali rischi e le prospettive per chi ha investito in crowdfunding immobiliare e pone interrogativi sul futuro del settore stesso. Cerchiamo allora di capire:

  • Cosa sta succedendo a Rendimento Etico
  • Quali sono i rischi per i risparmiatori italiani

Cosa sta succedendo a Rendimento Etico

Rendimento Etico è una piattaforma di lending crowdfunding specializzata in progetti immobiliari. Questo tipo di crowdfunding permette agli investitori di finanziare direttamente, attraverso piccoli prestiti collettivi, progetti immobiliari promossi da sviluppatori, senza passare attraverso istituti bancari tradizionali. Il ritorno per gli investitori è legato alla conclusione con successo del progetto e alla successiva vendita o ristrutturazione dell’immobile, con il rientro del capitale investito e una percentuale di rendimento.

Questa forma di investimento si è diffusa in Italia negli ultimi anni, grazie anche alla promessa di rendimenti interessanti in un settore ritenuto tradizionalmente sicuro come l’immobiliare. Il lending crowdfunding non è privo di rischi e, come evidenziato da alcuni ritardi nei pagamenti di Rendimento Etico, gli investitori possono trovarsi in difficoltà nel recuperare i loro capitali se i progetti non vanno a buon fine o subiscono rallentamenti.

Secondo alcune inchieste, diversi progetti finanziati tramite Rendimento Etico sono in ritardo da più di due anni, lasciando gli investitori incerti sul recupero dei propri fondi. Le cause di questi ritardi non sono state completamente chiarite dalla piattaforma, ma potrebbero prevedere difficoltà economiche dei promotori dei progetti, problemi nella gestione delle operazioni o una cattiva valutazione dei rischi associati.

A complicare la situazione, la comunicazione da parte della piattaforma non fornisce agli investitori informazioni chiare e trasparenti. La mancanza di aggiornamenti frequenti e dettagliati sui singoli progetti lascia molti risparmiatori senza risposte.

Quali sono i rischi per i risparmiatori italiani

La principale preoccupazione per i risparmiatori italiano è che i fondi raccolti non siano restituibili, soprattutto se i progetti finanziati non riescono a generare i rendimenti previsti o se i promotori non sono in grado di completare le operazioni immobiliari.

Nel caso in cui un progetto non venga completato o fallisca, gli investitori potrebbero perdere completamente i fondi impegnati. Anche nel caso di progetti che possano ancora avere successo, i ritardi significativi nella realizzazione delle opere possono comportare tempi di attesa più lunghi del previsto per il recupero del capitale e dei rendimenti.

Poiché il capitale investito è bloccato fino alla conclusione del progetto, gli investitori non hanno la possibilità di ritirare i fondi prima del termine, rendendo l’investimento illiquido.

La crisi di Rendimento Etico mette in evidenza alcune problematiche del settore del crowdfunding immobiliare. Da un lato, si tratta di un settore innovativo che ha permesso a molti risparmiatori di accedere a investimenti immobiliari con capitali relativamente modesti; dall’altro, i rischi associati, in particolare per quanto riguarda la mancanza di trasparenza e i ritardi, sono notevoli.

Per affrontare questi rischi, alcuni esperti suggeriscono che le piattaforme di crowdfunding immobiliare dovrebbero adottare politiche più rigorose nella selezione dei progetti e fornire informazioni dettagliate e aggiornate sugli sviluppi dei progetti.

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